LA "SORA GIORGIA" NON SI FA MANCARE NULLA: VOLANO GLI STRACCI TRA IL GOVERNO SPAGNOLO E LA MELONI SULL’ABORTO - LA MINISTRA PER L’UGUAGLIANZA ANA REDONDO ATTACCA: “ROMA MINA IL DIRITTO RICONOSCIUTO DALLA LEGGE. È LA STRATEGIA DELL'ULTRADESTRA: INTIMIDIRE PER ANNULLARE I DIRITTI" - LA "DUCETTA" RIBATTE: “QUANDO SI È IGNORANTI SU UN TEMA SI DEVE AVERE ALMENO LA BUONA CREANZA DI NON DARE LEZIONI”
Da lastampa.it
Scontro tra Roma e Madrid sul tema dell’aborto. Questa volta sono proprio due donne ad avere posizioni diverse: la ministra per l’Uguaglianza spagnola Ana Redondo e la premier italiana Giorgia Meloni. Tutto è partito da un post su X della ministra spagnola, che ha condiviso un articolo sull'emendamento della maggioranza italiana che apre alla presenza dei movimenti pro-vita nei consultori.
Redondo, nel condividere la notizia, ha commentato: «Consentire le molestie organizzate contro le donne che vogliono interrompere la gravidanza significa minare un diritto riconosciuto dalla legge». Poi l’attacco politico: «È la strategia dell'ultradestra: intimidire per annullare i diritti, per fermare l'uguaglianza tra donne e uomini».
Non si è fatta attendere la risposta della premier italiana Giorgia Meloni: «Varie volte ho ascoltato ministri stranieri che parlano di questioni interne italiane senza conoscerne i fatti. Normalmente quando si è ignoranti su un tema si deve avere almeno la buona creanza di non dare lezioni» ha detto, prima di recarsi al ricevimento del re Filippo dei Belgi a Bruxelles.