leclerc

RIUSCIRANNO A DARE A LECLERC UNA FERRARI IN GRADO DI FARGLI VINCERE IL MONDIALE? IL PILOTA MONEGASCO RINNOVA IL CONTRATTO CON LA ROSSA. L’INTESA PLURIENNALE (DOVREBBE ESSERE DI QUATTRO ANNI) È STATA RAGGIUNTA SULLA BASE DI UN INGAGGIO CRESCENTE CHE LO PORTERÀ A GUADAGNARE CIFRE TOP, ANCHE SE NON SUBITO AI LIVELLI DI VERSTAPPEN O HAMILTON - NON C’È ANCORA INVECE L’ACCORDO CON CARLOS SAINZ...

Daniele Sparisci per corriere.it - Estratti

 

 

leclerc

Charles Leclerc ha prolungato il contratto con la Ferrari in scadenza alla fine di questa stagione. L’annuncio è arrivato. Da tempo c’era sintonia sull’accordo più importante della sua carriera, è stato chiuso prima dell’inizio del Mondiale (il primo Gp si disputerà il 2 marzo in Bahrain). Non c’è ancora invece l’intesa con Carlos Sainz, e questo evidenzia come le situazioni dei due piloti siano diverse fra loro a pochi giorni dal lancio della nuova monoposto (13 febbraio). Si lavora anche su quella, anche se restano ostacoli.

 

Tornando a Charles, è chiaro che il nuovo progetto di Vasseur sia costruito attorno a lui. L’intesa pluriennale (dovrebbe essere di quattro anni) è stata raggiunta sulla base di un ingaggio crescente che lo porterà a guadagnare cifre top, anche se non subito ai livelli di Verstappen o Hamilton. Charles è il primo e unico e pilota del Cavallino proveniente dal vivaio ad essere diventato titolare, lo ha fatto nel 2019 dopo un primo anno in F1 con la Sauber, all’epoca diretta dal boss francese.

charles leclerc gp las vegas 2

 

Il rapporto d’amore con la Ferrari – non sempre fluido- procederà con l’obiettivo di vincere il Mondiale. Finora soltanto nella prima metà del 2022 ha avuto una macchina in grado di lottare con i migliori, cioè con la Red Bull di Verstappen che resta il favorito anche per questo campionato. E quando l’ha avuta ha dimostrato di saper tenere testa all’olandese.

 

Ma quei giorni si perdono ormai nella memoria, il 2023 è stato amaro per il numero 16 che si era presentato, come tutta la squadra, con la falsa convinzione di poter puntare al titolo. Dopo un inizio pieno di problemi, il finale della stagione è stato in crescendo, anche a livello di umore. Ma se le pole sono aumentate fino a raggiungere quota 23, le vittorie restano inchiodate a cinque, delle quali l’ultima datata luglio 2022 in Austria. Ed è uno squilibrio da correggere in fretta. In 103 gare disputate, anche 30 podi, sette giri più veloci e 1035 punti.

lewis hamilton charles leclerc 2

 

Digeriti i tanti inconvenienti (la partenza in Bahrain per esempio, con la centralina che cede e lo costringe a prendere penalità in Arabia Saudita), Leclerc ha scelto di credere nel progetto di rilancio. La Ferrari ha investito sul principino e con questo contratto gli attribuisce un ruolo di primo piano nel processo di ricostruzione. Ha chiesto e ottenuto garanzie economiche, con tutti i migliori sedili occupati (Max ha un accordo fino al 2028, in Mercedes Hamilton e Russell sono stati confermati fino al 2025) non aveva alternative.

 

charles leclerc

Il futuro dipenderà dai risultati, perché è chiaro che se la Rossa non sarà in grado di mantenere le promesse allora lui cercherà una via d’uscita. Tante cose cambieranno nei prossimi anni: l’Aston Martin passerà ai motori Honda nel 2026, la Mercedes forse non potrà contare più su Hamilton, la McLaren è considerata una delle realtà più promettenti. Ma intanto la testa è sul presente, concentrata sul desiderio di riscatto.

 

E sulla leadership all’interno della Scuderia. La sua situazione infatti è diversa da quella di Sainz: lo spagnolo a 29 anni cerca un rinnovo biennale, poi potrebbe anche cambiare aria e magari cedere alla corte dell’Audi che sbarcherà in F1 e che ha sondato finora almeno 6-7 piloti. Ma alla Ferrari servono anche le sue qualità – è bravissimo nel mettere a punto e indirizzare lo sviluppo- per costruire una squadra vincente. Perderlo sarebbe un grave errore. Leclerc intanto è al centro, da oggi sempre di più. Poi giudicherà la pista.

 

 

(...)

CHARLES LECLERC GP AUSTIN

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…