vittorio rizzi alfredo mantovano

IL “SUPERPOLIZIOTTO” APPREZZATO DA MANTOVANO – IL RITRATTO DI VITTORIO RIZZI, CHE DA OGGI PRENDE IL POSTO DI ELISABETTA BELLONI ALLA DIREZIONE DEL DIS – 65 ANNI, BOLOGNESE, PREFETTO, HA TRASCORSO TUTTA LA SUA CARRIERA IN POLIZIA: NIPOTE DI VINCENZO PARISI, FU COOPTATO DA GIANNI DE GENNARO E ANTONIO MANGANELLI NEI GRUPPI DI CATTURA DEI LATITANTI DI COSA NOSTRA – L’ESPERIENZA INTERNAZIONALE E LA NOMINA, UN ANNO E MEZZO FA, A VICEDIRETTORE DELL’AISI (ORA QUELLA CASELLA POTREBBE FINIRE A UN CARABINIERE, PER “RIEQUILIBRARE” I PESI DELLE FORZE ARMATE NELL’INTELLIGENCE)

Estratto dell’articolo di Alessandra Ziniti per www.repubblica.it

https://www.repubblica.it/cronaca/2025/01/09/news/vittorio_rizzi_chi_e_nuovo_capo_dis_ritratto-423928438/?ref=RHLF-BG-P2-S4-T1

           

VITTORIO RIZZI

Un superpoliziotto ma con un’ampia esperienza internazionale, grande capacità di analisi e di relazioni. E da sempre molto apprezzato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

 

Alla fine […] la premier Meloni ha tirato fuori il profilo giudicato più adatto a sedere sulla poltrona di Elisabetta Belloni per coordinare l’intelligence italiana: quello di Vittorio Rizzi, 65 anni, già approdato ai Servizi un anno e mezzo fa con la nomina a vicedirettore dell’Aisi, il servizio di sicurezza interno.

 

alfredo mantovano giorgia meloni

65 anni, bolognese, prefetto […], Rizzi arriva dai ranghi della polizia di Stato dove ha trascorso tutta la sua carriera prima del passaggio all’Aisi. Un profilo […] operativo […] fin dal suo ingresso in Polizia nel 1989: primo incarico funzionario addetto alla sala operativa della questura di Roma.

 

Nipote dell’ex capo della Polizia Vincenzo Parisi, cresce alla scuola di due investigatori di razza, entrambi diventati capi della polizia, Gianni De Gennaro e Antonio Manganelli che nella prima metà degli anni 90 […] lo cooptano nei gruppi di cattura di tutti i più grandi latitanti di Cosa nostra.

 

ANTONIO MANGANELLI GIANNI DE GENNARO

[…] In quegli stessi anni, allo Servizio centrale operativo, comincia a costruire la sua esperienza internazionale specializzandosi nel contrasto alla criminalità economica ed informatica con la direzione di progetti investigativi internazionali con attività sotto copertura e agenti infiltrati.

 

Dirigente della squadra mobile di Venezia dal 1997 al 2002, in quell’anno viene chiamato a dirigere il gruppo investigativo che porterà alla cattura dei terroristi responsabili dell’omicidio del giuslavorista Marco Biagi. […]

 

VITTORIO RIZZI

Questore a L’Aquila dal 2013 al 2015, diventa poi responsabile della sicurezza di Palazzo Chigi. Un anno dopo gli viene affidata la Direzione nazionale anticrimine della Polizia e dal 2019 è vice direttore generale della pubblica sicurezza e direttore centrale della polizia criminale e presidente dell’organismo permanente di monitoraggio e analisi sul rischio di infiltrazioni nell’economia da parte della criminalità organizzata di tipo mafioso.

 

[…] Due lauree, una in giurisprudenza alla Federico II di Napoli e una in scienze delle pubbliche amministrazioni a Catania, si è sempre battuto per l'innovazione e la collaborazione con gli atenei nel campo della sicurezza. È tra l'altro lui stesso titolare di una cattedra di criminologia al dipartimento di Psicologia della Sapienza e di Sociologia del crimine alla facoltà di Scienze politiche dell'Università degli studi internazionali di Roma. […]

Vittorio RizziGIANNI DE GENNARO ANTONIO MANGANELLIALFREDO MANTOVANO vittorio rizzi fotografa i suoi collaboratori con barillarivittorio rizzi questore a l aquilavittorio rizziVITTORIO RIZZI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?