
IL PRINCIPE HARRY VUOLE LA BOTTE PIENA E LA MOGLIE UBRIACA – IL DUCA È A LONDRA PER IL SECONDO GIORNO DI UDIENZA DELLA CAUSA CHE HA INTENTATO CONTRO MINISTERO DELL'INTERNO BRITANNICO CHE GLI HA REVOCATO LA SCORTA DELLA POLIZIA DURANTE LE VISITE NEL REGNO UNITO: LA DECISIONE È STATA PRESA DOPO CHE HARRY HA RINUNCIATO AL RUOLO ATTIVO DI MEMBRO SENIOR DELLA FAMIGLIA REALE. MA LUI NON CI STA E, NONOSTANTE ABBIA GIÀ PERSO IN PRIMO GRADO, HA DECISO DI RICORRERE IN APPELLO CONTRO LA DECISIONE CHE "GLI IMPEDIREBBE DI TORNARE PIÙ SPESSO A LONDRA…"
HARRY PER IL SECONDO GIORNO ALLA CORTE D'APPELLO DI LONDRA
I TABLOID, 'RICORSO PER LA SCORTA OSCURA VISITA DI CARLO A ROMA'
(ANSA) - Il principe Harry è arrivato anche oggi alla Corte d'Appello di Londra per presenziare al secondo e ultimo giorno di udienza nel ricorso contro la decisione assunta a suo tempo dal ministero dell'Interno britannico (Home Office) di revocare a lui e alla sua famiglia il diritto automatico alla scorta di polizia durante le visite nel Regno Unito dopo la rinuncia al ruolo "attivo" di membro senior della Royal Family.
Non è prevista una testimonianza del secondogenito di re Carlo III nell'udienza che si svolge in parte a porte chiuse, in quanto vengono trattati aspetti relativi alla sicurezza pubblica. Mentre il verdetto del tribunale verrà pronunciato in una data successiva. Il ritorno di Harry a Londra dagli Stati Uniti, dove vive con la moglie Meghan e i figli, è al centro di alcuni articoli sui tabloid del Regno, notoriamente ostili nei confronti del principe. Stando al Mail, il duca di Sussex con la sua presenza in un caso legale contro lo Stato britannico rappresentato dal ministero dell'Interno avrebbe "oscurato" la visita del padre Carlo III in Italia con la regina Camilla, mentre proprio oggi i due celebrano i loro 20 anni di matrimonio.
Inoltre viene sottolineato come nella prima udienza si sia tornati a parlare dello storico quanto traumatico strappo dei duchi di Sussex dalla famiglia reale nel 2020 e del loro trasferimento negli Usa, con la legale di Harry che ha puntato il dito contro il trattamento "ingiustificato" del suo assistito, in pratica discriminato rispetto agli altri componenti della dinastia Windsor quando è stato privato della scorta automatica. Mentre il Sun si è concentrato sul fatto che il principe, arrivato nel Regno domenica scorsa, non abbia incontrato il sovrano prima della sua partenza per l'Italia, ricordando come padre e figlio non si vedano di persona da 14 mesi.
MENTRE CARLO E CAMILLA SONO IN ITALIA, HARRY È IN TRIBUNALE A LONDRA PER RIAVERE LA SCORTA
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il figlio minore di Charles ha affermato che problemi di sicurezza hanno ostacolato la sua possibilità di visitare la patria e che è tornato in Gran Bretagna solo raramente per brevi visite. «Il Regno Unito è casa mia», affermò Harry in una dichiarazione scritta letta dai suoi avvocati durante un'udienza del 2023. «Il Regno Unito è centrale per l'eredità dei miei figli. Non è così se non è possibile tenerli al sicuro. Non posso mettere mia moglie in pericolo e, date le mie esperienze di vita, sono riluttante a mettere inutilmente in pericolo anche me stesso».
La battaglia legale del principe è incentrata sulla decisione del febbraio 2020 di ridurre il livello di sicurezza di Harry, presa dal ministero dell'Interno del Regno Unito e da un comitato che si occupa della protezione dei reali e delle personalità pubbliche. In precedenza, l'Alta Corte britannica aveva appreso che la decisione era stata presa in seguito a un cambiamento nello status di Harry, dopo che aveva smesso di essere un membro attivo della famiglia reale. Nel febbraio 2024 l'Alta Corte si è pronunciata contro il caso di Harry, affermando che il governo aveva agito legalmente.
La richiesta iniziale di appello del principe è stata respinta nell'aprile 2024 e gli è stato ordinato di pagare circa 1.000.000 di sterline (1,17 milioni di euro) di spese legali, secondo il quotidiano The Times. Tuttavia, il mese successivo, un giudice ha affermato che Harry avrebbe potuto effettivamente contestare la decisione presso la Corte d'appello.
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Gli avvocati di Harry hanno dichiarato all'Alta Corte che il principe è stato trattato «meno favorevolmente» nella decisione del comitato, sostenendo che presunti difetti procedurali rendevano il declassamento «illegittimo e ingiusto». Il governo ha sostenuto che il comitato aveva il diritto di concludere che la protezione di Harry dovesse essere «su misura» e valutata «caso per caso».
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