vitalizio proteste

IL VITALIZIO È SALVO – DEPUTATI E SENATORI NON PERDERANNO IL DIRITTO ALLA PENSIONE PER UNA MANCIATA DI GIORNI: LA NORMA PREVEDE CHE IL DIRITTO ALL’ASSEGNO PER TUTTI E 5 GLI ANNI DI LEGISLATURA ARRIVI SUPERATI I 4 ANNI, SEI MESI E UN GIORNO – NON VALE IL GIORNO DELLO SCIOGLIMENTO DELLE CAMERE (CIOÈ OGGI) NÉ QUELLO DELLE ELEZIONI, MA LA DATA DI INSEDIAMENTO DELLE NUOVE CAMERE…

 

Da www.corriere.it

VIGNETTA SUL VITALIZIO

 

Le Camere sono state sciolte, ma il «vitalizio» dei parlamentari è salvo. Nonostante la decisione del presidente della Repubblica di sciogliere le Camere e chiamare gli italiani al voto per eleggerne di nuove, gli attuali deputati e senatori non perderanno il diritto alla pensione pro quota di questa legislatura — seppur per una manciata di giorni.

 

Le norme che regolano i cosiddetti vitalizi — in realtà una forma pensionistica che scatta al 65esimo anno di età —, prevede infatti che si maturi il diritto della quota per tutti e 5 gli anni della legislatura quando questa è arrivata a 4 anni, sei mesi e un giorno.

 

PROTESTE CONTRO IL VITALIZIO

La data fatidica è il 24 settembre, mentre le Camere sono state sciolte oggi, giovedì 21 luglio. Come mai, allora, i «vitalizi» saranno garantiti? Perché la Costituzione — al secondo comma dell'articolo 61 — afferma che «finché non siano riunite le nuove Camere sono prorogati i poteri delle precedenti»: tanto è vero che queste esaminano eventuali decreti urgenti emanati nel frattempo o altri atti necessari del governo, come decreti legislativi di attuazione delle deleghe.

 

Le prossime elezioni si svolgeranno il 25 settembre e le nuove camere si insedieranno il 15 ottobre, come prevede sempre la nostra Carta: 20 giorni dopo il voto, e 21 dopo la data «salva pensioni».

PROTESTE CONTRO IL VITALIZIO

 

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