alessandro michele marco bizzarri

“GUCCI NON È PIÙ ALESSANDRO MICHELE E QUESTI NON È PIÙ GUCCI” – QUIRINO CONTI: “IL RE NON È PIÙ SUL SUO TRONO. E LA NOBILE FLUIDITÀ DI QUESTO TEMPO, CHE EBBE IN LUI IL PRIMO E SOLO INTERPRETE, PIANGE ORFANA IL SUO CANTORE – LA MODA È COSÌ: TROPPO DANARO E MAI SAZI LIVORI; PER ASSENZA DI MISURA E DI CONSAPEVOLEZZA - CI SARÀ PURE NELL’UNIVERSO UN’ISOLA FELICE DOVE GLI STILISTI DI GENIO POSSANO VIVERE NEL LORO PARADISO PERDUTO. SENZA L’OSCURA OMBRA ADDOSSO DELL’INGORDO PROPRIETARIO.…” - VIDEO

 

 

QUIRINO CONTI

Quirino Conti per Dagospia

 

Era nell’aria. Tra frasi spezzate e sibillini sospiri di rimpianto. Cosicché oggi in molti si fregiano di averlo saputo per primi. Come se da un Conclave in corso fosse venuto fuori, chissà come, il Nome Fatidico. Certo è che il mondo ne è restato allibito, quasi senza parole. Come per la manzoniana morte del Bonaparte.

 

Gucci non è più Alessandro Michele e questi non è più Gucci. Dunque che le bandiere scendano a mezz’asta: il Re non è più sul suo trono. E la nobile fluidità di questo tempo, che ebbe in lui il primo e solo interprete, piange orfana il suo cantore.

 

Così come quando Yves rivestì la nuova femminilità all’orizzonte, e dopo di lui Armani; ora l’ermafrodita bellezza nel nuovo millennio non ha più il suo Vate.

 

alessandro michele

La storia è semplicissima: simmetrica e quasi ricalcata sulle vicende Galliano-Arnault. Quando uno stilista non lo è in maniera sufficientemente insufficiente, guai. Il capitano del bastimento avrà prima o poi la tentazione di disfarsi di un simile pericoloso materiale incandescente.

 

Tanto che ora il longilineo Arnault si bea rasserenato dell’affettuosa Chiuri: che per concedergli sonni tranquilli, vaga tra questo e quello per la felicità dei mediocri. Calma piatta.

 

Lo scrivemmo a suo tempo: i sonni tranquilli del magnate e dei suoi azionisti mal si conciliano con il talento e con la desolazione del suo talamo vuoto.

 

Preferire la castità all’eros, pur legittimamente, non consente poi di lamentarsene, per l’assenza della più Marilyn degli stilisti.

 

 

francois henri pinault marco bizzarri alessandro michele

Senza Galliano, infatti,  la fiamma del talento in quella casa si spense per sempre.

 

Ora vedremo, nella sua stanza vuota, il pinnacolare Bizzarri lavorare in assenza del suo motore immobile: che tutto muoveva e tutto rendeva modernità.

 

Ma la Moda è così: troppo danaro e mai sazi livori; per assenza di misura e di consapevolezza.

 

Di cuore auguriamo ad Alessandro Michele migliore sorte di quella toccata a Galliano.

Ci sarà pure nell’universo un’isola felice dove gli Stilisti di genio possano vivere nel loro Paradiso perduto. Senza l’oscura ombra addosso dell’ingordo proprietario.

MARIA GRAZIA CHIURI BERNARD ARNAULT Alessandro Michele e Marco Bizzarri 1 john galliano 1alessandro michele sfilata gucci ss23 2alessandro michele 1alessandro michele john gallianoanna wintour e john galliano john galliano 5 Alessandro Michele e Marco Bizzarri john galliano 5 john galliano 2Quirino Contil invito alla sfilata gucci alessandro michelealessando michele jared letoalessandro michele sfilata gucci ss23 1alessandro michele e dario argentoMILANO FASHION WEEEK gucci Alessandro Michelealessandro michelealessandro michele 4alessandro michele foto di bacco (5)alessandro michelealessandro michele e Giovanni Attilibenedetta porcaroli, alessandro michele, lorenzo d'elia, alba rohrwacher e ludovica rampoldigus van sant e alessandro michele per-GucciGucci alessandro michelealessandro michelealessandro michele 2alessandro michele red carpet don't worry darling venezia 2022 alessandro michele marco bizzarrialessandro michele red carpet don't worry darling venezia 2022francois henri pinault marco bizzarri alessandro michele salma hayek

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…