etruria visco renzi

VISCO NON CI STA A FARSI UCCELLARE DALLA BANDA BOSCHI E IL "CORRIERE" SCODELLA L'ATTO DI DIFESA DI VISCO – GIA’ DOPO 7 MESI IN BANKITALIA, IL GOVERNATORE SCRIVE A BANCA ETRURIA PER SEGNALARE “GRAVI ANOMALIE” NELLA GESTIONE – E DOPO L’ARRIVO DI PAPA’ BOSCHI LA SITUAZIONE PEGGIORA… 

 

Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

IGNAZIO VISCO

Relazioni ispettive, mail interne e lettere inviate alle banche, comunicazioni formali con la Bce e con la Consob: saranno classificati seguendo tre livelli di riservatezza i documenti che il governatore della Banca d' Italia Vincenzo Visco consegnerà alla commissione banche. E per quelle di terzo livello sarà possibile soltanto la lettura, senza alcuna possibilità di fare copia. Una parte di queste carte - tuttora coperte dal segreto - è già contenuta nei fascicoli giudiziari avviati sul dissesto degli istituti di credito, in particolare Veneto Banca, Popolare di Vicenza, Etruria.

 

Non a caso prima di Visco la Commissione presieduta da Pier Ferdinando Casini ha deciso di esaminare il contenuto degli oltre 4.000 atti che Palazzo Koch invierà nei prossimi giorni e di ascoltare i capi delle Procure titolari delle indagini.

 

pierferdinando casini

Tra i documenti che saranno inviati al Parlamento ci sono le sollecitazioni alla Popolare di Vicenza sugli aumenti di capitale. In una comunicazione del 31 maggio 2013 veniva sottolineato come un mese prima Bankitalia avesse «inoltrato un' informativa preventiva relativa all' operazione di aumento di capitale sociale per un ammontare massimo complessivo di 506 milioni di euro da realizzare mediante emissione di azioni ordinarie per un importo massimo fino a 253 milioni di euro e di un prestito obbligazionario convertibile di durata quinquennale entrambi da offrire un' opzione agli azionisti e e ai soci della banca e ai possessori delle obbligazioni subordinate. Azioni che risultassero non sottoscritte saranno offerte al pubblico indistinto».

zonin popolare vicenza

 

Nella stessa relazione veniva preso atto della scelta della banca di procedere ad un ulteriore aumento di capitale da 100 milioni di euro. E poi la raccomandazione per una «scrupolosa osservanza delle disposizioni normative che regolano le operazioni in particolare di quanto previsto dal codice civile» ma anche la normativa che «ricomprende tra gli elementi negativi del patrimonio di base le operazioni di finanziamento destinato all' acquisto di azioni o quote di propria emissione». Una raccomandazione ribadita il 24 giugno anche se la situazione era ormai già compromessa.

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 7

 

Disastrosa è anche la situazione patrimoniale di Banca Etruria. Il 24 luglio 2012 il governatore scrive una lettera al presidente Giuseppe Fornasari per «rilevare che le scarse azioni correttive intraprese non hanno prodotto risultati in quanto la qualità degli impieghi è rimasta scadente e anzi appare in progressivo peggioramento». E per questo «si segnala l' urgente necessità di realizzare interventi di miglioramento sulle strutture e sugli strumenti posti a presidio delle varie fasi del processo creditizio, anche per eliminare i notevoli ritardi nella corretta classificazione delle partite ad andamento anomalo».

FORNASARI

 

Il 3 dicembre 2013 Visco ribadisce che «da tempo la situazione aziendale della banca è connotata da elementi di marcata anomalia che hanno indotto quest' istituto a rappresentare più volte ai diversi organi aziendali che si sono succeduti nella conduzione della Popolare, l' esigenza di attivarsi per risanare la gestione, connotata da significati squilibri tecnici e debolezze organizzative».

 

Per questo sottolinea come «la carente pianificazione strategica e, più in generale, l' inadeguatezza del board e dell' esecutivo a svolgere il necessario ruolo di indirizzo, governo e gestione dei rischi, hanno determinato un ulteriore forte deterioramento dei profili tecnici del gruppo».

fotomontaggi maria elena boschi e banca etruria 5

 

La situazione evidentemente peggiora con l' arrivo del nuovo Cda, presidente è Lorenzo Rosi e vice sono Alfredo Berni e Pier Luigi Boschi, padre della sottosegretaria Maria Elena. Nella relazione ispettiva che Visco consegnerà alla Commissione per spiegare la scelta di procedere al commissariamento è scritto:

 

«Le strutture deputate alla gestione del credito deteriorato non sono risultate adeguate a fronteggiare in modo efficace l' imponente crescita delle partite anomale. Gli indicatori di performance relativi alla gestione delle sofferenze sono risultati ampiamente al di sotto degli standard riscontrabili sul mercato In particolare per quanto concerne i tassi di recupero del credito. Tali insufficienti risultati riflettono il contenuto impiego di personale per la gestione del credito deteriorato».

lorenzo rosi pier luigi boschi

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...