''ZINGA'', ER SOR TENTENNA - CORRIAS DIPINGE IL RITRATTO DI ZINGARETTI, ETERNO ''IN PROCINTO DI'', CHE LANCIA LA SUA CANDIDATURA A SEGRETARIO DEL PD MA POI RINCULA: ''MA IL PROBLEMA NON È IL SEGRETARIO'' - ZINGA NON VIENE DALLE CHIACCHIERE DEI BAR, NÉ DALLA LOTTERIA DELLA RETE. DOPO PCI, PDS, DS, ULIVO E PD, ORA LAVORA CON SALA, GENTILONI E MINNITI PER IL DOPO-RENZI. SE MAI CI SARÀ…

nicola zingaretti presidente regione lazio

 

Pino Corrias per il Fatto Quotidiano

 

La prima riga di tutte le sue biografie contiene il suo destino: "È il fratello minore di Luca, l' attore". Volendo Nicola Zingaretti, detto Zinga, ex molte cose, ma sempre in procinto (forse) di farne altrettante, compresa la più rischiosa nei panni (forse) del futuro segretario del Partito democratico, è anche il fratello minore di Walter Veltroni, il cugino giovane di Francesco Rutelli, il nipotino prediletto di Goffredo Bettini, mangiafuoco di Botteghe Oscure che da mezzo secolo fabbrica dirigenti, usando le macerie dell' antica roccaforte rossa.

 

Per la seconda (o terza) volta, forse farà il grande salto e si candida. Anzi lo annuncia al Corriere della Sera: "Io ci sono". Che sembra un indicativo perentorio, salvo l' immediato slittamento al condizionale: "Anche se sono il primo a dire che il problema fondamentale non è il segretario".

NICOLA ZINGARETTI FRANCESCO RUTELLI

 

Ah, no? Niente male per un partito rimasto senza né testa, né coda, imballato tra le correnti dei capicorrente che si fanno la guerra dei dispetti e quelle del Mediterraneo che la guerra, con morti e profughi, ce la portano in casa. Nel frattempo, dice che la priorità è "la sfida collettiva". L' imperativo è quello di "riaggregare". La strategia: "Sostituire la rabbia con la passione".

 

Giuliano Amato e Nicola ZIngaretti

L' obiettivo: "Saper includere, valorizzare". Il tutto per "Immaginare l' Italia del 2050". Bene, benissimo. Dieci e lode in orale, avrebbe detto il grande Dino Risi, salutando.

L' ultima volta che l' ho incontrato, nel retro di uno studio televisivo, eravamo alla vigilia delle elezioni politiche del 4 marzo e della sua corsa alla presidenza della Regione Lazio. Gentilissimo, sorridente, mi prospettò catastrofi: "Non lo so, io forse ce la farò, lavoriamo pancia a terra, ma per il partito alle elezioni politiche sarà un bagno di sangue. Un bagno di sangue!".

 

Nicola Zingaretti e Walter Veltroni

Quando si accesero le luci dello studio, e andammo a sederci, non cambiò faccia, non cambiò sorriso, ma annunciò serenamente il contrario: "Andrà tutto bene. Alle Politiche resteremo il primo partito. E alle Regionali io sarò eletto". Mentendo tre volte, ne aveva imbroccato una giusta.

 

NICOLA ZINGARETTI EMMA BONINO

Del resto Nicola Zingaretti, anno 1965, mastica le mezze verità e le doppie bugie della politica da quando aveva i capelli lunghi e i calzoni corti.

 

Viene da una famiglia di buona borghesia romana comunista, padre direttore di banca, madre impiegata che se lo portava alle rassegne estive di Massenzio quelle ideate dal grande chef sociale, Renato Nicolini, e sulla spiaggia di Castelporziano, quando andarono in scena i poeti, la luna e l' anno 1979.

RENATA POLVERINI NICOLA ZINGARETTI

 

La sua prima manifestazione studentesca, Piazza del Popolo, 13 maggio 1981, si scioglie all' improvviso perché in San Pietro un tale Alì Agca ha appena sparato a papa Wojtyla. E sciogliendosi, tra le bandiere e le merende, mette uno accanto all' altra Nicola e Cristina, liceali, amici da quel giorno, poi fidanzati, poi marito e moglie, fino a oggi, trent' anni e due figlie dopo, proprio come in una canzone di Baglioni.

NICOLA ZINGARETTI E MOGLIE

 

A differenza di quasi tutti i titolari della nuova politica, Zinga non viene dalle chiacchiere dei bar, né dalla lotteria della Rete. Ha fatto lunga e pensosa gavetta da Prima Repubblica. Partendo dal Pci di Enrico Berlinguer, passando per Occhetto, il Muro di Berlino e perfino D' Alema, non s' è fatto mancare niente: Pds, Ds, Ulivo, fino alla cagnara psichiatrica del Partito democratico, nato con in tasca il Paese e demolitosi in proprio, un pezzetto alla volta.

PIERFERDINANDO CASINI NICOLA ZINGARETTI

 

Da ragazzo è stato nel direttivo della Sinistra giovanile, erano i tempi remoti di Pietro Folena, il segretario elegantone. Poi il consigliere comunale in Campidoglio, ma già con attitudine spiccatamente glocal, locale e globale. E dunque scrivania da funzionario al Bottegone con il suo amico Nichi Vendola. Ma anche in Bosnia a portare aiuti umanitari, dopo i bombardamenti. In Israele con i pacifisti, sui confini di guerra. In Birmania con Veltroni a rendere omaggio a Aung San Suu Kyi, sacerdotessa di (quasi) tutti i diritti umani. E poi con il Dalai Lama, esule dal Tibet, personaggio ultra pop, guida spirituale del mondo in generale e di Richard Gere in particolare.

Enrico Gasbarra e Nicola Zingaretti

 

Il salto nel 2004, eurodeputato a 38 anni, dunque Bruxelles, dove si specializza in regolamenti su diritti e legalità, lavora sul serio, senza alzare troppa polvere, senza inventarsi baruffe o polemiche. Assecondando la sua migliore attitudine, quella di essere una risorsa. E il suo migliore difetto, quello di rallentare il tempo davanti al bivio delle decisioni.

IGNAZIO MARINO NICOLA ZINGARETTI

Per esempio quando gli chiedono di battersi contro Renata Polverini per la poltrona di governatore del Lazio. È il 2008, destra imperante. Lui dice sì, poi ni. Alla fine si sfila.

Sceglie e vince la Provincia.

 

Da Firenze si fa vivo un giovane sindaco, Matteo Renzi, che gli rimprovera di non avere avuto abbastanza coraggio.

Zingaretti stringe gli occhi e l' eloquio: "Non mi interessa ridurre la politica al carrierismo". Prima avvisaglia di una rotta di collisione mai disinnescata negli anni a venire. Uno tormentato dall' impazienza, l' altro dal dubbio.

NICOLA ZINGARETTI

Nel 2012 annuncia che vuole sfidare il nero Alemanno, candidato sindaco di Roma fatale. Ma poi cambia idea.

 

E quando la stella della Polverini - nata in uno studio televisivo, bruciata dagli scandali di camerati & Batman - si inabissa con dimissioni, Zingaretti si alza addirittura in piedi: "C' è una emergenza democratica. Sarebbe un crimine sottovalutarla".

Susanna Camusso Nicola Zingaretti

Batte l' ex finiano Francesco Storace, che ormai ha l' eloquio politico di un refuso, incassando 1,3 milioni di voti.

Governa senza sgovernare.

 

Raddrizza i bilanci. Mette le ruote al trasporto regionale.

Investe in cultura. Resta fuori dal fango di Mafia Capitale. E pure da quello del dopo referendum del 4 dicembre 2016, dove ha votato sì, ma senza farne una bandiera. Né un furbo piagnisteo anti-Renzi subito dopo: "Non mi interessa la retorica dei capri espiatori". E nemmeno quella "contro i gufi". Non gli piacciono i proclami. Tantomeno i comizi. E d' abitudine non va in televisione.

 

giovanna melandri nicola zingaretti

In compenso va al supermercato con le figlie a fare la spesa.

Cucina. Elogia il calore della famiglia. Non frequenta terrazze, salotti, feste private, convegni col buffet, piacendo persino a chi non fa molto altro, da Luca Cordero di Montezemolo a Pier Ferdinando Casini, passando per il sommo cardinale Tarcisio Bertone.

Da governatore vuole "ragionare, non strillare". Essere, non esibirsi. E ogni tanto gli piace parlare ispirato: "Per indicare una via al tuo popolo, devi essere parte di quel popolo".

nicola zingaretti francesco paolo tronca franco gabrielli

Lo scorso 4 marzo è stata per l' appunto l' incoronazione del suo basso profilo altamente consapevole. Mentre il partito dei fuochi d' artificio crollava sotto il 19 per cento, lui se l' è cavata, rimontando nell' ombra un voto alla volta: "La scommessa è ricostruire la speranza". Quindi segretario sì o no? Vedremo.

 

A chi lo chiama Tentenna fa sapere che "siamo di nuovo in emergenza democratica". Lui non si è defilato, ma lavora nella trincea dell' amministrazione. Parla con il segretario pro tempore Maurizio Martina per rammendare il partito e con Beppe Sala, il sindaco della trionfante Milano per trovare "nuovi stimoli". Studia dossier con Paolo Gentiloni, il migliore antibiotico a Matteo Renzi. E con Marco Minniti, l' alternativa al Salvini dei naufragi, il Salvini "della Lega autoritaria, razzista, xenofoba".

 

nicola zingaretti luigi abete

Non pensa che i 5Stelle "siano un movimento di destra". Prevede turbolenze nel governo e forse scissioni. Per questo si prepara a ragionare, quando sarà, con il loro cuore democratico.

Nel frattempo chiede il congresso del partito "prima delle prossime Europee", a marzo. Chiede "ricuciture, non lacerazioni". Consapevole che potrebbe tutto sfaldarsi in una mediocre guerriglia di narcisismi, ma senza più acqua in cui specchiarsi. Agli intimi dice di essere pronto alla battaglia. A tutti gli altri, per prudenza, dice "Forse".

nicola zingaretti virginia raggiimma battaglia col presidente della regione lazio nicola zingaretti (2)nicola zingaretti antonio angelucci filippo tortoriello (2)sebastiano secci nicola zingaretti sabrina impacciatore dodi contiNICOLA ZINGARETTI RENZI

 

Ultimi Dagoreport

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…