papa marino

VIENI AVANTI, MARINO! IL VIAGGIO AMERICANO RISCHIA DI ESSERE IL DE PROFUNDIS SUL SINDACO PER CAOS: ALTRO CHE PAPA, È ANDATO A PHILADELPHIA PER INCASSARE IL RICCO CACHET DELLA TEMPLE UNIVERSITY?! - A SBUGIARDARE IGNARO È IL SUO AMICO UNIVERSITARIO ANTONIO GIORDANO: PER QUELLE LEZIONI L’ONORARIO FISSATO È DI 5MILA DOLLARI SONANTI, CHI VUOLE DEVOLVERLO PUÒ FARLO DICHIARANDOLO PRIMA. MA IL SINDACO NON LO HA FATTO!

imbucato marinoimbucato marino

1. MARINO: SINDACO, SPESE STAFF AL SEGUITO PAGATE DA CAMPIDOGLIO

(AGI) - A Philadelphia "mi hanno accompagnato anche un ambasciatore che lavora in Comune e il capo del cerimoniale, e quelle spese sono state supportate dal Comune come e' normale che sia per i sindaci di grandi e piccole citta'". Lo ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino, parlando a 'Uno Mattina' dei costi del suo viaggio negli Stati Uniti.

 

Sull'importo delle spese sostenute dal Campidoglio, "io esattamente il conto esatto non lo conosco", ha precisato Marino, ma "posso dire che i miei spostamenti personali sono stati pagati da altri" e "ho avuto anche una macchina messa a disposizione dal Comune di Philadelphia".

IGNAZIO MARINO PAPA FRANCESCO BERGOGLIO     IGNAZIO MARINO PAPA FRANCESCO BERGOGLIO

 

In particolare, "per quello che riguarda le mie spese e quelle della persona che lavora con me e mi ha accompagnato anche alla conferenza che ho tenuto per l'inizio dell'anno accademico della Temple University, sono state tutte sostenute dalla stessa universita' americana", ha spiegato ancora il sindaco.

 

2. MARINO NEGLI USA, POLEMICA SUL COMPENSO DA PARTE DELLA TEMPLE UNIVERSITY AL PRIMO CITTADINO, CHE PRECISA: SE C’È LO DEVOLVO. GELO DEL PD.

Simone Canettieri per “Il Messaggero – Roma”

MARINO COME BERGOGLIOMARINO COME BERGOGLIO

 

Cambia il mezzo, ma la storia sembra ripetersi. Niente Panda rossa, questa volta è il viaggio negli Usa (quindi metaforicamente l’aereo, ma non solo quello) a far ballare il Campidoglio. Le versioni cambiano e si rincorrono da giorni. Il conto della missione che, secondo il sindaco «non costerà un euro ai romani», alla fine - si scopre - si aggira sui 15mila euro. Soldi per pagare interamente la trasferta al capo del cerimoniale e una dirigente, più la notte di Marino e della sua addetta stampa a New York.

IGNAZIO MARINO PAPA FRANCESCO BERGOGLIO    IGNAZIO MARINO PAPA FRANCESCO BERGOGLIO

 

IL CACHET

Il sindaco è costretto a spiegare i contorni della sua lectio magistralis alla Temple University di Filadelfia, tappa principale del viaggio negli Usa che si è incrociato con la visita di Papa Francesco in Pennsylvania. Marino, secondo la nota ufficiale del Comune, «non ha mai ricevuto alcun compenso, neppure nella corrispondenza intercorsa con quella università si è mai accennato a questo argomento».

 

Poi però si mettono quasi le mani avanti: «Visto che in casi analoghi la Temple ha dato dei compensi ai relatori il sindaco ha fatto scrivere per ribadire che non vuole assolutamente ricevere alcun onorario».

 

MARINO A FILADELFIA CON LA FASCIA TRICOLORE A SENTIRE BERGOGLIOMARINO A FILADELFIA CON LA FASCIA TRICOLORE A SENTIRE BERGOGLIO

Nella lettera, partita in fretta e furia ieri mattina verso l’ateneo Usa, il Comune ha anche precisato che se fosse «stato stanziato un eventuale compenso questo potrà essere devoluto al fondo Rome Heritage che il Comune di Roma ha istituito presso la King Baoudouin Foundation».

 

Motivo, quest’ultimo, della prima tappa americana di Marino, quella a New York. Appuntamento al consolato italiano con 25 tra imprenditori e mecenati («Che al momento non ha prodotto esiti concreti: le trattative sono in corso, ma non possiamo svelarne i particolari», è la linea del Comune). Dunque il sindaco dice non aver mai parlato di soldi (o cachet, come dir si voglia) e che qualora ci fossero, dovranno essere devoluti al fondo per i beni culturali della Capitale.

marino bill de blasiomarino bill de blasio

 

In caso contrario sarebbe stato peculato. Il ricercatore universitario Antonio Giordano, amico del sindaco e soprattutto direttore dello Sbarro Institute (ricerca sul cancro e medicina molecolare) alla Temple, spiega la prassi di queste lezioni: «Il personaggio che viene invitato compila prima un modulo di accettazione dove specifica a chi donare, semmai, l’onorario».

 

marino bill de blasio marino bill de blasio

La cifra si aggirerebbe intorno ai 5mila dollari. Ma è su tutto il viaggio che divampa la polemica, soprattutto dopo le stoccate di Papa Francesco («Io non l’ho invitato, chiaro?») e quelle di monsignor Paglia, catturate dalla Zanzara a radio 24. Ieri Alessandro Onorato, capogruppo della lista Marchini, ha ottenuto questi dati dalla ragioneria: «Il viaggio è costato ai romani oltre 15mila euro».

 

A tanto ammontano infatti le anticipazioni di cassa per le spese di viaggio «dei due dirigenti che erano al seguito del sindaco e il costo del pernottamento dello stesso Marino e della sua addetta stampa a New York». Onorato affonda: «Marino si è portato dietro il capo del cerimoniale per partecipare alla giornata della famiglia anche se non era stato invitato».

 

MARINO GABRIELLIMARINO GABRIELLI

Il giallo continua. Il centrodestra attacca. Salvini (Lega): «Non so cosa occorra di più per le per dimissioni, solo l'arrivo degli extraterrestri». Rampelli (FdI): «Renzi commissari Marino». Il sindaco, nell’unica uscita pubblica ai funerali di Pietro Ingrao, si limita a dire: «E’ una giornata dolorosa». Gelo del Pd. E da stamattina parte la controffensiva del Campidoglio: il sindaco sarà ospite a Unomattina e a Piazzapulita.

 

3. IGNAZIO MARINO: "PAPA FRANCESCO? ALLA DOMANDA SUL MIO VIAGGIO A PHILADELPHIA NON AVREI RISPOSTO"

Da “L'Huffington Post”

 

I VIAGGI DI IGNAZIO MARINO DA IL TEMPOI VIAGGI DI IGNAZIO MARINO DA IL TEMPO

"Il Santo Padre va negli Stati Uniti, parla dei cambiamenti climatici, del petrolio, del dramma delle armi, dello sfruttamento del pianeta, fa dei discorsi epocali sul ruolo della donna nella Chiesa e il giornalista italiano chiede 'L'ha invitato lei Marino?'. Se me l'avesse fatta a me avrei risposto: 'Non è questo lo scopo del viaggio e della conferenza stampa'". Così il sindaco di Roma Ignazio Marino commenta, ospite di Unomattina su RaiUno, le parole di Papa Francesco che pochi giorni fa aveva detto "Non ho invitato io il sindaco Marino a Philadelphia".

ignazio marino viaggiignazio marino viaggi

 

Marino parla anche dell'intervista-tranello estorta da La Zanzara a monsignor Vincenzo Paglia nella quale il primo cittadino veniva definito "un bischero, un imbucato". "Non esprimo opinioni sui vescovi - dice - che hanno il compito di curare le nostre coscienze". Il sindaco della Capitale aggiunge: "Tuttavia il portavoce della Santa Sede, Padre Lombardi, ieri ha smentito le affermazioni di Vincenzo Paglia dicendo che le parole inqualificabili utilizzate nei confronti del sindaco Marino, in una telefonata rubata, non corrispondono all'opinione del Santa Sede. È stato smentito dal portavoce del Papa. Io non ho nessun commento da fare".

 

IGNAZIO MARINO PAPA FRANCESCO BERGOGLIO    IGNAZIO MARINO PAPA FRANCESCO BERGOGLIO

Il sindaco di Roma risponde poi alle critiche arrivate dal Movimento 5 stelle sulle spese del viaggio negli Stati Uniti. "Nessun party - afferma - e nessuna limousine presa a nolo durante il viaggio negli Usa, quello che il Comune di Roma spende, e ha speso per i recenti viaggi, verrà pubblicato sul sito". Spese che si aggirerebbero intorno ai 15mila euro, come riporta un articolo del quotidiano il Messaggero.

IGNAZIO MARINO E PAPA BERGOGLIO IGNAZIO MARINO E PAPA BERGOGLIO

 

"Le spese del viaggio a Philadelphia mio e di un mio accompagnatore - sottolinea Marino - sono state sostenute dalla Temple University dove ho tenuto una lezione in occasione dell'apertura dell'anno accademico. Dal momento che per mesi ci sono stati rapporti tra il cerimoniale del Comune di Philadelphia, l'arcidiocesi della città e il nostro cerimoniale per vari aspetti, mi ha accompagnato anche un ambasciatore che lavora in Comune e il capo del cerimoniale e quelle spese sono state sopportate dal Comune come è normale e come è sempre stato per tutti i sindaci delle grandi e delle piccole città".

 

IGNAZIO MARINO PAPA FRANCESCO BERGOGLIO     IGNAZIO MARINO PAPA FRANCESCO BERGOGLIO

Intanto, intervenendo ad Agorà su Rai3, il presidente del Pd Matteo Orfini parla dell'operato del primo cittadino romano: "Il Pd ha il dovere di occuparsi dei problemi veri di Roma e non delle polemiche. Il Giubileo, il Trasporto pubblico, vanno affrontati e lo stiamo facendo. Noi abbiamo bisogno che Roma svolga la funzione di Capitale d'Italia. Marino è stato eletto per guidare la città e lo deve fare, meglio di come ha fatto finora".

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...