sondaggio

VOLETE SAPERE PERCHÉ I SONDAGGI NON FUNZIONANO PIU’ E, NEGLI ULTIMI ANNI, DALLA BREXIT A TRUMP, NON NE HANNO PIU’ AZZECCATA UNA? - LO SPIEGANO TRE STUDIOSI ITALIANI

Andrea Mancia e Simone Bressan per “il Giornale

 

BREXITBREXIT

Cosa hanno in comune Silvio Berlusconi, Beppe Grillo, Donald Trump, la Brexit e il no al referendum costituzionale? Politicamente poco o nulla, ma per gli appassionati del genere siamo davanti a fenomeni elettorali che tutti i principali istituti di ricerca hanno, sistematicamente, sottovalutato.

 

Nelle principali competizioni elettorali di questi ultimi anni, infatti, è emerso un crescente scollamento tra le rilevazioni dei sondaggisti e le opinioni del pubblico votante. Partendo da casa nostra, nel 2013, con la clamorosa rimonta di Berlusconi e la sorprendente affermazione del Movimento 5 Stelle alle Politiche, passando poi per la rotonda vittoria di David Cameron nel 2015, la Brexit l' anno successivo, il clamoroso approdo di Donald Trump alla Casa Bianca e, ritornando in Italia, con la schiacciante maggioranza di no al referendum costituzionale: se tre indizi fanno una prova, qui siamo ben oltre il terzo grado di giudizio.

donald trump vince le elezionidonald trump vince le elezioni

 

Cosa sta succedendo? Una risposta interessante è prova a darla il libro Politics and Big Data: Nowcasting and Forecasting Elections with Social Media, un saggio di tre autori italiani (Luigi Curini, Andrea Ceron e Stefano Maria Iacus) pubblicato recentemente dalla casa editrice britannica Routledge. Il lavoro spiega, con rigore scientifico, perché i sondaggi non possono più essere l' unico pilastro su cui fondare le previsioni elettorali.

david  cameron con larry il gatto di downing streetdavid cameron con larry il gatto di downing street

 

«Questo tipo di ricerche spiega Luigi Curini, co-autore del libro, Professore Associato in Scienza Politica all' Università di Milano e visiting professor presso l' Università di Waseda a Tokyo si basa su sistemi di pesatura del campione: numeri che non sono pubblici e che funzionavano in passato, quando le elezioni producevano risultati tutto sommato stabili e prevedibili.

 

Oggi, appena compare sulla scena qualcosa di nuovo, come il Movimento 5 Stelle, Trump o Podemos, questo sistema di identificazione di un universo rappresentativo salta». Senza contare poi che i tassi di risposta sono sempre più bassi e che, come ricorda Curini, «c' è una fetta importate di popolazione infuriata contro l' establishment, che ritiene i sondaggi parte integrante di quell' establishment contro cui protesta e che quindi non ha nessuna intenzione di far parte del campione, falsando irrimediabilmente il risultato».

 

napolitano-grillo by benny.napolitano-grillo by benny.

L'analisi si concentra giocoforza sulla distanza tra sondaggi elettorali e risultati reali. «Ma ricorda Curini noi misuriamo questo scollamento perché le elezioni rappresentano un chiaro controfattuale rispetto alle rilevazioni precedenti. Non per tutti i sondaggi siamo in grado di fare questa prova del 9. Pensiamo ai numeri resi noti recentemente sul gradimento di Trump: stiamo dando per scontato che siano attendibili gli stessi sondaggisti che solo tre mesi prima avevano sbagliato tutto. Questo è possibile perché non ci sono, nel futuro immediato, elezioni in grado di dimostrare se questi numeri siano reali oppure no».

 

hillary  clinton dopo il votohillary clinton dopo il voto

I risultati elettorali di cui abbiamo parlato, però, sono sorprendenti solo in parte. L'analisi della Rete, infatti, può aiutare a colmare questo gap di informazioni e restituire una base di dati interessante su cui lavorare. Mentre i sondaggi tradizionali venivano respinti dagli intervistati, online era possibile osservare il comportamento degli elettori in un contesto in cui impulsività e anonimato rendevano più credibili le risposte ottenute.

 

E così anche se larga parte dei modelli matematici basati sui sondaggi assegnava a Hillary Clinton più del 90% di possibilità di vincere le elezioni, il sentiment misurato in rete permetteva agli autori del saggio di identificare una partita molto più aperta, assegnando con certezza (e contro larga parte dei pronostici) l' Ohio e la Florida a Trump e segnalando come Michigan, Wisconsin e Pennsylvania sarebbero stati in bilico fino all' ultimo.

 

Lo stesso si potrebbe dire della crescita del Movimento 5 Stelle nelle ultime settimane della campagna elettorale per le Politiche 2013 o del solido consenso che, nella stessa tornata elettorale, ha spinto Berlusconi e il centrodestra verso un sostanziale pareggio con la coalizione guidata dal Pd e da Bersani.

 

RENZI BERSANIRENZI BERSANI

«L' errore che spesso si commette in Italia spiega ancora Curini è quello di considerare la rete come qualcosa di negativo a prescindere e di completamente scollegato dalla realtà. La dicotomia con il mondo offline, invece, non esiste: l' informazione, i comportamenti, le regole passano rapidamente da una parte all' altra. Per fare analisi accurate non basta, quindi, concentrarsi su pochi opinion leader ma bisogna avere la pazienza di analizzare l' universo online nella sua completezza».

 

Puntare sulla sentiment analysis non determina, automaticamente, la fine dei sondaggi o di altre forme di rilevazione statistica. Il nuovo orizzonte è piuttosto quello del data mash up: «unire diverse fonti e una pluralità di dati. Ogni fonte porta con sé un tasso di parzialità che, combinato a quello di altre fonti, può permettere di diminuire l' errore», riuscendo attraverso la Rete a rappresentare quel pezzo di elettorato che ormai i sondaggi non riescono più a mappare con precisione.

MARINE LE PENMARINE LE PEN

 

La lezione, insomma, è che in Italia, in Francia, in Gran Bretagna, negli Stati Uniti, la maggioranza silenziosa esiste ancora. Solo che ormai esprime se stessa soprattutto online. E, per chi la sa ascoltare, riesce a fare ancora parecchio rumore.

Ultimi Dagoreport

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – OGGI L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CAPITA L’ARIA NUOVA CHE TIRA, SULLE AGENZIE È SBUCATA UNA NOTA FIRMATA DAL “GENIO” DI FAZZOLARI, CHE AVRÀ FATTO RIZZARE I PELI DI TRUMP E PUTIN MESSI INSIEME: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - CERTO, SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO, E QUINDI DAVVERO PERICOLOSO, DI MATTEO SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA, C’È MARETTA. OGGI IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI E COORDINATORE NAZIONALE DELLA DIREZIONE DI FDI, EDMONDO CIRIELLI, HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…