liberi tutti bianca guaccero marcello ciannamea aldo grasso

“È UN PROGRAMMA DI RARA BRUTTEZZA CON IMBARAZZANTI ESITI DI AUDIENCE” – ALDO GRASSO TUMULA "LIBERI TUTTI", LA TRASMISSIONE DI BIANCA GUACCERO SU RAI2, E SBERTUCCIA MARCELLO CIANNAMEA, DIRETTORE DELL’INTRATTENIMENTO PRIME TIME: “È UN PROGRAMMA SCOMBICCHERATO E CAOTICO: TUTTI URLANO, COME QUANDO CI SI DIVERTE PER FORZA. NESSUNO DICE NIENTE PERCHÉ L’IDEA È DI CIANNAMEA E CHI DOVRÀ GIUDICARE IL PROGRAMMA È LUI STESSO. AVRÀ IL CORAGGIO DI PORVI RIMEDIO?”

Estratto dell’articolo di Aldo Grasso per il "Corriere della Sera"

 

liberi tutti bianca guaccero 5

Posso immagine questa scena. Rai, Viale Mazzini, ufficio della Direzione Intrattenimento Prime Time, cioè uno dei posti di comando più importanti di un’azienda televisiva, dove prima c’era Stefano Coletta, che tanto è stato preso in giro. Il direttore Marcello Ciannamea, laurea in Economia e Commercio all’Università di Bari, e a quanto si legge in quota Lega, convoca il suo staff: «Ho avuto una grande idea originale, voglio fare su Rai2 uno show ispirato al mondo delle Escape Room […] Si chiamerà Liberi tutti! e sarà condotto da Bianca Guaccero, con Peppe Iodice perché siamo a Napoli». Silenzio fra gli astanti, almeno fra quelli che capiscono di tv.

 

marcello ciannamea 1

Ciannamea sperava che i suoi mostrassero più entusiasmo («che ideona!», «come non averci pensato prima!»), ma tira dritto.

Affida la realizzazione del programma a Silvio Testi (il marito di Lorella Cuccarini) e al Centro di produzione di Napoli dove viene allestito una specie di parco giochi per bambini cresciuti: una Taverna dei Pirati, la Foresta Tropicale, una Navicella Spaziale, l’Ufficio delle Poste, il Castello di Dracula. Nessuno osa dire nulla al Capo, nemmeno quando vengono fatti i nomi degli ospiti: Elenoire Casalegno, Simone Montedoro, Maurizio Casagrande, Ale e Franz (visibilmente a disagio), LaMario (lo schema è sempre quello dell’ Isola dei famosi ).

 

ALDO GRASSO

Ci sono anche i Gemelli di Guidonia, ma purtroppo manca Fiorello e, senza di lui, vengono usati come fossero la parodia dei Gemelli di Guidonia. È un programma di intrattenimento, è in prima serata, è scombiccherato e caotico: tutti urlano, come quando ci si diverte per forza. Nessuno dice niente perché l’idea è di Marcello Ciannamea, direttore Intrattenimento Prime Time. Ma il programma è di rara bruttezza, con imbarazzanti esiti di audience. Tanto chi dovrà giudicare il programma è Ciannamea stesso. Avrà il coraggio di porvi rimedio?

ALDO GRASSO

liberi tutti bianca guaccero 6liberi tutti bianca guaccero 3liberi tutti bianca guaccero 1bianca guacceroliberi tutti 1liberi tutti 2liberi tutti bianca guaccero 2liberi tutti bianca guaccero 4

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…