renzi berlusconi

“BERLUSCONI SI LAMENTÒ: ‘HO SPESO UN MILIARDO IN AVVOCATI’. E IO GLI DISSI: ‘MA COMPRESE LE TROIE?’” – MATTEO RENZI FA IL MARAMALDO IN SENATO E DOPO IL BATTIBECCO CON LA RUSSA SI ESIBISCE IN UN’IMITAZIONE DI BERLUSCONI: “MI RISPOSE: NO, PER LE TROIE HO SPESO AL MASSIMO 20 MILIONI” – LO SCAZZO SUL “CAMERATA” A ‘GNAZIO E LO SFOGO ALLA BUVETTE: “LA NORMA CONTRO DI ME È UN PRECEDENTE GRAVISSIMO. L’HANNO VOLUTA GIORGIA E ARIANNA MELONI PER COLPIRMI”

MATTEO RENZI IN SENATO: CAMERATA LA RUSSA, NON MI INTERROMPA

 

 

renzi meloni

RENZI, LA NORMA CONTRO DI ME VOLUTA DA GIORGIA E ARIANNA

(ANSA) - Lungo sfogo tra salone Garibaldi e buvette del Senato con i cronisti di Matteo Renzi, sulla norma che lui considera ad personam della manovra. Si tratta, ribadisce il leader di Italia Viva di un "precedente gravissimo", inserita "notte tempo" in commissione per colpire "un dirigente dell'opposizione".

 

"Sarò pure antipatico e avrò pure il 2 per cento nei sondaggi - insiste l'ex premier - ma sono un dirigente dell'opposizione. A me personalmente non importa: farò una conferenza in meno. Sono stato assolto da tutto e sono felice. Ma questo è un precedente gravissimo perché se Schlein va a Chigi, se volesse, potrebbe colpire un parlamentare dell'opposizione". Renzi punta il dito contro "le sorelle Meloni, la norma l'hanno voluta loro per colpirmi. Sono state Giorgia e Arianna.

 

silvio berlusconi matteo renzi

“PER QUELLE 20 MILIONI”: B., LE “TROIE” E MATTEO

Dal “Fatto quotidiano”

 

“Silvio non avrebbe mai permesso questo esproprio proletario”. Titolo: a Matteo Renzi manca Silvio Berlusconi. E non è una sorpresa.

 

Ma il senatore di Italia Viva, orfano del suo padrino politico, dice di più. Al Senato racconta il suo affetto per il fondatore di Forza Italia. Sottolinea la sua assenza a Palazzo Madama: “Quando presi la parola contro il governo al Senato nel giorno dell’insediamento mi venne a fare i complimenti...”.

 

berlusconi renzi

Poi arriva l’aneddoto sugli errori giudiziari. “Ci sentivamo spesso dopo le assoluzioni, anche se qualche volta mi ha fatto fare brutta figura con la famiglia perché mi teneva in vivavoce a mia insaputa”, racconta Renzi ai cronisti.

 

Per esempio? “Lui impazziva all’idea che mia madre fosse stata arrestata. Una volta, dopo la sua assoluzione a Siena per il Ruby Ter lo chiamai e gli espressi la mia solidarietà”.

 

ARIANNA E GIORGIA MELONI - NATALE 2024

Renzi a quel punto si esercita nell’imitazione, ben riuscita, dell’ex Cavaliere. Esse strusciata, tono da bauscia brianzolo. “Lui si lamentò: ho speso un miliardo e 100 in avvocati. Allora gli dissi: ‘ma comprese le troie?’”. No, quelle no. Risponde Berlusconi: “No, per quelle ho speso al massimo 20 milioni”. Amen.

 

«CAMERATA». «NO A LEZIONI» LO SHOW AL SENATO DI RENZI, CHE BATTIBECCA CON LA RUSSA

Estratto dell’articolo di Roberto Gressi per il “Corriere della Sera”

 

Il Cavaliere nero contro il presidente del Senato. Renzi Matteo, da Firenze, classe 1975, contro La Russa Ignazio, da Paternò, milanese d’adozione, classe 1947. Aula di Palazzo Madama, cronaca di un duello annunciato.

 

MATTEO RENZI - IGNAZIO LA RUSSA

Sì, perché Matteo aveva messo i manifesti per tempo: «Buongiorno. Oggi alle 11.15 intervengo dal Senato in diretta sui social e sulla Rai sulla legge di Bilancio». Insomma, siete avvisati. Inizio brillante standard, contro Giorgia Meloni che sta in Lapponia perché la sua è la Finanziaria di Babbo Natale, contro chi ha attaccato i suoi e la sua famiglia, ora tutti assolti, e, soprattutto, Cicero pro domo sua , contro la norma «ad personam» che gli azzera i compensi per le conferenze all’estero. Ma poi, di colpo, l’Ok Corral. Del quale è bene non perdere neanche una parola.

tweet sulla vittoria del monza sulla juventus 2

 

I duellanti Renzi: «Quello che voglio dire, anche alla rumorosa componente della maggioranza, della quale il presidente del Senato evidentemente non si avvede...».

La Russa, suono di campanella: «Senatore Renzi, non c’è nessun rumore particolare.

Capisco che lei voglia un silenzio assoluto, ma siamo nella regola. La prego di non darmi lezioni. Prosegua senza dare a tutti lezioni».

Renzi: «Lei non mi può interrompere in diretta televisiva! Lei deve abituarsi, camerata La Russa, a rispettare l’opposizione in quest’Aula».

La Russa: «Abbia la cortesia di non fuggire dalla verità, prego».

Renzi: «Magari pensavo di farle un complimento, si figuri (riferito a camerata). Talvolta diceva che ero adulatore. E il fatto che lei non avverta i rumori è tipico di un’età incipiente, che va avanti, non è un problema».

La Russa, ancora campanella: «Vi prego di ascoltare religiosamente il senatore Renzi».

 

ignazio la russa voto di fiducia sulla manovra 2024 foto lapresse

[…] A luci ormai spente FdI fa notare che il presidente del Senato non si sente offeso, e che è piuttosto il senatore Renzi che ha fatto «una figura di m...» con tutti quegli italiani avanti con gli anni che hanno problemi di udito.

 

Poi arriva la nota del presidente del Senato: «Mi dispiace che Matteo Renzi anziché scusarsi menta sapendo di mentire facendo finta di essere stato interrotto mentre argomentava, ma il video del suo intervento lo inchioda alla sua irrituale pretesa di attacco immotivato e a freddo alla presidenza. Un attacco a cui era doveroso rispondere.

 

Credo che Renzi non troverà in me alcuna sponda per il suo annunciato proposito di buttarla in rissa a fronte di una norma a lui personalmente sgradita. Capisco, infine, la sua delusione per l’assenza di ogni reazione sia all’uso del termine camerata sia all’accusa che non mi turba di essere più anziano di lui. A Renzi auguro di spendere come me gli anni che ci separano».

Berlusconi Renzi

 

Matteo Renzi non arretra: «Quando gli ho detto che è un camerata La Russa non ha reagito. Speravo che reagisse, ma nulla. Se il presidente del Senato ritiene l’espressione “camerata” un’offesa, mi fa sinceramente piacere: sarebbe il segno di una maturazione democratica interessante. Se invece ritiene l’espressione “camerata” un complimento, non ho niente da aggiungere a quello che ho detto stamani in Aula».

 

[…]  Rieccoci allora alla norma che pare diventata il vero centro della manovra, più della sanità, delle tasse o dell’occupazione. Renzi insorge contro Arianna e Giorgia, con la presidente del Consiglio che ha agito nottetempo contro di lui, cosa che «zio Silvio» (Berlusconi)non avrebbe mai fatto.

matteo renzi voto di fiducia sulla manovra 2024 foto lapresse

 

Ed eccola allora la promessa di Matteo di prepararsi al 2025 come il Cavaliere nero, quello al quale, Gigi Proietti docet, «non je devi cacà er c...».

 

Il Cavaliere nero Il leghista Romeo dà ragione a Renzi sulla norma: «Non ha tutti i torti, per usare un eufemismo». Mentre per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, «l’anomalia è il sistema attuale, che dà la possibilità di percepire compensi pubblici o privati da stati esteri. La norma penalizza anche parlamentari della maggioranza, e forse anche persone di primo piano della maggioranza». [...]

matteo renzi voto di fiducia sulla manovra 2024 foto lapressematteo renzi si bacia da solo creato con iaignazio la russa bacia un busto del duce creato con iaBerlusconi Renzitweet sulla vittoria del monza sulla juventus 3IGNAZIO LA RUSSA MATTEO RENZI tweet sulla vittoria del monza sulla juventus 8MARIO DRAGHI PAOLO GENTILONI MATTEO RENZI MARIO MONTI UGO ZAMPETTI AL FUNERALE DI SILVIO BERLUSCONI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?