zelensky trump musk jd vance

ZELENSKY, TRE CAZZOTTI PER TE - TRUMP HA RIPETUTO DAVANTI ALLA PLATEA DI INVESTITORI DELLA “FUTURE INVESTMENT INITIATIVE”, A MIAMI, LE ACCUSE CONTRO ZELENSKY ("COMICO DI MODESTO SUCCESSO", "DITTATORE NON ELETTO" CHE "SI RIFIUTA DI INDIRE ELEZIONI") – ELON MUSK GLI DA’ MAN FORTE: “ZELENSKY NON PUÒ AFFERMARE DI RAPPRESENTARE LA VOLONTÀ DEL POPOLO UCRAINO A MENO CHE NON RIPRISTINI LA LIBERTÀ DI STAMPA E SMETTA DI CANCELLARE LE ELEZIONI!” – IL COLPO DI GRAZIA LO ASSESTA IL VICEPRESIDENTE AMERICANO, JD VANCE: “ZELENSKY DEVE PIANTARLA! L'IDEA CHE FACCIA CAMBIARE IDEA AL PRESIDENTE PARLANDO MALE DI LUI SUI MEDIA DI TUTTO IL MONDO È UN MODO TREMENDO DI TRATTARE QUESTA AMMINISTRAZIONE"

TRUMP RIPETE ACCUSE A ZELENSKY DAVANTI A PLATEA INVESTITORI

DONALD TRUMP DA DEL DITTATORE A ZELENSKY - IL POST SU TRUTH

(ANSA) - WASHINGTON, 19 FEB - Donald Trump ha ripetuto davanti alla platea di investitori della Future Investment Initiative, a Miami, le accuse contro Zelensky di essere un "comico di modesto successo" e un "dittatore non eletto" che "si rifiuta di indire elezioni" e che dovrebbe "muoversi rapidamente se non vuole perdere il Paese che gli è rimasto" perché "la guerra sta andando nella direzione sbagliata".

 

MUSK, ZELENSKY RIPRISTINI LIBERTÀ STAMPA E INDICA ELEZIONI

(ANSA) - WASHINGTON, 19 FEB - "Zelensky non può affermare di rappresentare la volontà del popolo ucraino a meno che non ripristini la libertà di stampa e smetta di cancellare le elezioni!": lo scrive su X Elon Musk, appoggiando così Donald Trump dopo il vicepresidente JD Vance. Musk ha commentato cosi' un post - condiviso sul suo profilo - di 'Rapid Response 47', un account della Casa Bianca. "In America - si legge nel post - teniamo elezioni presidenziali ogni quattro anni, anche in tempo di guerra. Abbiamo tenuto elezioni durante la guerra civile. Abbiamo tenuto elezioni durante la seconda guerra mondiale. Prima che il presidente Zelenskyy decida di fare di nuovo la predica al presidente americano, dovrebbe tenere elezioni anche lui".

VOLODYMYR ZELENSKY DONALD TRUMP VLADIMIR PUTIN

 

VANCE A ZELENSKY, 'NON TI CONVIENE PARLAR MALE DI TRUMP'

 (ANSA) - WASHINGTON, 19 FEB - Nel mezzo delle crescenti tensioni tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky il vicepresidente americano Jd Vance ha mandato un messaggio al presidente ucraino consigliandogli di "piantarla". "L'idea che faccia cambiare idea al presidente parlando male di lui sui media di tutto il mondo è un modo tremendo di trattare questa amministrazione", ha detto al Daily Mail.

 

ZELENSKY, IMPORTANTE CHE IL LAVORO CON USA SIA COSTRUTTIVO

INAUGURAZIONE DI NOTRE DAME - ZELENSKY - MACRON - TRUMP

(ANSA) - ROMA, 19 FEB - "Il generale Kellogg è già a Kiev. Ha già incontrato il comandante in capo Syrsky, i nostri responsabili dell'intelligence e dei servizi speciali. Domani lo incontrerò personalmente. Per noi è molto importante che l'incontro e il lavoro complessivo con l'America siano costruttivi": così nel suo discorso serale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel giorno in cui Donald Trump lo ha accusato di essere "un dittatore mai eletto". "Il mondo deve scegliere se stare con Putin o con la pace", ha aggiunto.

DONALD TRUMP - ELON MUSK

 

TRUMP SCARICA ZELENSKY, 'DITTATORE E COMICO MEDIOCRE'

(di Claudio Salvalaggio) (ANSA) - WASHINGTON, 19 FEB - Un "dittatore mai eletto", "un comico mediocre" che "rifiuta di indire elezioni, è molto giù nei sondaggi ucraini e l'unica cosa in cui è stato bravo è l'aver suonato Biden come un violino": Donald Trump scarica Volodymyr Zelensky su Truth in uno scontro verbale che i due leader hanno iniziato dopo che il tycoon ha accusato falsamente il presidente ucraino di aver iniziato la guerra con Mosca.

 

volodymyr zelensky emmanuel macron donald trump

"Vive in una bolla di disinformazione russa", gli aveva replicato Zelensky, che proprio oggi ha ricevuto un imbarazzato Keith Kellogg, l'inviato Usa per il conflitto russo-ucraino. In passato The Donald lo aveva già definito sarcasticamente come "il miglior piazzista sulla terra: ogni volta che viene in Usa se ne va con 60 miliardi". Ma mai aveva sferrato un attacco così violento, col rischio di compromettere i negoziati per la pace appena iniziati che ha promesso di condurre salvaguardando anche gli interessi di Kiev. Invece Trump continua a ripetere la narrativa russa.

donald trump elon musk - intervista doppia a fox news

 

Martedì sera nello Studio Ovale il tycoon ha risposto alle critiche di Zelensky per non essere stato invitato ai colloqui a Riad tra americani e russi, suscitando quello che un gongolante Vladimir Putin ha liquidato come una "inappropriata reazione isterica". "Be', sei stato lì per tre anni. Avresti dovuto chiuderla dopo tre anni. Non avresti mai dovuto iniziarla. Avresti potuto fare un accordo", lo ha rimproverato. Quindi si è lamentato del fatto che in Ucraina non ci sono state elezioni per la legge marziale, sostenendo (anche qui falsamente) che la popolarità di Zelensky è "al 4%".

ZELENSKY TRUMP

 

Il giorno dopo il presidente ucraino ha provato a tenergli testa: "Sfortunatamente, il presidente Trump, per il quale ho grande rispetto come leader del popolo americano, che ci ha sempre sostenuto, vive in questo spazio di disinformazione", ha accusato, contestandogli inoltre di aver "aiutato Putin a uscire da anni di isolamento", con un "impatto non positivo sull'Ucraina".

 

Zelensky ha anche rintuzzato il dato sul suo scarso indice di gradimento, facendo riferimento a un recente sondaggio del Kyiv International Institute of Sociology secondo cui non è mai sceso sotto il 50% ed è ora al 57%. "Non capiamo la logica americana", ha ammesso la portavoce del governo francese dopo la prima esternazione di Trump, mentre Emmanuel Macron si prepara a sbarcare alla Casa Bianca la prossima settimana, dopo Keir Starmer. Ma il secondo attacco deve aver aumentato perplessità e timori.

 

jd vance alla conferenza di monaco

"Pensateci, un comico di modesto successo, Volodymyr Zelenskyy, ha convinto gli Stati Uniti d'America a spendere 350 miliardi di dollari, per entrare in una guerra che non poteva essere vinta, che non avrebbe mai dovuto iniziare, ma una guerra che lui, senza gli Stati Uniti e 'Trump', non sarà mai in grado di risolvere", ha esordito il tycoon su Truth, sostenendo falsamente che gli Usa "hanno speso 200 miliardi di dollari in più dell'Europa" e che il leader ucraino "ammette che metà dei soldi che gli abbiamo inviato sono mancanti".

 

"Dittatore senza elezioni, Zelensky farebbe meglio a muoversi in fretta o non gli rimarrà un Paese", lo ha minacciato, vantandosi che sta "negoziando con successo la fine della guerra con la Russia", accusando l'Europa di aver "fallito nel tentativo di portare la pace" e il presidente ucraino di voler "probabilmente mantenere in funzione il treno della cuccagna".

 

elon musk donald trump

Tra le prime reazioni europee all'accostamento del leader ucraino a un dittatore, particolarmente pesanti quelle di Berlino. Affermazioni "false e pericolose", ha ammonito il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Gli ha fatto eco la ministra degli Esteri Annalena Baerbock: "Se si guarda il mondo reale, invece di sparare un tweet, allora si sa chi in Europa vive nelle condizioni di una dittatura, la gente in Russia, la gente in Bielorussia". Anche Friedrich Merz, leader della Cdu e probabile prossimo cancelliere dopo le elezioni di domenica, si è detto "scioccato": "Si tratta della classica inversione tra vittima e colpevole. Ed è la narrazione russa".

 

jd vance alla conferenza di monaco

Duro il Wall Street Journal, che in un editoriale ricorda tutte le atrocità di Mosca e critica la "rapida riabilitazione di Putin", "ricompensato" con un incontro imminente col capo della Casa Bianca "prima di aver ottenuto qualsiasi compromesso". In America si è levata infine la voce di Mike Pence, vice di Trump nel suo primo mandato: "Signor presidente, l'Ucraina non ha iniziato questa guerra. La Russia ha lanciato un'invasione brutale e non provocata che ha reclamato centinaia di migliaia di vite. La via per la pace deve essere costruita sulla verità".

 

 

 

Ultimi Dagoreport

luca zaia marina berlusconi matteo salvini il foglio

FLASH – PARE CHE LUCA ZAIA, DOPO AVER LETTO L’INTERVISTA-MANIFESTO RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO”, ABBIA COMMENTATO SODDISFATTO: “QUESTA C’HA LE PALLE”. IL SEGRETARIO DELLA "LIGA VENETA", ALBERTO STEFANI, AVREBBE SUBITO RIFERITO IL COMMENTO DEL “DOGE” A SALVINI. COME L'HA PRESA L'EX TRUCE DEL PAPEETE? NON HA GRADITO L’ENDORSEMENT PER LA “CAVALIERA”: QUESTA VOLTA LA TISANELLA CHE CONSIGLIA SEMPRE AI "SINISTRELLI ROSICONI" L'HA DOVUTA BERE LUI, PER PLACARSI…

giorgia meloni donald trump - immagine creata con grok

DAGOREPORT – CHE FINE HA FATTO IL FANTOMATICO "PONTE" CHE MELONI SOGNAVA DI CREARE TRA USA E UE? PRIMA DEL VERTICE BY MACRON, LA DUCETTA AVREBBE AVUTO LA TENTAZIONE DI CHIAMARE TRUMP, MA POI CI HA RIPENSATO. PERSINO LEI HA CAPITO CHE DALL'"IMPERATORE DEL CAOS" AVREBBE RICEVUTO SOLO ORDINI, VISTO CHE CONSIDERA I PAESI EUROPEI SOLO DEI VASSALLI - DAVANTI A UN PRESIDENTE AUTORITARIO CHE DIFFONDE MENZOGNE E RIBALTA LA REALTÀ (“ZELENSKY È UN DITTATORE MAI ELETTO. L’UCRAINA NON DOVEVA INIZIARE LA GUERRA. L'EUROPA HA FALLITO”), SIAMO SICURI CHE L’ANTIPATICO GALLETTO FRANCESE MACRON E L’EUROPA MATRIGNA (CHE COMPRA BTP E DA' 209 MILIARDI DI PNRR) SIANO PEGGIO DI UN INAFFIDABILE AFFARISTA TRAVESTITO DA PRESIDENTE?

donald trump bin salman zelensky putin xi jinping

DAGOREPORT - CHE COSA FRULLA NEL CAPOCCIONE DI DONALD TRUMP? QUAL E' IL SUO PIANO PER UN NUOVO ORDINE MONDIALE, A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA? - L'AFFARISTA FATTOSI PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI È CONVINTO CHE RILEGITTIMANDO LA RUSSIA DI PUTIN COME POTENZA MONDIALE, MOSCA SI SLEGHI DALL’ABBRACCIO COL SUO NEMICO N°1, LA CINA, E MOLLI L’IRAN AL SUO FATAL DESTINO - MA IL TRUMPONE LA FA TROPPO FACILE, AL PUNTO DA PROVOCARE PERPLESSITÀ IN UN ALLEATO DI FERRO COME IL SAUDITA MOHAMMED BIN SALMAN (NON E' UN CASO CHE RIAD OSPITI IL VERTICE PER LA PACE IN UCRAINA, ANZICHE' NELLA NEUTRALE SVIZZERA) – IL DIALOGO IMMAGINARIO TRA IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA E “THE DONALD” E TUTTE LE VARIABILI CHE TRUMP NON PRENDE IN CONSIDERAZIONE: DALLA REAZIONE CINESE ALLA DEPORTAZIONE DI DUE MILIONI DI PALESTINESI, DALLE SPACCATURE NELL’ISLAM A TAIWAN, PASSANDO PER L'EUROPA...

mediaset matteo salvini marina berlusconi piersilvio giorgia meloni paolo del debbio mario giordano nicola porro

DAGOREPORT – MATTEO SALVINI ATTACCA MARINA BERLUSCONI, REA DI AVER LIQUIDATO TRUMP COME "BULLO", PERCHÉ A MEDIASET NON SE LO FILANO PIÙ: IL CLUB DEGLI ''AMICI DI GIORGIA'' (PORRO-DEL DEBBIO-GIORDANO, CAPITANATO DA SALLUSTI) LO HA ESTROMESSO DAI TALK DI RETE4 – L’INTERVISTA RILASCIATA DALLA CAVALIERA AL ''FOGLIO'' È UN MANIFESTO PER LA FORZA ITALIA GUIDATA DALL'INETTO TAJANI, MARCANDO COSI' LA SUA DISTANZA DA MELONI. E ANCHE DA CHI IN MEDIASET, SUONA OGNI SERA LA GRANCASSA ALLA DUCETTA (E INFATTI LE PAROLE DELLA FIGLIA PREDILETTA DI SILVIO BERLUSCONI HANNO INDISPETTITO IL POCO CORAGGIOSO PIER SILVIO…)