JENNIFER CLARK - L'ULTIMA DINASTIA
Estratti dal libro di Jennifer Clark “L’ultima dinastia”, edito da Solferino
Quando conobbe Pamela Churchill, Gianni Agnelli frequentava gia da tempo la Riviera, dove affittava una delle ville piu sfarzose, lo Chateau de la Garoupe, ventotto stanze tra le quali un salotto, una sala da musica, un giardino d’inverno e cinque camere per gli ospiti al solo primo piano. In aggiunta c’erano una sala da biliardo, che dava sulla terrazza affacciata sul golfo di Antibes, una piscina, una sauna e piu tardi il campo da tennis. Il giardino con un accesso diretto al mare garantiva la privacy degli abitanti.
In anni in cui intere abitazioni nella natia Torino erano ancora ridotte a scheletri dopo i bombardamenti, Gianni poteva contare su una rendita di seicento milioni annui e aveva un aereo privato.
Tra Gianni e Pamela l’alchimia fu immediata. Lui era affabile, alla mano e divertente. Pamela aveva un corpo sensuale, era navigata e flirtava con lui con una schiettezza che Gianni
trovava piacevolmente inusuale. Qualche giorno dopo, lui le disse che stava partendo per Capri con Raimondo a bordo del Tomahawk e la invito a unirsi a loro.
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pamela churchill gianni agnelli
All’arrivo a Capri, Gianni e Pamela si fermarono a casa del conte Rudy Crespi, un amico di Agnelli, che offri loro ospitalita – ovviamente in camere separate. Una mattina, andando a bere il caffe in camera di Gianni, il conte lo trovo nudo, come gli capitava spesso in privato.
«Voglio che tu conosca Pam, sono pazzo di lei!» gli disse Gianni.
Pamela entro nella camera, anche lei completamente nuda, e si sedette a gambe incrociate sul letto, fissando il conte dritto negli occhi.
Fu l’inizio della loro storia. Gianni prese due appartamenti adiacenti a Parigi e Pamela trascorse le estati del 1949 e del 1950 con lui allo Chateau de la Garoupe……….
Aveva pero messo in chiaro fin dall’inizio che non l’avrebbe mai sposata. Aveva un futuro gia tracciato all’interno della Fiat, non era libero di decidere cosa fare della sua vita, e dunque la sua liberta era per lui la cosa piu preziosa.
Liberta di muoversi, di agire, di trascorrere il tempo libero come voleva. L’ultima cosa che desiderava era cambiare stile di vita per legarsi a una partner, e men che meno gli interessava la monogamia; disse a Pamela che lei non era il genere di donna docile che avrebbe tollerato le sue plateali infedelta.
Il comportamento di Gianni rifletteva l’educazione ricevuta………. Nelle classi sociali piu elevate, che si trattasse di aristocratici o della ricca borghesia, il matrimonio era una sorta di contratto piu che un’unione sentimentale. Ci si aspettava che Gianni scegliesse una moglie «adatta» per allevare i figli che sarebbero stati eredi delle loro fortune.
La prescelta avrebbe dovuto appartenere alla sua stessa classe sociale, religione e educazione, preferibilmente con scarse o nulle esperienze sessuali e disposta a tollerare discrete infedelta dopo il matrimonio. Non avrebbe avuto altra scelta, dato che il divorzio sarebbe diventato legale solo nel 1970 e faceva comunque scandalo anche nei Paesi in cui era ammesso. Nella cerchia di Gianni, tutto questo era ritenuto normale e la verginita era un valore sociale: Raimondo Lanza di Trabia e Susanna Agnelli non avevano mai consumato il loro amore.
Gianni dimostro presto nei fatti, piu chiaramente che con qualsiasi parola, di non avere alcuna intenzione di sposare Pamela. La loro relazione era appena all’inizio quando lei resto incinta. L’aborto fu organizzato in una clinica di Losanna, e trascorsero la notte in un hotel della citta. Al mattino, mentre facevano colazione, gli scesero un paio di lacrime di rara emozione. Tuttavia, stando alla biografia di Ogden, quando il giorno dopo si incontro con Pamela nell’hotel Villa d’Este, sul lago di Como, «le racconto della stupenda modella che aveva conquistato la sera precedente».
Ciononostante, la relazione prosegui per altri quattro anni, nel corso dei quali Pamela spero di fargli cambiare idea rendendosi indispensabile. Spese con dovizia i soldi di lui per creargli attorno ambienti eleganti e confortevoli, gli stessi a cui lo aveva abituato la madre Virginia. Ma i due non vivevano sotto lo stesso tetto: Gianni stava a Torino e andava a trovare Pamela a Parigi dove le aveva preso un sontuoso appartamento.
Trascorrevano i mesi estivi a La Garoupe, dove, dopo aver cenato insieme, solitamente anche con un gruppo di amici, Gianni usciva verso mezzanotte. Pamela non si sognava di chiedergli dove andasse e cosa facesse: gioco d’azzardo, o nuove conquiste. Lui tornava intorno alle tre del mattino e spesso si alzava alle sette per uscire in barca a vela.
gianni agnelli costa azzurra '50
Convinta di poter far capitolare Gianni dimostrando di essere la compagna perfetta, Pamela arrivo persino a convertirsi al cattolicesimo. Ma dopo quattro anni, la relazione comincio a essere logorata da una tensione irresolubile. Le sorelle di Gianni gli ripetevano da anni che Pamela non era una moglie adatta a lui perche era divorziata; per di piu erano convinte che alla donna interessasse la fortuna degli Agnelli.
gianni agnelli e heidi von salvisberg-1967
Una di loro ricordo che una volta, a Capri, la coppia si era fermata ad ammirare delle sciarpe di seta. Gianni ne aveva comprata una per una sorella e aveva chiesto a Pamela quale le piacesse. «Le prendo tutte» aveva risposto lei. Anche la famiglia di Pamela, peraltro, era contraria al matrimonio, perche i ricordi della guerra e dell’Italia fascista erano ancora recenti.
Nell’inverno 1951, Gianni compro una lussuosa proprieta immobiliare, Villa Leopolda, di ventotto stanze….. Questo acquisto, pero, si rivelo sfortunato: creo ulteriori tensioni tra Pamela, che si considerava la padrona di casa, e le sorelle di Gianni, secondo cui aveva passato il segno. L’anno successivo, i due si separarono.
Il 2 agosto 1952 era una deliziosa notte d’agosto a Beaulieu- sur-Mer. Gianni era a un ballo alla Leonina, la proprieta del finanziere, banchiere e avvocato ungherese Arpad Plesch, che prendeva il nome dai due leoni di pietra all’ingresso di uno dei giardini piu belli della Riviera. Pamela era in vacanza.
gianni agnelli in barca con kennedy
Come spesso accadeva, l’interesse di Gianni venne attirato da una giovane donna dai capelli scuri, che indossava un abito da cocktail nero con ricami dorati. Anne-Marie d’Estainville, questo era il suo nome, aveva ventun anni – secondo alcuni racconti, solo diciotto – e apparteneva a una ricca famiglia francese, che possedeva una casa a Cap Martin. Anne-Marie aveva gia conosciuto un altro attraente italiano che come lei quell’estate passava da una festa all’altra, ma Gianni, che aveva la fama del playboy, era decisamente piu interessante. Era curiosa. Chissa se davvero era affascinante come dicevano tutti?
PAMELA HARRIMAN GIANNI AGNELLI
Le basto incrociarne lo sguardo e lui le si avvicino, commentando la splendida vista. La notte d’estate comincio a tessere la propria malia. Dopo gli usuali convenevoli, una frase di Anne-Marie cambio per sempre il corso della serata. «Ho sentito che hai comprato la Leopolda.»
«Sei molto ben informata» replico lui. «E il posto perfetto per stare con gli amici.»
«Mi piacerebbe molto vederla» disse Anne-Marie, guardandolo dritto negli occhi e poi abbassando lo sguardo per non sembrare troppo audace.
Cogliendo al volo l’opportunita, Gianni le propose di andarci subito, e saliti in macchina si allontanarono a gran velocita. Poco dopo erano sulla terrazza, con le luci della baia di Villefranche-sur-Mer che brillavano ai loro piedi. Ma aver portato Anne-Marie alla Lepolda fu il primo degli errori che Gianni commise quella sera.
Gianni pensava che Pamela fosse ancora in vacanza in Normandia con Winston, invece era tornata in Riviera e le era stato detto che Gianni era a Torino. Era uscita tranquillamente a cena con degli amici, ma rientrando, poco dopo mezzanotte, aveva trovato Gianni a letto con la giovane Anne-Marie.
I tradimenti di lui avevano gia da tempo logorato la relazione, ma non aveva mai portato a casa le sue conquiste. Vederlo nel loro letto con un’altra donna la turbo profondamente e Pamela si scaglio contro la giovane. Gianni intervenne e ricevette uno schiaffo in pieno viso. Non si scompose: la cosa piu urgente era riportare a casa Anne-Marie. Disse a Pamela che avrebbero potuto discutere della faccenda al suo ritorno. La donna prese un sonnifero e pianse fino a addormentarsi.
GIANNI AGNELLI CON I FRATELLI GIORGIO, MARIA SOLE, SUSANNA, CLARA, CRISTIANA, UMBERTO E LA PICCOLA IRA FURSTENBERG
Gianni, che non sembrava turbato, torno alla Leonina con Anne-Marie, per recuperare la borsa che lei aveva scordato nella fretta. Entro in casa a cercarla e quando usci, mezz’ora dopo, era scarmigliato con la cravatta slacciata. Sali sulla station wagon, afferro il volante e premette sull’acceleratore. La macchina usci dal cancello sbandando sulla ghiaia e Anne- Marie si rese conto di essere in pericolo. «Per amor del cielo! Vai troppo veloce!» urlo, inutilmente.
Tempo dopo, Gianni avrebbe ammesso che chiunque sia sveglio dopo le quattro del mattino probabilmente ha bevuto troppo, ma secondo alcune voci non era solo ubriaco, bensi anche sotto l’effetto della cocaina. Qualunque cosa avesse fatto, gli sarebbe costata cara. Pochi secondi dopo aver imboccato la litoranea che portava a Monaco, Anne-Marie grido e si copri gli occhi. Si senti lo stridere dei freni e il suono spaventoso delle lamiere che si accartocciavano.
Alle 4.15 del mattino, mentre usciva dalla curva, Gianni perse il controllo dell’auto e ando a schiantarsi contro il furgone di un macellaio impegnato in una consegna.
marella e gianni agnelli matrimonio a strasburgo 1953
Gianni era abbandonato contro il volante, privo di sensi, con una gamba straziata e il sangue che gli scorreva sul viso. Anne-Marie riusci a uscire dall’auto distrutta e fermo una macchina che passava. Per sua fortuna era quella di un altro amico che tornava dalla festa e la accompagno a casa. La giovane scivolo nel letto all’alba e non racconto a nessuno della famiglia cosa fosse accaduto.
Nel cuore della notte, Pamela venne svegliata da una telefonata: Gianni, gravemente ferito, era stato portato all’ospedale di Nizza. Quando arrivo stava entrando in sala operatoria, aveva sangue rappreso sul volto e la mascella e la gamba destra a pezzi. Pamela avviso i medici che, stando alle tracce che aveva visto sul comodino, Gianni aveva assunto cocaina, percio venne operato in anestesia locale.
L’operazione pero non ebbe il successo sperato e Gianni venne trasportato a Firenze, con il capo sul grembo di Pamela per l’intera durata del viaggio. Qui lo operarono di nuovo, rimuovendo tessuti cancrenosi, e suggerirono l’amputazione della gamba. Gianni rifiuto, per il resto della vita avrebbe avuto una leggera zoppia.
A quel punto, anche la sua vita privata si fece complicata. In ospedale, Pamela e le sorelle Agnelli si incontravano spesso ed era chiaro che loro la disapprovavano. D’altra parte, non l’avevano mai ricevuta formalmente, nel corso della sua relazione con il fratello, al contrario della famiglia di lei che lo aveva accolto nella proprieta di Minterne Magna.
Il divorzio di Pamela era divenuto effettivo e non ci sarebbero stati ostacoli a impedire il matrimonio, ma nessuna delle due famiglie era favorevole. Quando Marella rimase incinta, la relazione di Gianni e Pamela si chiuse, anche se continuarono a sentirsi e vedersi dopo il matrimonio. Pamela sapeva a cosa andava incontro Marella.
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Se il gradevole Umberto era il classico giovane equilibrato, l’altro fratello, Giorgio, era un problema da anni e andava peggiorando. Aveva gli occhi azzurri e le lentiggini ed era il piu alto di tutti, e somigliava a Virginia, che aveva sempre avuto per lui una particolare tenerezza. La morte della madre, avvenuta quando lui aveva sedici anni, lo aveva profondamente destabilizzato e il giovane faticava a trovare il proprio posto tra i sei vivaci fratelli. Soffriva per le canzonature sferzanti di Gianni, come racconto la ex fidanzata di lunga data, la poetessa Marta Vio.
Nel 1951, Giorgio aveva abbandonato a meta il corso di laurea a Harvard e aveva cominciato una drammatica discesa nella malattia mentale, probabilmente aggravata dalla sperimentazione di droghe psichedeliche. Senza genitori ad aiutarli e consigliarli, i sei fratelli dovettero trovarsi in grosse difficolta in una situazione del genere, soprattutto dopo l’incidente avvenuto verso la fine della relazione di Gianni con Pamela Churchill, quando Giorgio sparo alla donna, mancandola di poco.
Pamela fu rapida a chinarsi e la pallottola ando a conficcarsi nella porta, evitando una tragedia e uno scandalo internazionale. Gianni e Susanna decisero di far ricoverare il fratello in una struttura psichiatrica in Svizzera, vicino a Rolle, secondo un biografo, quando Giorgio aveva ventiquattro anni, quindi poco dopo il matrimonio di Gianni e Marella.
La famiglia ha sempre preferito non parlare della vita breve e tragica di Giorgio ne della malattia, che sembra essere stata una forma di schizofrenia. Nelle proprie memorie, Susanna parla lungamente di Galeazzo Ciano ma non cita mai il fratello Giorgio.
«Non stava bene. Era ricoverato in una clinica. Era nevrotico, soffriva di un disturbo nervoso. Una volta qualcuno ha detto o scritto che aveva tentato di uccidermi. Non e vero» spiego Gianni nel 1996.
Non e sorprendente, questa rimozione della figura di Giorgio; negli anni Cinquanta la malattia mentale non era ancora stata ampiamente studiata e compresa ed era accompagnata da un fortissimo stigma sociale. Al tempo, le possibilita terapeutiche per il giovane, nel caso fosse stato davvero schizofrenico, avrebbero incluso la psicoterapia e il coma insulinico; fino agli anni Settanta i pazienti venivano ancora sottoposti a procedimenti di lobotomia. I primi antipsicotici vennero messi in commercio negli Stati Uniti negli anni Cinquanta, troppo tardi per aiutare Giorgio.
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