“APOCALYPSE MURDOCH” DI GLAUCO BENIGNI, 16° PUNTATA - LO SQUALO ADDENTA UN PESCE TROPPO GROSSO: LO SCONTRO CON EDWARD KENNEDY LO COSTRINGE A RINUNCIARE AL “NEW YORK POST” - MURDOCH NON SI Dà PER VINTO E COMPRA “TV GUIDE”, LA RIVISTA UTILIZZATA DA TUTTI I GRANDI NETWORK - LA FOX DIVENTA UN LABORATORIO PER LE NUOVE IDEE TELEVISIVE - L’INIZIALE PERDITA E IL FORTUNATO SCIOPERO DI 5 MESI DEI PRODUTTORI DI HOLLYWOOD: COMINCIA L’ESCALATION DELLA FOX…

Videoblog di Glauco Benigni
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ATTENTI A QUEI DUE...
Nel 1986 Murdoch e Diller pedalano in tandem alla Fox. Pronti a tutto. La coppia si divide il teatro delle operazioni. Sui fronti politico, giuridico e reperimento risorse si muove Murdoch, mentre Diller cura l'infrastruttura operativa e i programmi. Nel corso dei primi anni Murdoch evita abilmente le lamentele della Fcc (sezione Financial Interest and Syndication) e riesce a ottenere lo status di network, sebbene la Fox non trasmetta il numero minimo di ore al giorno richiesto dalle norme.

Poi ottiene una licenza temporanea, nonostante la ferma opposizione degli altri tre network nazionali. Qualche guaio più serio lo incontra tra l'87 e l'88, quando si trova contro Edward Kennedy, fratello degli assassinati John e Robert, nonchè Senatore del Massachussets. Nella capitale del suo Stato, Boston, il Senatore democratico viene costantemente attaccato dal giornale di Murdoch.

A un certo punto perde la pazienza e chiede la revoca delle licenze Tv di Murdoch, sia a New York sia a Boston, in ottemperanza alla norma che non consente di possedere televisione e giornali nella stessa città. Murdoch svicola mettendo la sua emittente Wfxt di Boston nelle mani di amici fidati, ma è comunque costretto a vendere il «New York Post» e il fatto gli brucia, perché perde una voce forte nella capitale degli affari Usa.

Con il ricavato compra però «Tv Guide» e rafforza moltissimo la sua posizione nell'area di informazione che interessa anche gli altri network. Tutti i broadcaster usano infatti «Tv Guide» (un enorme «Sorrisi e Canzoni Tv») per informare i propri telespettatori sui programmi. Ora il loro referente è un dipendente di Murdoch. Che guaio!

Dal 1986 al 1990 la strategia Murdoch-Diller per lanciare il Fox network è abbastanza semplice, ma molto efficace. Le reti nazionali americane raggiungono la loro audience attraverso un gran numero di emittenti che ripetono i loro programmi sull'immenso territorio. Una parte di tali emittenti sono ‘possedute', una parte ‘affiliate'. Alcune comprano solo il prime time e/o altre fasce orarie con la formula della syndication, altre sono «indipendenti». Già alla fine del 1986 Murdoch e Diller hanno sottoscritto contratti per fornitura di programmi con 96 indipendenti.

Per i piccoli proprietari di queste Tv l'idea di un nuovo network è molto allettante. Piuttosto che pagare diritti esosi per vecchi film e secondi passaggi di serie tv, scelgono Fox che offre programmi gratis. Ma ... questa è la trovata (che comunque avrà bisogno di anni per funzionare): in cambio devono cedere 8 degli 11 spot pubblicitari da 30 secondi che è consentito loro trasmettere ogni ora.

La Fox diventa presto un laboratorio per chiunque abbia nuove idee televisive. Da Diller fanno la fila estrosi autori e vecchi produttori tv stanchi di essere censurati. Tra questi James Brooks, creatore di Taxi, che inventerà per Fox The Tracey Ullman Show. Arrivano anche il creatore di A-Team Stephen Cannel, e quello della sit-com Amen, Ed Weinberger. Si mettono tutti al lavoro e viene lanciato uno show in fascia notturna con Joan Rivers, ma a un anno dal debutto, nel 1987 lo share medio raggiunto non supera il 2% sul totale di 91 milioni di case.

A giugno del 1988, forse anche a causa della produzione di uno show per il sabato sera, si calcolano perdite per 95 milioni di dollari. Il problema è che Fox, invece di competere con i network, si sta limitando a copiare la famosa network quality, fornendo dei programmi cloni quali Mr. President, Karen's Song e La sporca dozzina. Diller in quel periodo riceve lettere d'insulti dalle stazioni affiliate. «Avevano ragione», confesserà in seguito a «Business Week». La gara era molto, molto dura.

A metà del 1988, nonostante gli insuccessi, Fox Tv copre il 90% della nazione. E inaspettata arriva l'ora della risalita. È un evento esterno che dà il la al nuovo corso. Gli scrittori di Hollywood entrano in sciopero e smettono di dar seguito ai nuovi episodi di tutte le serie, miniserie, tv movies, soap operas, etc... per i grandi network. E' un miracolo, uno dei tanti colpi di fortuna che costellano la vita e la leggenda di Rupert Murdoch.

La Writers Guild Association, alla quale aderiscono gran parte degli autori di Hollywood (la stessa che nel 2003 scenderà in piazza contro di lui, per contrastare la deregulation di Michael Powell) per ben cinque mesi ostacola i grandi network, costringendoli a utilizzare terzi e quarti passaggi di programmi e impedendo addirittura la ripresa delle programmazioni autunnali. A questo punto, come per incanto, nelle case d'America serie quali Married... with children, 21 Jump Street e altri show della Fox, prima ignorati, ora diventano «da non perdere».

E i ratings salgono da qualche unità alle due cifre. Diller salta sull'occasione come una tigre, sostiene America's most wanted e Cops che, in qualche modo, cambiano il gusto degli spettatori, e soprattutto inietta nella programmazione delle affiliate i reality-shows, trasmissioni molto crude che utilizzano news e pochi attori. Si passa dai 350.000 dollari, di costo medio della mezz'ora Fox, a 200.000 dollari.

Il 16 luglio 1989 è una data storica per la Fox Tv: la sua programmazione domenicale, nelle classifiche, figura al terzo posto dopo Nbc e Cbs. La Abc è battuta per la prima volta. Ed è solo l'inizio. In questa occasione si scopre infatti che la programmazione estiva, abitualmente tralasciata dai network, è l'ideale per lanciare nuovi successi.

Alla fine del 1989 Fox passa in attivo: un modesto +400.000 dollari, ma un segnale molto importante. « Il resto», dicono gli analisti, «è solo una storia di percentuali di ascolto e di pubblicità». In effetti gli inserzionisti pubblicitari erano stanchi di avere a che fare con i network: «la solita zuppa». Abc, Nbc e Cbs continuavano a perdere audience a favore delle Tv via cavo e, dall'estate dell'89, anche della Fox.

Ciò nonostante alzavano i prezzi dei loro spazi pubblicitari. Molti compratori di spazi pubblicitari aspettavano un'alternativa, e l'avevano trovata. La Fox infatti, che disponeva degli spazi delle affiliate, amava fare sconti e inoltre aveva un altro importante vantaggio: aveva catturato il 50% degli spettatori compresi tra i 12 e 34 anni grazie alla irriverente e stralunata serie I Simpson, creata da Matt Groening. Quindi era l'ideale per raggiungere la free-spending audience, quella che sarebbe diventata presto la Nike & Microsoft Generation.

Nel corso di questi primi anni anche la Paramount e la Universal tentarono di frenare l'escalation della Fox. Nel loro ruolo di fornitori di film e show, che Diller ricollocava poi nelle affiliate, cercarono più volte di entrare nel business, e addirittura minacciarono di lanciare un ‘quinto network', ma Diller a sua volta minacciò le emittenti che riforniva di metterle fuori dal circuito e, in molti modi, impedì loro di sottrarsi agli impegni.

In conclusione, in tre anni e mezzo la Fox è passata da un solo show, quello di Joan Rivers, a una programmazione che copre tre sere a settimana (sabato, domenica e lunedì), e i progetti prevedono un ulteriore ampliamento che la condurrà a sette giorni di programmazione nell'autunno del 1991 (a quel punto avrà superato la barriera delle quindici ore e, come gli altri, sarà soggetta a regole contro le posizioni dominanti).
Nel 1990 Murdoch aveva dunque vinto i primi round negli Stati Uniti ed era uscito dal passivo. A giugno annunciò 320 milioni di dollari di fatturato e 35 milioni di profitti che prevedeva di raddoppiare per la fine dell'anno. In realtà la crisi alla fine del 1990 lo costringerà a rivedere tutti i conti nei diversi teatri delle sue attività.

16/ Continua...

APOCALYPSE MURDOCH - PRIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/dagospia-presenta-apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-ogni-settimana-due-miliardi-di-persone-leggono-38253.htm

APOCALYPSE MURDOCH - SECONDA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/dagospia-presenta-apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-2-puntata-chi-ha-finanziato-lo-squalo-38304.htm

APOCALYPSE MURDOCH - TERZA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/dagospia-presenta-apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-3-puntata-il-clan-dei-murdoch-attraversa-38422.htm

APOCALYPSE MURDOCH - QUARTA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/dagospia-presenta-apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-4-puntata-squalo-sul-lavoro-pesce-lesso-38486.htm

APOCALYPSE MURDOCH - QUINTA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-5-puntata-la-terza-moglie-wendi-deng-che-ha-38535.htm

APOCALYPSE MURDOCH - SESTA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-6-puntata-lo-squalo-compare-in-116-mln-di-38596.htm

APOCALYPSE MURDOCH - SETTIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-7-puntata-il-pulcino-che-divenne-un-cane-terrier-laustralianism-di-rupert-38667.htm

APOCALYPSE MURDOCH - OTTAVA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/dagospia-presenta-apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-8-puntata-lodio-di-ted-turner-fondatore-38720.htm

APOCALYPSE MURDOCH - NONA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-9-puntata-quando-blair-chiam-prodi-per-permettere-a-38760.htm

APOCALYPSE MURDOCH - DECIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-10-puntata-come-inizi-tutto-il-melbourne-herald-il-38823.htm

APOCALYPSE MURDOCH - UNDICESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-11-puntata-1968-un-canguro-alla-conquista-di-londra-38941.htm

APOCALYPSE MURDOCH - DODICESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-12-puntata-durante-lo-scandalo-watergate-murdoch-sceglie-la-39263.htm

APOCALYPSE MURDOCH - TREDICESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-13-puntata-i-primi-fallimenti-negli-usa-a-causa-39374.htm

APOCALYPSE MURDOCH - QUATTORDICESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-14-puntata-dopo-la-delusione-della-warner-il-colpaccio-39498.htm

APOCALYPSE MURDOCH - QUINDICESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-14-puntata-il-bucaniere-murdoch-schiera-nelletere-usa-la-39560.htm


 

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