“TRAVAGLIO È UN MISOGINO E NON LO SCOPRIAMO OGGI” - LA VIGNETTA DI NATANGELO SU LOLLOBRIGIDA SCATENA MARIA ELENA BOSCHI: “PUR DI MOSTRIFICARE UN POLITICO CHE NON GLI PIACE PASSA SOPRA A TUTTO E TUTTI E ATTACCA IN MODO IGNOBILE ANCHE FAMILIARI CHE NON C’ENTRANO NULLA. VERSO ELLY SCHLEIN È PARTITA UNA CAMPAGNA D’ODIO CHE NULLA HA A CHE VEDERE CON LE SUE IDEE E, GUARDA CASO, CON TRAVAGLIO IN PRIMA LINEA” - AL CORETTO S’AGGIUNGE IL VIGNETTISTA DI CASA MELONI, FEDERICO “OSHO” PALMAROLI: “A ME NATANGELO PIACE MA A DIFFERENZA DI ALTRE OCCASIONI NON ME LA SENTO DI DIFENDERLO, È ANDATO TROPPO OLTRE. DOVEVA ESSERE STOPPATO”
1 - IL VIGNETTISTA OSHO: «IL DIRITTO DI SATIRA ESISTE MA IL FATTO È ANDATO OLTRE»
VIGNETTA DI NATANGELO SUL FATTO QUOTIDIANO SU ARIANNA MELONI E FRANCESCO LOLLOBRIGIDA
Il noto vignettista Osho ha stigmatizzato la vignette apparsa sul Fatto Quotidiano. Quella ritraente Arianna Meloni, moglie del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, nonchè sorella della premier, a letto con un uomo di colore. «Io ho sempre detto che esiste il diritto di satira e la satira deve essere lasciata libera di agire senza paletti, che peraltro non sono mai obiettivi, ma in questo caso si è esagerato», ha detto Osho. E ancora: «A me Natangelo piace - ha continuato - , è un bravo ragazzo, ma a differenza di altre occasioni non me la sento di difenderlo, è andato troppo oltre e doveva essere stoppato». «Natangelo è bravo ma stavolta ha fatto un'allusione molto grave», ha continuato Osho nella sua considerazione.
2 - MARIA ELENA BOSCHI: «NESSUN RISPETTO PER LE DONNE IO NON MI RASSEGNO ALLO STILE TRAVAGLIO»
Estratto dell’articolo di Pier Francesco Borgia per “il Giornale”
Volgarità, misoginia e un corrivo utilizzo della sfera privata e familiare per attaccare i politici poco graditi, sono armi non convenzionali che la satira si trova a usare con estrema disinvoltura in questi ultimi tempi. E in maniera peraltro sempre più frequente. Ne parliamo con Maria Elena Boschi, parlamentare di Italia viva.
maria elena boschi foto di bacco (6)
L’ultima vignetta del Fatto quotidiano contro la Meloni l’ha indignata, onorevole Boschi, e su Twitter ha commentato con parole durissime.
«Continuo a non rassegnarmi allo “stile Travaglio”: pur di mostrificare un politico che non gli piace passa sopra a tutto e tutti e attacca in modo ignobile anche familiari che non c’entrano nulla. Lo ha fatto stavolta con la sorella di Giorgia Meloni, glielo abbiamo già visto fare con altri, a cominciare da me, Renzi e le nostre famiglie. Quando è toccato a noi in pochi hanno avuto il coraggio di criticare Travaglio, ma io non resterò in silenzio anche se riguarda una parte politica diversa dalla mia».
L’opinione pubblica torna a dividersi. E c’è chi difende comunque la libertà di satira appellandosi all’esempio della rivista parigina Charlie Hebdo, irriverente con tutti e tenero con nessuno. Insomma l’eterno dilemma tra censura del dileggio e libertà di espressione.
maria elena boschi elly schlein
«Nessuno mette in discussione la libertà di satira, ma esiste anche un diritto a tutelare il proprio nome. A prescindere dalle leggi c’è un limite dato dal rispetto delle persone […]
Le parole del ministro Lollobrigida sono agghiaccianti e l’ho criticato pubblicamente. La vignetta però non è contro il ministro, è un attacco a sua moglie che non c’entra nulla.
Travaglio è un misogino e non lo scopriamo oggi». […] «Verso Elly Schlein e la sua compagna c’è stata una forzatura […] rendendo pubblica una relazione riservata. È partita una campagna d’odio che nulla ha a che vedere con le sue idee e, guarda caso, con Travaglio in prima linea». […]
lo stato delle cosce maria elena boschi vignetta di riccardo mannelliMARCO TRAVAGLIO