YES WE TANK! – DOPO GIORNI DI TIRA E MOLLA, AMERICANI E TEDESCHI INVIERANNO I LORO CARRI ARMATI IN UCRAINA. BERLINO SI È DECISA A MANDARE 14 “LEOPARD 2” DOPO CHE IL PRESIDENTE AMERICANO BIDEN HA DATO IL SUO OK A INVIARE I CARRI ARMATI “M1 ABRAMS” – ZELENSKY PERÒ NON SI ACCONTENTA: “L'UCRAINA HA BISOGNO DI PIÙ E DI CONSEGNE REALI” E MOSCA MINACCIA: "LI DISTRUGGEREMO" - QUANDO ARRIVERANNO E LE DIFFICOLTÀ PER UTILIZZARLI IN BATTAGLIA
1. MOSCA, DISTRUGGEREMO I CARRI ARMATI ABRAMS STATUNITENSI
(ANSA) - Le forze armate russe distruggeranno i carri armati M1 Abrams di fabbricazione statunitense e altri equipaggiamenti militari della Nato se verranno forniti all'Ucraina: lo ha detto l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, sottolineando che Washington vuole infliggere alla Russia una "sconfitta strategica". Lo riporta la Tass.
2. ARRIVANO I CARRI ARMATI
Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”
I carri armati americani Abrams e i tedeschi Leopard 2 per l'Ucraina. In una mossa a sorpresa, Washington ha cambiato idea sulla consegna dei suoi cingolati pesanti e secondo quanto anticipato dal Wall Street Journal starebbe rivendendo gli ultimi dettagli dell'accordo. Né il Pentagono né la Casa Bianca hanno confermato la notizia, ma fonti citate dalla Cnn hanno riferito che l'annuncio arriverà oggi. La decisione americana ha innescato un effetto domino: la Germania ha tolto il suo "nein" all'invio dei Leopard 2.
Secondo Der Spiegel, Berlino darà 14 Leopard 2 e lo stesso potranno fare gli altri dodici Paesi che nei loro arsenali hanno i superpanzer tedeschi. La Polonia, ad esempio, ha già chiesto di poterne spedire 14, i Paesi Bassi 18. In totale "l'alleanza" potrebbe inviare cento tank.
Il presidente ucraino Volodymir Zelensky da mesi preme per avere una maggior potenza di fuoco dall'artiglieria occidentale. "La questione non riguarda 10 o 15 tank – ha commentato il leader ucraino ieri sera – l'Ucraina ne ha bisogno di più e di consegne reali". Parlando a Berlino dove ha incontrato il neoministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg ha definito la situazione un "momento di svolta" e invitato gli alleati a proseguire sulla strada del sostegno agli ucraini con "armi più forti".
La vicenda dei Leopard 2 ha complicato per settimane i rapporti interni alla Nato. L'ostilità del cancelliere Olaf Scholz nel dare il via libera ai rinforzi per Kiev ha attirato critiche. I tedeschi avevano condizionato la consegna dei Leopard all'invio da parte Usa degli Abrams. Washington era rimasta infastidita non solo dalla richiesta, ma persino dal fatto che era diventata pubblica.
[…] Le difficoltà logistiche legate agli Abrams sono oltre alla manutenzione e a un periodo di addestramento lungo, anche i rifornimenti. Il diesel utilizzato è quello degli aerei e questo complica la linea di approvvigionamento. […] In gennaio Biden ha avuto due colloqui con Scholz: il 5 e il 17. Nel primo i due leader hanno comunicato di condividere la strategia sui Patriot e garantito il sostegno a nuovi invii di armi e veicoli corazzati a Kiev. Ma è nella chiacchierata del 17 – riferita con poche e stringate parole in un comunicato della Casa Bianca – che Biden avrebbe discusso del lodo-Scholz: Abrams in cambio del via libera ai Leopard. Scholz ha sottolineato che voleva andare avanti "insieme".
[…] Washington non attingerà alle sue scorte ma procurerà i tank sul mercato e direttamente da produttori. Significa che non saranno disponibili in Ucraina prima di mesi, forse un anno. […]
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