CROZZA, FACCE RIDE – IL COMICO SI RIALLINEA AL FIANCO DI FRECCERO, VATTIMO E CACCIARI E SBERTUCCIA IL GREEN PASS: “È COME IN QUEI FILM DI FANTASCIENZA DOVE SONO TUTTI ORDINATI, SCHEDATI E UBBIDIENTI E SOLO IN DUE SI RIBELLANO. MA NON È CHE STIAMO FACENDO IL TIFO PER LA PARTE SBAGLIATA?” – “IL GREEN PASS DURA 12 MESI, MA COME MAI PFIZER DICE CHE L'EFFICACIA DEL VACCINO SI RIDUCE DOPO 4 MESI? È LO STATO CHE MI FA VACILLARE. NON È CHE QUESTO GREEN PASS È UN MEZZUCCIO PER FAR VACCINARE TUTTI?” - VIDEO
1. MAURIZIO CROZZA DI LOTTA E DI NON-GOVERNO
Antonio Dipollina per “la Repubblica”
È tornato il Crozza-show del venerdì sera - sul Nove - rarissimo contrappunto satirico -politico a tutto il resto che passa in tv (ed è sempre più curioso che l'unica altra occasione vagamente simile, ovvero Propaganda , sia in netta contrapposizione oraria, con tutto lo spazio che c'è). Ora più che mai, si rassegnino i fautori del Crozza irresistibile negli spazi e personaggi diciamo neutri (il governatore De Luca lo è, Feltri lo è) sui quali esercitarsi come se non fosse mai passata l'epoca d'oro dei grandi comici in tv.
Una parte preponderante di programma è sempre dedicata al tirassegno implacabile ai politici che non stanno simpatici al gruppo del programma: con varie altalene nel tempo, c'è stata un'epoca di endorsement grillino notevolissimo e ora con un certo qual approccio del tipo "qualcuno deve pur fare l'opposizione in questo paese" sotto tiro c'è finito il Governo tutto e il ministro Speranza in particolare: mentre la parte dell'eroe di popolo è stata assegnata al sindacalista Landini, procedendo con tagli di accetta satirica sulle questioni complicatissime che attraversano pandemia e lavoro.
maurizio crozza imita roberto speranza
Per non parlare del candidato Calenda, sbertucciato per l'ennesima volta in maniera esilarante e Crozza e c. hanno l'aria di voler andare avanti almeno finché Calenda sarà così ingenuo da continuare a rispondere colpo su colpo via social. Ma appunto sono pulsioni irresistibili di un gruppo autoriale che si sente in missione per conto di qualcosa e ne ha tutto il diritto: guarda caso, i De Luca e Feltri stanno a fine puntata, relegati in una sorta di dolcetto finale per il pubblico che ama semmai caratterizzazioni come queste.
Tra le novità, vale parecchio l'imitazione del negazionista a oltranza Red Ronnie, raffigurato però come un mattocchio per niente antipatico, né tanto meno pericoloso. Di lotta e di non-governo, è il Crozza-show, prendere o lasciare. *** Oggi finisce davvero l'estate in tv, con l'ultima puntata di Reazione a catena di Rai 1 (domani torna L'eredità ). Se c'è un programma che negli ultimi tempi ha fatto per intero il suo dovere e con grande e costante seguito di pubblico è questo.
2. UNA VOLTA TANTO CROZZA STA ALL'OPPOSIZIONE
Gustavo Bialetti per “La Verità”
Forse fa meno ridere degli anni scorsi il Maurizio Crozza della nuova stagione di Fratelli di Crozza, sul Nove. Ma non è certo colpa del comico genovese. La colpa è di chi ogni giorno, in Parlamento, in televisione, sui giornali, contribuisce a creare un clima di paura e di ricatti, dove le libertà arretrano di decreto in decreto. E quasi nessuno si fa più anche delle semplici, semplicissime domande. Crozza le domande se le fa ancora e venerdì lo ha dimostrato nel monologo sul green pass.
Prima ha fatto sventolare i certificati al pubblico, dicendo: «Noi siamo i buoni Una volta sventolavamo gli accendini, adesso sventoliamo le cartelle cliniche». Poi ha mostrato le facce dei «cattivi», ovvero coloro che hanno osato dubitare come Massimo Cacciari, Alessandro Barbero, Gianni Vattimo e Carlo Freccero, e si è chiesto: «È come in quei film di fantascienza dove sono tutti ordinati, schedati e ubbidienti e solo in due si ribellano. Ma non è che stiamo facendo il tifo per la parte sbagliata?».
Quindi ha domandato: «Il green pass dura 12 mesi, ma come mai Pfizer dice che l'efficacia del vaccino si riduce dopo 4 mesi?». E la durata del green pass «prorogata da 48 a 72 ore che cos' è un condono?». «È lo Stato che mi fa vacillare», continua Crozza «quando chiede il green pass ovunque, ma non per andare a messa, sui treni regionali e sulla metro». Insomma, «non è che questo green pass è un mezzuccio per far vaccinare tutti?».
Dopo di che, Crozza si è esibito nell'imitazione di un Roberto Speranza, che ammette candidamente di raccontare un sacco di palle. Chi legge questo giornale, certe incongruenze è abituato a coglierle. Ma è normale che, a parte la La Verità, Fuori dal coro e Dritto e rovescio, per trovare un cervello acceso tocchi aspettare Fratelli di Crozza?