ursula von der leyen donald trump elisabetta belloni sefcovic

PACE FATTA: L’UE HA SOSPESO I CONTRO-DAZI APPROVATI IERI SULLE MERCI AMERICANE, PER UN VALORE DI 21 MILIARDI DI EURO, CHE SAREBBERO DOVUTI ENTRARE IN VIGORE DAL 15 APRILE – DOPO LO STOP PER 90 GIORNI DEI “DAZI RECIPROCI” DECISA DA TRUMP, URSULA VON DER LEYEN È PRONTA A SEDERSI AL TAVOLO CON IL TYCOON: “VOGLIAMO NEGOZIATI COSTRUTTIVI” – L’UOMO CHIAVE PER LE TRATTATIVE È IL COMMISSARIO UE AL COMMERCIO, IL CECO MAROS SEFCOVIC, CHE HA COME CAPO CONSIGLIERE DIPLOMATICO L'EX NUMERO UNO DEI SERVIZI ITALIANI, ELISABETTA BELLONI…

L'UE SOSPENDE PER 90 GIORNI I DAZI CONTRO GLI USA

(ANSA) - L'Ue ha deciso di sospendere per novanta giorni i dazi decisi ieri contro i prodotti americani. Lo ha annunciato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Con la decisione di oggi, ha spiegato il portavoce dell'esecutivo Ue per il Commercio, Olof Gill, la Commissione europea ha deciso di rinviare l'intera lista di controdazi approvata ieri in risposta alle tariffe ordinate da Donald Trump su acciaio e alluminio.

 

"Gli Stati membri ci hanno dato il mandato per procedere, ma questo non significa un'attivazione automatica delle misure", ha precisato il portavoce, indicando che - fino all'annuncio di Trump sulla pausa di 90 giorni - l'intenzione di Bruxelles era "di pubblicare l'atto legale che avrebbe fatto scattare i dazi la prossima settimana" in tre fasi: 15 aprile, 16 maggio e primo dicembre. "Ora abbiamo premuto sul pulsante pausa: il lavoro di preparazione" per rispondere invece ai dazi reciproci di Trump "prosegue, ma finché siamo in pausa non annunceremo né presenteremo nulla", ha evidenziato il portavoce Ue.

 

1 – VON DER LEYEN, PAUSA DAZI 'PASSO IMPORTANTE': 'UE RESTA IMPEGNATA PER NEGOZIATI COSTRUTTIVI CON GLI USA'

DONALD TRUMP URSULA VON DER LEYEN

(ANSA-AFP) - BRUXELLES, 10 APR - La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha accolto con favore la decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di sospendere gli aumenti tariffari previsti, definendola un "passo importante verso la stabilizzazione dell'economia globale".

 

"Condizioni chiare e prevedibili sono essenziali affinché il commercio e le catene di approvvigionamento funzionino", ha affermato von der Leyen in una nota. "L'Unione Europea resta impegnata a condurre negoziati costruttivi con gli Stati Uniti", ha affermato.

 

2 - L’UE (INTANTO) VOTA I CONTRODAZI «SFRUTTARE AL MEGLIO QUESTI GIORNI»

Estratto dell’articolo di Fr. Bas. per il “Corriere della Sera”

 

DONALD TRUMP VS URSULA VON DER LEYEN - IMMAGINE CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROK

Gli Stati Ue hanno votato a favore, ad eccezione dell’Ungheria, della proposta della Commissione di introdurre contromisure in risposta ai dazi del 25% su acciaio e alluminio imposti dagli Stati Uniti sui prodotti europei importati. Dal 15 aprile Bruxelles inizierà a raccogliere controdazi del 25% e del 10% su una serie di merci americane, che in tutto valgono 21 miliardi.

 

Salvo non decida altrimenti dopo l’annuncio del presidente Trump di abbassare a tutti i Paesi «che non hanno reagito» i cosiddetti «dazi reciproci» al 10% per 90 giorni: quelli verso l’Ue erano del 20%. Il premier polacco Tusk, ha invitato a «sfruttare al meglio i prossimi 90 giorni», spiegando che «mantenere strette relazioni transatlantiche è una responsabilità comune» di Ue e Usa.

 

DONALD TRUMP CON IL CARTELLONE DEI DAZI

Restano però in vigore le tariffe del 25% sulle auto europee e quelle sempre del 25% su acciaio e alluminio Made in Eu, a cui l’Unione ha deciso di rispondere.

 

La Commissione […] detto che «le contromisure potranno essere sospese in qualsiasi momento, qualora gli Stati Uniti accettino un risultato negoziale equo ed equilibrato». Lo sforzo della Commissione è di ottenere risultati trattando. Il 17 aprile andrà in missione a Washington anche la premier Meloni.

 

GIORGIA MELONI TRA DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN - VIGNETTA DI GIANNELLI

[…]  Al mattino, il ministro dell’Industria francese, Marc Ferracci, in un’intervista a France Inter, si era detto preoccupato del «rischio di divisioni nell’Ue» per il viaggio di Meloni. Ma nel pomeriggio, la portavoce dell’Eliseo Sophie Primas ha spiegato che la visita «non preoccupa perché tutte le voci che permettono un dialogo con gli Usa sono benvenute» ricordando che è «indispensabile mostrare unità».

 

Ieri, gli Stati membri hanno approvato l’elenco di prodotti Usa da colpire con i controdazi. La lista riprende, ad eccezione del whisky e del bourbon che sono stati eliminati dopo le pressioni di Francia, Italia e Irlanda (Trump aveva minacciato ritorsioni del 200% su champagne e vini europei), i prodotti già oggetto di contromisure adottate nel 2018 (poi sospese nel 2021).

 

Ma poiché i nuovi dazi Usa su acciaio e alluminio entrati in vigore il 12 marzo hanno una portata notevolmente più ampia rispetto a quelli del 2018 e incidono su un valore significativamente più elevato del commercio europeo, è stato aggiunto alla lista iniziale un insieme di beni Usa molto più esteso. I

 

MEME SU DONALD TRUMP GOLFISTA E DAZISTA

 controdazi entreranno in vigore in tre tempi: il 15 aprile saranno raccolti su beni Usa per un valore di 3,9 miliardi di euro, dal 16 maggio su beni che valgono 13,5 miliardi e dal primo dicembre per 3,5 miliardi. In totale, l’Ue mette i controdazi su 21 miliardi di valore di prodotti Usa a fronte dei 370 miliardi di euro di prodotti europei colpiti da Washington con le tariffe sull’acciaio, sulle auto e quelle definite «reciproche».

 

I prodotti sono stati divisi in quattro liste. La prima coincide con la lista del 2018 e include Harley Davidson, jeans Levi’s, burro di arachidi, riso, cereali, frutta, succhi, tabacco, sigari, oli, carta, tessuti, abbigliamento, calzature, ceramiche, vetro, materassi, materiali di arredo, natanti. Su questi prodotti i dazi saranno raccolti dal 15 aprile.

 

Mentre le tariffe doganali sulle categorie merceologiche incluse nella seconda lista (tubi in ferro o acciaio, prodotti in alluminio, coltelleria, posate, accessori metallici) e nella terza (pollame, carne di manzo, uova, miele, frutta, caffè, tè, pepe, cannella, chiodi di garofano, noce moscata, frumento, segale, orzo, colza, olio di palma e di arachidi, zucchero, gelati) troveranno applicazione dal 16 maggio.

 

Infine la quarta lista, che comprende noci, mandorle e semi di soia, sarà applicata dal primo dicembre, posticipando l’entrata in vigore per non compromettere il raccolto di questi prodotti e dare il tempo agli agricoltori europei di individuare nuovi fornitori (il Brasile è un’alternativa per la soia) e dare un altro segnale di apertura al negoziato con Washington. […]

 

 IL «CAPO», LA STRATEGA E IL MEDIATORE LA SQUADRA DI URSULA IN DIFESA DI BRUXELLES - I RUOLI DEGLI ITALIANI BELLONI E RUBINACCI

Estratto dell’articolo di Francesca Basso per il “Corriere della Sera”

 

ursula von der leyen e donald trump a davos nel 2020

Ogni crisi ha i suoi protagonisti. […]  Adesso sotto i riflettori c’è il team che deve proteggere gli interessi europei trattando con gli Stati Uniti per fermare la guerra dei dazi intrapresa dal presidente Trump. Il cuore è la Direzione generale Trade che fa capo al commissario Ue al Commercio, il ceco Maroš Šefcovic. Chi lavora con lui lo descrive «portato alla trattativa, con un particolare istinto a entrare in sintonia con l’interlocutore ma anche molto fermo e determinato».

 

Ovviamente Šefcovic si muove in stretto contatto con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e con il suo braccio destro, il potentissimo capo di gabinetto Björn Seibert. Nel team della presidente è entrata di recente Elisabetta Belloni come capo consigliere diplomatico, che tra le sue funzioni ha anche le relazioni con gli Usa.

 

Maros sefcovic

I rapporti con la nuova amministrazione Trump sono stati difficili fin dall’inizio. Seibert e Šefcovic si sono recati a Washington due volte nel tentativo di mediare. Il braccio destro di von der Leyen è andato da solo a inizio febbraio per cercare di allentare la tensione ed evitare i dazi su acciaio e alluminio, poi annunciati l’11 febbraio.

 

Meno di dieci giorni dopo è stata la volta di Šefcovic, accolto nella «suggestiva» Sala Roosevelt della Casa Bianca dal segretario al Commercio Usa Howard Lutnick, il rappresentante del Commercio Jameson Greer e il direttore del Consiglio economico nazionale Kevin Hasset.

 

ELISABETTA BELLONI - FOTO LAPRESSE

[…]  Insieme Šefcovic e Seibert sono tornati a Washington il 25 marzo. Nel frattempo Trump aveva già introdotto i dazi su acciaio e alluminio, annunciato quelli sulle auto e promesso dal 2 aprile le «tariffe reciproche».

 

Una delle menti della strategia Ue di reazione ai dazi statunitensi è Sabine Weyand, attuale direttore generale della Dg Trade, che in passato ha svolto un ruolo di primo piano nelle trattative sulla Brexit, come vicecapo negoziatore della task force dell’Ue.

 

L’esperienza però inizia prima come conegoziatrice dell’Unione per gli accordi Ttip (l’intesa con gli Usa poi fallita) e Ceta con il Canada. Laurea a Friburgo, studi al Collegio d’Europa e dottorato a Tubinga, Weyand non è il classico «burocrate» anche se dal curriculum potrebbe sembrarlo.

 

Bjorn Seibert

Secondo l’ex commissario Ue per lo Sviluppo Louis Michel, con cui Weyand ha lavorato, citato da Politico, «non è una funzionaria. È un’esperta tecnica, una manager, conosce tutti i dossier. Ma ha anche una forte prospettiva politica». […]

 

Uno dei tre vice di Weyand è l’italiano Leopoldo Rubinacci, che nel suo team ha Matthias Jørgensen, capo unità per il commercio con gli Stati Uniti e il Canada. Sempre della Dg Trade fa parte Michelangelo Margherita che è distaccato a Washington dove si occupa del commercio con gli Stati Uniti nella delegazione della Commissione europea.

 

ELISABETTA BELLONI - G7 DI BORGO EGNAZIA

Un incarico che è stato occupato dal 2018 al 2022 dal belga Tomas Baert, poi passato nel gabinetto von der Leyen come responsabile Trade. È lui che segue ora la partita per la presidente insieme a Seibert. Studi a Lovanio, master alla London School e a Harvard, è un appassionato di commercio e di politica dell’Unione. […]

Maros sefcovic

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