tumore test sangue

POSSIAMO ACCONTENTARCI DEI TEST RAPIDI SUL CORONAVIRUS CHE DANNO UNA RISPOSTA IN 20 MINUTI MA SONO ESATTI AL 60 PER CENTO? A GIORNI LO SPALLANZANI VALIDERÀ I TAMPONI-FAST. SARANNO USATI NEGLI AEROPORTI E IL LAZIO PENSA DI USARLI NELLE STAZIONI, CON GRANDE SCORNO DEI VIAGGIATORI: UN FALSO POSITIVO PERDERÀ AEREI E TRENI PERCHÉ DOVRÀ SOTTOPORSI A TEST PIÙ APPROFONDITI, MENTRE UN FALSO NEGATIVO SI SENTIRÀ TRANQUILLO E POTRÀ INFETTARE MOLTE PERSONE

Mauro Evangelisti per ''Il Messaggero''

 

 

Possiamo accontentarci dei test rapidi sul coronavirus che danno una risposta in 20 minuti ma sono esatti al 60 per cento?

Sulla risposta a questa domanda si giocano il futuro della prevenzione, soprattutto per i casi di importazione, e la possibilità per ognuno di noi di spostarsi liberamente. Il direttore scientifico dello Spallanzani, Francesco Vaia, non ha dubbi: «Servono i tamponi negli aeroporti, nei porti, nelle stazioni, anche nelle scuole».

 

tampone

Andiamo per ordine. Fino a quando non avremo un vaccino o un farmaco efficace, c' è un' altra normalità possibile quasi distopica. Immaginiamoci che ovunque andiamo un tampone veloce, in pochi minuti, ci dica se siamo positivi, allo stesso modo in cui il termoscanner ci misura la febbre. Se siamo infetti, ci fermiamo, ci isoliamo e aspettiamo di guarire, tutti gli altri continuano la loro vita. Quanto manca a questo scenario? Non è dietro l' angolo, ma qualcosa di molto simile è vicino.

 

«Entro questa settimana avrete una risposta, ci sono enormi aspettative» spiega la professoressa Maria Capobianchi, direttrice dell' Unità Operativa Complessa del Laboratorio di Virologia della Spallanzani. Il suo staff sta studiando, con la necessaria pignoleria, due tipi di test rapidi, entrambi prodotti in Corea del Sud, di tipo antigenico, differente dunque da quello tradizionale molecolare che richiede grandi strutture e un' attesa di 24 ore.

 

Il test antigenico offre una risposta in 15-20 minuti, un' organizzazione molto agile, e non va confuso con il sierologico che cerca gli anticorpi. Il secondo dice solo se c' è stato in passato contatto con il virus, il test antigenico rileva nell' immediato se sei infetto. In brevissimo tempo e con la necessità di macchine estremamente semplici e portatili. I due sotto esame allo Spallanzani sono entrambi naso-faringei, «uno - ha spiegato l' altro giorno il direttore scientifico dell' Istituto, Francesco Vaia - utilizza l' approccio immunocromatografico che, attraverso una cartina che si colora, indica la positività al virus; l' altro si basa sul metodo dell' elettrofluorescenza».

 

CORONAVIRUS - TAMPONE

Così come gli scienziati nel mondo sono mobilitati negli studi sui vaccini o sugli anticorpi monoclonali, c' è una corsa altrettanto significativa al test rapido più attendibile, proprio in questi giorni ne è stato presentato un tipo sperimentale a Singapore, un altro è in fase di studio all' Università dell' Insubria.

 

SCENARIO

«Per definizione - spiega la professoressa Capobianchi - il test antigenico è meno preciso di quello molecolare, ma può essere molto utile. Dipende dall' uso che se ne vuole fare». In sintesi: gli scienziati ci dicono quante volte questi test danno una risposta accurata e in quanto tempo; i decisori politici dovranno valutare se vale comunque la pena rinunciare a una accuratezza dei controlli in cambio della possibilità di avere risposte più veloci e semplici, che non avresti potuto avere senza questa innovazione.

 

Gli scienziati e tanto meno la professoressa Capobianchi non si sbilanciano, ma in media la percentuale di attendibilità è del 60 per cento, anche se molto dipende dalla carica virale della persona. Ricordando sempre che neppure i tamponi molecolari sono esatti al cento per cento, bisogna comprendere se individuare 60 positivi su 100 con i test rapidi, sia meglio che perderli tutti perché non avevi la possibilità di fare i tamponi tradizionali. In altri termini: ipotizziamo che all' aeroporto X stiano arrivando 20000 passeggeri.

spallanzani

 

Hai varie opzioni: chiudere l' aeroporto, azzerando il rischio ma causando seri danni economici e sociali, o lasciare sbarcare questi viaggiatori. Se non ti fidi del test rapido, non avrai mai la possibilità di eseguire i tamponi. Ipotizziamo che sugli aerei siano arrivati almeno 100 asintomatici positivi. Se non fai nulla, li perderai tutti e usciranno dall' aeroporto. Se fai il test rapido, ne intercetti 60 e quindi riduci sensibilmente la presenza per strada di persone positive che contageranno altre persone.

 

C' è però un effetto collaterale: i 40 positivi erroneamente dati per negativi dal test, si sentiranno sicuri e imprudenti nei loro comportamenti, perché convinti, dopo l' esito dell' esame rapido, di essere negativo. Nei piani della Regione Lazio c' è l' idea di utilizzarli sia negli aeroporti, sia nelle stazioni dove arrivano i bus dall' Est Europa, ma comunque in accordo con il Ministero della Salute, che sta attendendo con interesse l' esito delle verifiche dello Spallanzani.

 

maria capobianchi

Ci accontenteremo del grado di accuratezza al 60 per ceno? La filosofia di fondo è la riduzione del danno. E nel mondo, soprattutto in Asia, anche altri paesi vanno nella direzione. Il professor Andrea Crisanti, docente dell' Università di Padova, sostiene che servono i tamponi molecolari anche all' aeroporto, quelli più attendibili, anche a costo di lasciare 24 ore i passeggeri in arrivo in attesa dell' esito e di investire ingenti risorse per i macchinari. «Servono soldi, molti, per mettere in piedi la struttura. Ma il lockdown ci è costato molto di più» ripete sempre Crisanti.

Ultimi Dagoreport

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

“QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…