
TOH: IL POPULISMO È RIMASTO SENZA POPOLO – LA MANIFESTAZIONE DI MARINE LE PEN CONTRO I GIUDICI, A PARIGI, FA FLOP: GLI ORGANIZZATORI SPERAVANO IN 20MILA PERSONE, E INVECE NE SONO ARRIVATE AL MASSIMO 6MILA – LA LOTTA CONTRO LA MAGISTRATURA NON FUNZIONA: NEI SONDAGGI, IL 68% DEI FRANCESI CONSIDERA “NORMALE” CHE UNA SENTENZA DI INELEGGIBILITÀ ABBIA EFFETTO IMMEDIATO. E IL 54% RITIENE CHE LA CONDANNA DI LE PEN DIMOSTRI “IL BUON FUNZIONAMENTO DELLA DEMOCRAZIA FRANCESE”
marine le pen jordan bardella foto lapresse
1. LA PROVA DI FORZA DI LE PEN A PARIGI "NON MOLLERÒ"
Estratto dell’articolo di Anais Ginori per “la Repubblica”
https://www.repubblica.it/esteri/2025/04/07/news/marine_le_pen_in_piazza_francia-424111072/
Sembra un raduno elettorale, c’è già aria di presidenziali. «Stiamo vincendo» dice Marine Le Pen, in place Vauban […]. La leader del Rassemblement National parla sul palco davanti a qualche migliaia di sostenitori da candidata all’Eliseo.
manifestazione del rassemblement national contro i giudici dopo la condanna a marine le pen
«Tutti devono saperlo: non mollerò di un centimetro» scandisce. La leader dell’estrema destra non vuole credere che sarà messa fuori gioco dalla condanna in primo grado per appropriazione indebita di fondi pubblici e dalla pena di ineleggibilità per 5 anni già in vigore. Nessun piano B, come Jordan Bardella. Il giovane delfino, seduto in prima fila dietro alla leader, resta in panchina.
Le Pen arriva a piedi per questa dimostrazione di forza con lo slogan "Salviamo la democrazia, sosteniamo Marine". Il partito ha organizzato pullman che scaricano militanti arrivati da tutta la Francia. «Per me è impossibile nascondere l’emozione nel vedervi qui e al nostro fianco in tutto il Paese» esordisce la leader.
Lei che un tempo tuonava contro la casta, in un partito che aveva coniato il motto "Mani pulite, testa alta", ora tuona: «La giustizia non deve scegliere i candidati per le elezioni né può interferire nel modo in cui i funzionari eletti svolgono il loro mandato al servizio del popolo francese, finché non ci sono arricchimenti personali o corruzione».
La leader di estrema destra lamenta di essere stata aggiunta ai «trofei di caccia» dei giudici: «Non si tratta di una sentenza giudiziaria. È una sentenza politica», prosegue Le Pen, che ha già ricevuto la solidarietà, oltre che del Cremlino, anche del presidente americano Donald Trump. L’obiettivo ora è ribaltare la sentenza nel processo in appello, previsto nell’estate 2026, meno di un anno prima dell’elezione presidenziale di primavera 2027. […]
2. SOLO I FEDELISSIMI PER MARINE BARDELLA: «LEI HA BISOGNO DI VOI»
Estratto dell’articolo di Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”
[…] A parte che il Rassemblement national sperava in almeno 20 mila persone e stime indipendenti ne indicano appena 6.000, ma place Vauban è chiaramente mezza vuota ed è un po’ poco per chiamarlo «il popolo di Francia».
[...] A manifestare per Marine Le Pen «perseguitata dai giudici» […]ci sono giusto i fedelissimi, non la folla imponente che avrebbe dato un senso a questa manifestazione «in difesa della democrazia».
Bardella cerca di compensare alzando i toni della retorica: «La Storia ci ha dato appuntamento qui, in place Vauban, dove riposa Napoleone, gigante il cui solo nome fa vibrare il marmo delle nazioni». Da Napoleone passando per De Gaulle si arriva a Marine Le Pen: «Avete sempre potuto contare su di lei, ma oggi è lei ad avere bisogno di voi, di noi. Aiutatela! Aiutatela di fronte all’ingiustizia, ingrossando l’ondata patriottica ovunque in Francia!».
Un sondaggio di tre giorni fa (Cluster 17 per Le Point ) indica invece che la maggioranza dei francesi (61%) considera giustificata la condanna di Marine Le Pen a quattro anni di carcere (di fatto due con il braccialetto elettronico) e a cinque anni di ineleggibilità, pena accessoria che nel 2027 potrebbe impedirle la candidatura all’Eliseo.
[…] Se nell’ovest borghese della capitale il Rassemblement national tenta il richiamo alla Francia eterna, nell’est più popolare la sinistra radicale della France insoumise e gli ecologisti nello stesso momento tengono una contro-manifestazione perché «la legge è uguale per tutti».
[…] Anche qui la folla raggiunge forse la metà dei 15 mila dichiarati dagli organizzatori, ma soprattutto emerge la divisione con i socialisti assenti, rendendo evidente la fine della coalizione del Nouveau Front Populaire, arrivata in testa alle elezioni anticipate della scorsa estate.
La vera sorpresa della giornata arriva forse dalla terza manifestazione, quella alla Cité du Cinéma organizzata dal partito macronista Renaissance per rilanciare il suo leader, l’ex premier Gabriel Attal.
Anche qui partecipazione sotto i 10 mila, ma maggiore entusiasmo e la voglia di Attal di riprendersi un ruolo di primo piano […].
3. IL RADUNO DI LE PEN “SALVATE LA DEMOCRAZIA” È AL DI SOTTO DELLE ASPETTATIVE
Traduzione di un estratto dell’articolo di Victor Goury-Laffont per www.politico.eu
[…] Secondo gli organizzatori, alla manifestazione di domenica – sobriamente intitolata “Salviamo la democrazia” – erano attese tra le 5.000 e le 8.000 persone, con l’arrivo previsto di 20 pullman e nove minibus. Durante il suo discorso, il presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella, ha parlato di 10.000 partecipanti.
jordan bardella foto lapresse.
Ma la Place Vauban, proprio di fronte alla cupola dorata degli Invalides – monumento dedicato alla storia militare francese e luogo di sepoltura di Napoleone I – appariva scarsamente riempita, e la partecipazione reale sembrava di gran lunga inferiore.
Raduni pubblici di questo tipo sono rari per l’estrema destra francese al di fuori delle campagne elettorali. Il vicepresidente del Rassemblement National, Sébastien Chenu, aveva dichiarato sabato che l’evento «non è una protesta contro i giudici».
[…] Ma per Laurent Jacobelli, portavoce del partito e deputato, la manifestazione è stata organizzata in risposta a una «forte domanda da parte dei cittadini di esprimere i propri dubbi sulla sentenza» nel caso Le Pen.
«È un sostegno a Marine Le Pen e alla democrazia, perché molte persone hanno vissuto questa decisione come qualcosa di inquietante», ha dichiarato a POLITICO poco prima del comizio. Nel suo intervento, Le Pen ha respinto l’accusa secondo cui il suo partito attaccherebbe il sistema giudiziario francese.
«È ora di smetterla di accusarci di criticare una decisione giudiziaria. Questa non è una decisione giuridica, è una decisione politica», ha detto. La figura simbolo dell’estrema destra anti-immigrazione ha poi citato un’ispirazione insolita: Martin Luther King Jr., paragonando la propria battaglia alla sua “lotta pacifista per i diritti umani”.
[…] Le Pen e i suoi alleati hanno cercato di presentare la sentenza di condanna come un attacco antidemocratico, richiamandosi ai suoi buoni risultati nei sondaggi presidenziali.
Per ora, però, la decisione del tribunale non sembra aver intaccato la sua forza elettorale: un sondaggio Elabe realizzato dopo la condanna assegna a Le Pen tra il 32% e il 36% delle preferenze al primo turno delle elezioni del 2027, ben oltre i suoi principali rivali.
Il suo discorso sulla democrazia, però, non sembra convincere la maggioranza dell’opinione pubblica: secondo lo stesso sondaggio, il 68% degli intervistati considera “normale” che una sentenza di ineleggibilità abbia effetto immediato. Un’altra rilevazione, dell’istituto Odoxa, mostra che il 54% degli intervistati ritiene che la condanna dimostri «il buon funzionamento della democrazia francese, grazie alla separazione dei poteri».