1. LA PRIMA CONVENTION DI TATUAGGI DEDICATA ALLE DONNE, ‘’THE OTHER SIDE OF INK’’ 2. NON SOLO CINQUANTA ARTISTE DEL DISEGNO SU PELLE CHE HANNO LAVORATO PER ADORNARE I CORPI DEI VISITATORI, SUL PALCOSCENICO SI SONO ALTERNATI PERFORMER, POLE DANCER, SWING, UNA DIMOSTRAZIONE DI SHIBARI L'ARTE GIAPPONESE DEL BONDAGE 3. DALL’ARTE ALL’ARTO, IL CORPO ULTIMO BALUARDO CONTRO LA SCOMPARSA DELL’IDENTITÀ PER ESSERE UNICI IN UNA COMUNITà CHE NON È PIÙ ‘FACE TO FACE’ MA FACE TO FACEBOOK

Video di Veronica Del Soldà per Dagospia

 

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

Riccardo Melito per www.parolibero.it

Spesso accade che dai lavori umili, artigianali, vengano esempi di crescita e di apertura mentale piuttosto che come ci si aspetterebbe dalle classi intellettuali, politiche e dirigenziali. Questa volta è dal mondo del tatuaggio che bisogna prendere esempio, e dalla prima Convention di tatuaggi dedicata alle donne, The other side of ink, che si è tenuta dall'8 al 10 marzo all'Ergife Palace Hotel.

Una cultura relativamente giovane, come quella del tatuaggio, è riuscita a cogliere appieno e subito l'importanza dell'elemento femminile così da integrarlo e dargli la giusta importanza. Certo questo processo non è stato semplice e privo di conflitto, ma le tatuatrici sono riuscite a farsi strada e a guadagnarsi un loro spazio.

‘'The other side of ink'' ha riunito cinquanta artiste del disegno su pelle che hanno lavorato per adornare i corpi dei visitatori, ma la convention non si è limitata a questa particolare arte, sul palco si sono alternati performer, pole dancer, swing, una dimostrazione di shibari l'arte giapponese del bondage, magia e musica, insomma un vero e proprio festival nato dalla radici di questa cultura: la musica, il circo, l'underground, le controculture.

All'interno della manifestazione erano presenti anche tre mostre: Vis Dearum, collettanea pittorica dedicata all'aspetto divino della donna curata da Ilaria Beltramme e Viola Von Hell, Natura et Ratio, curata da Andrea Oppenheimer composta da opere di media differenti che si confrontano con il feminino, e Plurale Femminle, anch'essa dedicata al filo rosso della convention, le donne.

Altro lato particolarmente interessante è la massiccia presenza di tatuatrici italiane, una nutrita rappresentanza di quello che nella penisola è un fenomeno che ha raggiunto notevoli dimensioni. The other side of ink ha tutte le caratteristiche per diventare uno degli appuntamenti da segnarsi del panorama culturale capitolino.

La lista delle artisti presenti si trova su http://www.theothersideoftheink.com/it/

Un weekend tra gli stand, circondati dall'odore del liquido per stencil e dal rumore melodioso delle macchinette per tatuare.

 

Valeria e Sabrina tattoo Top Hat Sisters Tatuatrice in opera Tatuatrice in opera

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