LA CANNES DEI GIUSTI – CHE PIACERE RITROVARE TODD HAYNES E DUE ATTRICI COME NATALIE PORTMAN E JULIANNE MOORE. IN “MAY DECEMBER” L'UNICO FILO SOTTILE CHE TIENE IN PIEDI TUTTA LA NARRAZIONE È IL RAPPORTO DI SFIDA TRA LORO DUE – NELLA SCENA PIÙ CLAMOROSA, LE DUE SI CONFRONTANO IN UN GIOCO DI TRUCCHI E DI SPECCHI DOVE UNA DIMOSTRA LA SUA CONSISTENZA DI PREDATRICE E LA SUA PERICOLOSITÀ SOLO METTENDO IL ROSSETTO ALL’ALTRA – VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Natalie Portman Julianne Moore - May December
Cannes. Che piacere ritrovare Todd Haynes e due attrici come Natalie Portman e Julianne Moore in un film, "May December", passato in concorso, dove l'unico filo sottile che tiene in piedi tutta la narrazione, apparentemente minima, un'attrice di Hollywood che va a conoscere a Savannah la donna che dovrà interpretare sullo schermo, è in fondo il rapporto di sfida tra loro due. Crawford Davis insomma.
Una battaglia a colpi di occhiate, piccole battute, intrecci femminili, segreti, che dopo un'ora di attesa si scatena tra le due attrici secondo un vecchio modello hollywoodiano che non può che farci impazzire, dove i tanti maschi della storia sembrano solo pedine di basso livello. Da una parte abbiamo la Gracie di Julianne Moore, che vent'anni prima ha lasciato marito e figli per mettersi con un tredicenne bono mezzo coreano e finisce in galera incinta scatenando un caso nazionale.
Dall'altra parte abbiamo la Elizabeth di Natalie Portman, ben più giovane attrice, colta, sofisticata, laureata, che cerca di cogliere la verità della prima studiandola e parlando con marito ex-marito figli figlie. Nella scena più clamorosa, le due si confrontano in un gioco di trucchi e di specchi dove Gracie dimostra la sua consistenza di predatrice e la sua pericolosità solo mettendo il rossetto a Elizabeth.
Ma anche Elizabeth è una predatrice, visto che si tromberà il marito bono di Gracie, Charles Melson, senza una vera ragione. Facendogli anche la morale. E poi ci mostrerà la sua bravura di attrice in un monologo magistrale che vale mezzo film, dove ripete una vera lettera di Gracie al ragazzo scritta vent'anni prima.
Natalie Portman Julianne Moore - May December
Solo nel clamoroso finale dove assistiamo alla lavorazione del film e Elizabeth gira una brutta scena che abbiamo già visto in un brutto film tv sul caso, capiamo quanto poco amore Todd Haynes abbia del cinema di oggi e quanto sia complesso arrivare alla realtà delle persone. Tre ciak e poi la faccio a modo mio... Soprattutto di donne che non sono mai come appaiono e dove si può essere falsi anche con se stessi. Fidatevi. È meglio di qualsiasi serie di Ryan Murphy.
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