cina india

ZITTA ZITTA LA CINA STRINGE IL CAPPIO INTORNO ALL’INDIA - PECHINO PIAZZA LE SUE PEDINE (E I SUOI ACCORDI COMMERCIALI) PER ESTENDERE IL SUO  CONTROLLO DAL BHUTAN ALLO SRI LANKA - L'OCEANO INDIANO E’ PROTETTO A OVEST DALLA BASE MILITARE CINESE A DJIBOUTI, PASSANDO PER LA BASE PREVISTA IN PAKISTAN E ARRIVANDO NEI PORTI COMMERCIALI DI SRI LANKA, MALDIVE, BANGLADESH E BIRMANIA - LA RISPOSTA DI DELHI? SI APPOGGERÀ A GIAPPONE E AUSTRALIA?

Carlo Pizzati per “la Stampa”

 

narendra modi xi jinping

Con pazienza e perseveranza la Cina continua a tessere la sua collana di perle attorno all'India. Più che una collana, sembra un cappio attorcigliato da una strategia politica e militare mirata a contenere il sub-continente. Pechino piazza le sue pedine per un controllo sempre più stretto in una zona che parte dal Sudest asiatico e termina in Africa, passando per il Pakistan a ovest, il Bangladesh a est, le nazioni dell' Himalaya a nord e, a sud, Maldive, Sri Lanka, Seychelles e Mauritius. Le alleanze Tira di nuovo un brutto vento tra i picchi ghiacciati delle montagne più alte del mondo.

 

isole contese senkaku ishigaku diaoyu

L'ambasciatore cinese a New Delhi è andato in visita nel Bhutan proprio questa settimana, mettendo in agitazione gli indiani. Difatti, meno di due anni fa a Doklam ci fu un mezzogiorno di fuoco tra l'esercito popolare cinese e i militari indiani ai confini del Sikkim. La questione pareva risolta, ma oggi le foto satellitari mostrano che cresce lo spiegamento di caccia da guerra cinesi, nei due aeroporti a nord del Bhutan, e di quelli indiani nei due aeroporti a sud della frontiera.

 

La Cina ha poi sfoggiato il suo drone armato da alta quota, il GJ-2, facendolo volare sull' Everest. Individua e uccide terroristi uiguri, ha detto Pechino. Ma stabilisce anche controllo di intelligence e una superiorità nelle battaglie d' alta quota che preoccupano New Delhi. Tant' è che il governo Modi ha appena annunciato, in risposta, la costruzione di 44 strade strategiche lungo il confine di 2100 km con la Cina.

 

In Nepal, l' alleanza di governo comunista vede con favore gli accordi appena firmati con Pechino su carburante e trasporti, in risposta a un' eccessiva dipendenza dagli aiuti indiani. Nel Tibet occupato, la Cina costruisce dighe che rallentano il flusso del fiume Brahmaputra verso l' Assam indiano. E allora New Delhi firma un nuovo progetto ferroviario per consolidare l' apertura verso il Sudest asiatico attraverso il Bangladesh.

narendra modi xi jinping in india sul dondolo

 

E l' Afghanistan resta il secondo beneficiario di aiuti indiani per stabilire un passaggio a nord del Pakistan filo-cinese, aggirando il nemico, e raggiungere il porto iraniano di Chabahar. I Paesi più piccoli approfittando di questo gioco di scacchi tra colossi. Maldive e Sri Lanka sono l' esempio perfetto per capire come funziona questo "smart game": si ottiene assistenza militare ed economica dalla Cina, magari all' interno dell' iniziativa cinese Belt and Road che mira a finanziare progetti di infrastrutture e sviluppo, e poi l' India è costretta ad alzare la posta e offrire di più.

 

shinzo abe narendra modi

Come ha dichiarato il ministro per i progetti speciali dello Sri Lanka: «L' India è nostro fratello, ma la Cina è il nostro amico». Il prezzo politico di questo gioco è alto, come s' è visto nel mezzo colpo di stato un anno fa alle Maldive, ora con governo pro-India, e nel fallito colpo di stato autunnale nello Sri Lanka, dove a dicembre è tornato al potere, per ora, un premier pro-Occidente.

 

Ma l' Oceano Indiano, secondo i più pessimisti, rischia di divenire sempre più un Oceano Cinese: protetto a ovest dalla base militare cinese a Djibouti, passando per la base prevista in Pakistan e arrivando nei porti commerciali di Sri Lanka, Maldive, Bangladesh e Birmania.

 

La risposta di Delhi Cosa farà l' India? Si appoggerà sempre più al Quadrilatero voluto da Trump, con Giappone e Australia? Opterà per un ritorno all' antico non-allineamento di Nehru, mettendosi alla guida dei Paesi più piccoli per salvarsi da uno scontro Cina-Usa?

Per ora Delhi allunga le mire verso l' Africa, aumentando gli aiuti economici a Seychelles e Mauritius.

LE MOSSE DELLA CINA NELL OCEANO INDIANO

 

Nella gara per il mare nostrum asiatico al momento la lotta è impari, però gli scenari di un'improbabile, ma non impensabile, guerra navale sino-indiana non sono netti. Vero, la Cina spende tre volte tanto l' India in armamenti e difesa, ha 73 sottomarini da guerra contro i 17 indiani, 92 fregate e corvette, contro le 32 indiane.

 

Se scoppiasse una guerra in questi mari, sarebbe Godzilla contro Bambi. Ma il Bambi indiano è una potenza nucleare che ha dalla sua la vicinanza geografica del possibile teatro di battaglia, l'appoggio di partner potenti e una marina protetta da un' aviazione di piloti esperti. «Solo i numeri possono annientare» diceva l' ammirevole ammiraglio Horatio Nelson. Ma in questo punto caldo dell' Asia, la partita è ancora aperta.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...