giorgia meloni alfredo mantovano matteo salvini

DAGOREPORT - RISOLTO LO SPINOSO DOSSIER AISI, RESTANO IN BALLO CDP E FERROVIE. MANTOVANO VORREBBE PROCEDERE CON LE NOMINE A STRETTO GIRO, MENTRE LA “FIAMMA MAGICA” (MELONI SISTERS-SCURTI-FAZZOLARI) PREFERIREBBE ASPETTARE LA SCOPPOLA DELLA LEGA ALLE ELEZIONI EUROPEE E SARÀ PIÙ FACILE IMPORRE A SALVINI I PROPRI CANDIDATI – IL BOSS LEGHISTA NON FARÀ LA GUERRA ALLA MELONA, MA PROSEGUIRÀ NELLA SUA OPERA DI GUERRIGLIA. NON SOLO PERCHÉ DEVE BADARE ALLA FRONDA INTERNA ALLA LEGA…

PATRIZIA SCURTI E ALFREDO MANTOVANO ALLA CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO DI GIORGIA MELONI

DAGOREPORT

Risolto il dossier Aisi, restano in ballo le nomine per Cassa Depositi e Prestiti e Ferrovie dello Stato, due società non quotate. Sulla questione, a Palazzo Chigi si scontrano due correnti, una più dialogante, rappresentata dal sottosegretario Mantovano, che vorrebbe procedere con le nomine a stretto giro, e l’altra più intransigente, guidata dalla “Fiamma Magica” (Scurti-Arianna-Fazzolari) che preferirebbe aspettare il risultato delle elezioni europee. 

 

francesca verdini matteo salvini (2)

La convinzione è che con il prevedibile ridimensionamento della Lega sarà più facile imporre agli alleati i propri candidati. Salvini non farà la guerra a Giorgia Meloni, ma proseguirà nella sua opera di guerriglia. Non solo perché deve badare alla fronda interna alla Lega e a consolidare i consensi del suo partito al voto del 9 giugno, ma perché i guai in casa non mancano e gli impongono un surplus di cautela.

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