gianni sassi cramps records

"CRAMPS RECORDS", LA STORICA CASA DISCOGRAFICA DI GIANNI SASSI, FESTEGGIA I 50 ANNI CON UN MAXI CONCERTO A MILANO  - MARINELLA VENEGONI: "SASSI ERA UNA SORTA DI ANDY WARHOL, LA SUA NEW YORK ERA MILANO E LA CRAMPS FU UNA SPECIE DI FACTORY CHE INGLOBAVA MUSICA, GRAFICHE RIVOLUZIONARIE, PUBBLICITÀ SITUAZIONISTE E INSOMMA UN MONDO CHE NE ANNUNCIAVA UN ALTRO A VENIRE, CUI TANTI SI SAREBBERO POI ISPIRATI…"

Estratto dell'articolo di Marinella Venegoni per “la Stampa”

gianni sassi 2

 

Mezzo secolo fa erano i primi 70, e non è che il decennio si sia poi rivelato proprio una passeggiata: ma qualche gran ricordo è rimasto, tant'è che domani al Lirico Gaber di Milano si celebra un momento irripetibile della cultura giovanile italiana fiorito giusto 50 anni fa con la fondazione della Cramps Records, la casa discografica di Gianni Sassi.

 

cramps records

Sassi era una sorta di Andy Warhol, la sua New York era Milano e la Cramps fu una specie di Factory che inglobava musica, grafiche rivoluzionarie, pubblicità situazioniste e insomma un mondo che ne annunciava un altro a venire, cui tanti si sarebbero poi ispirati. […]

 

Sul palco, ci saranno alcuni spiriti liberi dell'epoca, un pugno di protagonisti dell'impresa che ancora si danno da fare: presentati da Jo Squillo che di Sassi fu una delle creature con le sue amiche Kandeggina Gang, ecco Patrizio Fariselli […]; gli Skiantos […] Eugenio Finardi […] e ancora Lucio Fabbri, […]; Andrea Tich […] Della Cramps fece parte anche John Cage, qui ricordato da Carlo Boccadoro con Dream.

50esimo compleanno cramps records

 

Ma da ricordare ancora ci sono almeno gli Arti&Mestieri di Gigi Venegoni, che con Sassi incisero 3 dischi, Claudio Rocchi, Roberto Ciotti gran bluesman. Non era roba per gente dalla bocca buona. Erano idee magari in nuce, talvolta sconclusionate, che si lasciavano alle spalle i ‘60[…] Fu anche editore di significative riviste culturali: su Alfabeta scrivevano Umberto Eco e Nanni Balestrini, e da La gola nacque il mondo di Slow food di Carlin Petrini; e inventò eventi culturali come Milano Poesia cui parteciparono sia Ferlinghetti che Yoko Ono.

 

la pubblicita per i divani busnelli con franco battiato firmata da gianni sassi

[…] Nume tutelare della serata da lassù, Franco Battiato.  Qui sarà omaggiato con l'immancabile Povera Patria, ma in quell'epoca fece parlare della Cramps per via della famosa pubblicità in cui sta seduto comodo sul sofà a gambe accavallate con braghe di bandiera yankee, stivaloni e riccioloni, volto e mani dipinte di bianco e la scritta: «Che c'è da guardare? Non avete mai visto un divano?». Un manifesto indimenticato che inondò Milano. Altro che Poltrone e Sofà.

 

alfabeta gianni sassi

Nemmeno la casa che produceva i divani era stata avvertita, però l'opera non piacque e nessuno fu pagato. Nel ‘73, l'album Pollution di Battiato uscì con la copertina ispirata al primo happening urbano di Bologna dedicato all'inquinamento, concepito proprio da Sassi; diversa però fu l'etichetta. Gianni Sassi se n'è andato a 55 anni, 30 anni fa nel ‘93, e gli hanno appena dedicato una passeggiata accanto a via Stratos. Sentiremo ancora parlare di lui, inventore del marketing culturale, nel docufilm Gianni Sassi - L'occhio, l'orecchio, la gola, con lo stesso regista del concerto celebrativo, Roberto Manfredi, anche autore. E chissà che anche il concerto non diventi un docufilm.

kandeggina gang gianni sassi 1cramps records 11la gola

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO