LA TELE-EPURAZIONE DELLO ZIO “DISSOLUTO E DEPRAVATO” È UN CAMBIO DI PROCEDURA DEL REGIME NORDCOREANO: PRIMA SI SPARIVA IN SILENZIO - MODELLO SOVIET: JANK SONG-THAEK CANCELLATO ANCHE DALLE FOTO UFFICIALI

Guido Santevecchi per il "Corriere della Sera"

Se di professione non facesse il dittatore, il nordcoreano Kim Jong-un potrebbe essere un regista di cinema. La sceneggiatura e le inquadrature che ha scelto per mettere fine alla carriera politica dello zio (e forse alla sua vita terrena) sono da film. Jang Song-thaek, 67 anni, considerato il numero due del regime, era seduto con i compagni del Politburo del Partito dei lavoratori quando due soldati lo hanno fatto alzare e lo hanno trascinato via. In sala, i gerarchi giravano appena la testa per sbirciare.

Le immagini sono state trasmesse dalla tv di Pyongyang lunedì. L'annunciatore ha elencato una serie di crimini commessi da Jang: «Dissoluto, depravato, corrotto, tossicodipendente, aveva relazioni illecite con molte donne, spendeva i soldi pubblici alla roulette mentre era all'estero per curarsi a spese dello Stato».

E, soprattutto: «Aveva cercato di costituire una sua base di potere controrivoluzionario» e «nutriva sogni diversi» da quelli del Brillante Compagno, come viene definito il trentenne Kim. Il Brillante Compagno ha mostrato capacità anche con il montaggio: da un documentario sulle sue uscite pubbliche è stata cancellata ogni immagine dello zio traditore, che per due anni era stato sempre al suo fianco. Un lavoro tecnicamente ben fatto, a giudicare dai fotogrammi depurati dal volto di Jang.

Una purga quasi in diretta tv, un fatto straordinario per la Corea del Nord, dove le notizie su promozioni, rimozioni, arresti e fucilazioni filtrano solo attraverso l'intelligence sudcoreana. Anche le prime voci sull'epurazione di Jang Song-thaek erano state diffuse a Seul la settimana scorsa.

Che cosa ha spinto questa volta la propaganda di Pyongyang a confermare in modo così spettacolare la caduta del gerarca che era considerato il «reggente del regno eremita», l'uomo che con il suo peso e la sua esperienza aveva permesso al giovane Kim Jong-un di ereditare il potere del padre Kim Jong-il, morto nel dicembre 2011?

Ormai, neanche a un regime di polizia come quello nordcoreano riesce più di arrestare il flusso di informazioni dall'estero: probabilmente Kim ha temuto che le notizie sull'epurazione si diffondessero incontrollate, facendo di Jang una vittima e magari un eroe. Da mesi si parlava di Jang come del fautore di una linea di aperture alla cinese per resuscitare un'economia stremata.

Secondo le voci, Jang era «l'uomo di Pechino», incaricato di stabilizzare la situazione ed evitare avventure militari nella penisola coreana, al confine con la Cina. Kim invece, sarebbe per la tensione internazionale permanente e lo sviluppo di armi nucleari come polizza di assicurazione per il potere. Ma il suo comportamento resta ancora un mistero per l'Occidente (e anche i vicini orientali).

Qualche esempio: Kim recentemente ha parlato di zone economiche speciali per attrarre investimenti; ma poi, per mesi ha chiuso la zona industriale di Kaesong, dove imprese di Seul danno lavoro a 50 mila operai nordcoreani e producono un miliardo di dollari all'anno di valuta per il Nord.

Fa costruire parchi divertimenti, una stazione sciistica e sogna il turismo, ma poi fa arrestare vecchi americani in viaggio e li processa. E ogni tanto minaccia «la guerra termonucleare». Che cosa ha in mente? Secondo gli analisti cinesi, nei prossimi mesi vedremo altre purghe in tv e nuovi test missilistici e nucleari. Un brutto film.

 

KIM JONG UN KIM JONG UN E LA EX FIDANZATA HYON SONG WOL KIM JONG

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