dan friedkin gorilla trigoria roma as

LA ROMA E’ NEL CAOS! QUEI PERACOTTARI DEI FRIEDKIN CONFERMANO (FINO A QUANDO?) JURIC MA DA UN MESE E MEZZO NON C'E' UN AD - TUTTI GLI ERRORI DELLA PROPRIETA’ USA NEGLI ULTIMI NOVE MESI: L’ESONERO DI MOURINHO HA SEGNATO L’INIZIO DELLA CRISI, L’AVER ASCOLTATO SOLO LE VOCI DI SOULOUKOU E DI CHARLES GOULD, UOMO DEGLI ALGORITMI, L’HA AGGRAVATA - I 120 MILIONI INVESTITI MALE SUL MERCATO ESTIVO E GLI INVESTIMENTI SBALLATI DEL DS FRANCESE GHISOLFI (MA L’HANNO SCELTO CON I PUNTI DELL’ESSELUNGA?) - LA CONTESTAZIONE-PAGLIACCIATA CON IL GORILLA A TRIGORIA

Jacopo Aliprandi per corrieredellosport.it

 

dan ryan friedkin

Sono trascorsi 294 giorni dal momento in cui la Roma ha cominciato la discesa verso gli inferi. L’esonero di José Mourinho ha segnato l’inizio della crisi, non (solo) per il licenziamento di un punto di riferimento per l’ambiente romano, dell’allenatore che ha trascinato il club verso la vittoria di un trofeo europeo sfiorandone anche un altro, che ha ridato entusiasmo a una piazza rassegnata da risultati mediocri, che ha messo la faccia pubblicamente risultando l’unico dirigente a denunciare problemi interni ed esterni.

 

Ma anche perché ha tracciato il punto di non ritorno di una proprietà che da lì ha preso solo decisioni di pancia, confuse e disorganizzate. Come?

 

Cacciando due allenatori, sfoltendo l’organigramma dirigenziale, ascoltando soltanto la voce interna della Ceo Souloukou e quella esterna di Charles Gould della Retexo senza avvalersi di altri consigli di chi invece avrebbe potuto cambiare immediatamente le sorti di una stagione che è a un filo dall’essere compromessa definitivamente.

friedkin

 

Il direttore sportivo è stato preso tramite una società di consulenza e non parla altra lingua che il francese, il direttore tecnico resta soltanto un’invocazione di chi lavorava (e lavora) quotidianamente all’interno del Fulvio Bernardini, oltre che dei tifosi che dal primo anno di Mou avevano capito il bisogno di una figura che proteggesse mediaticamente l’allenatore, i giocatori e lo stesso club.

 

La scelta dell’ultimo allenatore, Ivan Juric, è arrivata tramite consigli esterni, interpretazioni tattiche e valutazioni algoritmiche che al momento non stanno avendo successo. Insomma, 294 giorni di caos nei quali è stato cancellato tutto quello che è stato fatto di buono nelle stagioni precedenti e che hanno portato la Roma in purgatorio. Il problema per i tifosi è che la discesa può ancora proseguire.

 

Roma, 120 milioni investiti male e i dirigenti

I Friedkin - ora impegnati soprattutto sull’Everton - hanno indirettamente rivendicato il loro importante investimento sul mercato, spiegando così anche l’esonero di DDR dopo appena quattro partite e un rinnovo triennale firmato appena due mesi prima. Sono 123,2 i milioni spesi per gli acquisti, mica male per un mercato in tempo di crisi. I soldi ci sono, però poi bisogna investirli bene.

 

dan friedkin

Non si discutono i 35 milioni per Dovbyk, fin qui uno dei pochi positivi e che è riuscito a segnare sei gol ricevendo pochi palloni giocabili. Ci si può domandare invece perché arrivare a spendere 23 milioni per Le Fée per cedere Bove a 12, o perché non prendere un terzino destro titolare promuovendo il panchinaro Celik e chiamando Abdulhamid dagli Emirati. Poi riscattare Angeliño senza però inserire un altro titolare ma il giovane e inesperto Dahl dal Djurgarden. Totale minuti giocati dallo svedese: zero.

 

Poi gli innesti tardivi di Koné, Hermoso e Hummels, tre profili chiesti da De Rossi a inizio estate e arrivati a fine mercato, pochi giorni prima del suo esonero. Tanti punti di domanda che non hanno ancora ricevuto risposte. Il perché è semplice: i Friedkin non parlano se non attraverso comunicati, la Ceo Souloukou durante il suo incarico non ha mai rilasciato una dichiarazione ufficiale, Ghisolfi sembra aver preso da poco il controllo completo della direzione sportiva.

striscione contro friedkin

 

Ah, già: il club da un mese e mezzo è anche senza amministratore delegato. La Roma è nel caos: la colpa a Trigoria veniva attribuita prima a Mourinho e poi a De Rossi, ora invece non viene neanche più puntato il dito. Forse perché al Fulvio Bernardini non c’è più nessuno, forse perché il dito non sa più dove puntare: se in Texas, in California, in Inghilterra o in Francia. Di sicuro, almeno fino a ora, non nella sede della Roma.

mourinho manifesti a roma

Ultimi Dagoreport

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO