SULLE UNIONI CIVILI HA VINTO ALFANO, RENZI VA A CANOSSA - PER SALVARE LA FACCIA IL PREMIER VUOLE UNA CIRINNA’ VERSIONE RIDOTTA SENZA L’ADOZIONE DEL FIGLIASTRO (COME VOLEVA NCD) - IPOTESI VOTO DI FIDUCIA, MINORANZA PD CRITICA: “È UNA BOMBA ATOMICA, PUO’ ESSERE RISCHIOSO”
M.Gu. per il “Corriere della Sera”
Decidendo di intestarsi la soluzione del rebus, Matteo Renzi ha spiazzato anche i suoi, che poco o nulla sapevano della svolta maturata nella testa del leader. Appena il premier ha finito la sua relazione davanti ai mille delegati dell' assemblea nazionale del Pd, dirigenti come Guerini e Rosato hanno cominciato a interrogarsi, sorpresi dall' idea di approvare le unioni civili senza stepchild adoption e dalla prospettiva del voto di fiducia.
Uno scenario che, mentre ricompatta il governo e scatena le ire di FI, Lega e Sel, riaccende lo scontro interno con la minoranza dem. «Attenzione - avverte il bersaniano Federico Fornaro -: la fiducia è una bomba atomica e un cambio di schema può essere rischioso per il voto finale».
E Miguel Gotor, convinto che con i voti dei grillini il ddl Cirinnà abbia i numeri: «La fiducia sarebbe un atto grave e sbagliato». Renzi si dice pronto a mettere in atto «ogni strumento necessario» pur di non «frustrare la speranza come accadde con i Dico» ai tempi di Prodi.
Una mossa a sorpresa, che riapre i giochi e costringe i 5 Stelle a venire allo scoperto. Luigi Di Maio - a In ½ h su Rai3 - dice no al canguro perché «è una autostrada verso al dittatura», ma lancia un appello: «Sulle unioni civili noi ci siamo al 100 per cento, il Pd vuole votare la legge? Oppure vuole fare propaganda?».
Rimandando la decisione finale all' assemblea dei senatori di domani sera, alla sua presenza, Renzi ha premesso che il Pd al Senato non ha i numeri per approvare tutta intera la legge Cirinnà.
Poi ha prospettato le due strade, lasciando capire di propendere per la seconda: un accordo con Alfano e la maggioranza per mettere ai voti un emendamento che riproduce gran parte della legge, senza l' adozione del figliastro in una coppia gay. E sottoporre il nuovo testo al voto di fiducia.
Ma c' è una terza via che Zanda e i tecnici del Pd stanno valutando: blindare con un emendamento le unioni civili e lasciare che l' Aula si esprima sulle adozioni, uno schema che presuppone maggioranze variabili.
La prima strada, inseguire i grillini come già è toccato in passato (senza fortuna) a Bersani e Letta, Renzi non sembra disposto a imboccarla. Tanto che, sapendo di andare incontro alle proteste della sinistra, il leader ha ammonito in anticipo la minoranza: «A chi minaccia "o si fa così, o vado via", io lo dico in quattro lettere.Ciao».
Avviso superfluo, poiché la sinistra non potrà che adeguarsi e votare la fiducia, rassegnandosi alla vittoria di Alfano e dei cattodem. I Giovani Turchi di Orfini e Orlando continuano a cercare una mediazione, che tenga il Pd unito e conservi la stepchild adoption. Ma sulla fiducia non protestano. E il Pd torna alla solita dinamica: renziani compatti, minoranza sulle barricate.
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M. Gu.