“VEDERE SANREMO NON VUOL DIRE APPREZZARLO” – FRANCESCO MERLO SI SCAGLIA CONTRO LA KERMESSE CANORA: “L’AUDIENCE NON MISURA IL GRADIMENTO E MAI CERTIFICA LA QUALITÀ. E IL SUCCESSO DEL FESTIVAL SI NUTRE ANCHE DEL SUO PIÙ SPREZZANTE CONTROCANTO. A ME PARE CHE IL FESTIVAL NON RIESCA A RACCONTARE L’ITALIA, CHE SIA UNA FALSA E FASTOSA PATACCA DELLA NOSTRA TELEVISIONE, E QUEST’ANNO È PEGGIO CHE MAI, PERCHÉ NON SONO BRAVI. MA PER DIRLO, BISOGNA GUARDARLO…”
Lettera di un lettore a “Repubblica”
Caro Merlo, non vedo Sanremo da 50 anni. Non vi è nulla nel festival che susciti il mio interesse. Sono un anti-italiano, non apprezzo i programmi nazional-popolari. Sono in buona compagnia?
Andrea La Francesca — Novara
Risposta di Francesco Merlo
Vedere Sanremo non vuol dire apprezzarlo. L’audience non misura il gradimento e mai certifica la qualità. E il successo del festival si nutre anche del suo più sprezzante controcanto. Deve infatti essere blasonata e prestigiosa l’offerta per farle decidere, con orgoglio smisurato che, soltanto rifiutandola, lei diventa anti-italiano, che è l’identità degli italiani migliori, da Dante sino a Montale.
AMADEUS LEGGE L APPELLO DEGLI AGRICOLTORI SUL PALCO DI SANREMO
Davvero Sanremo non è adatto a lei perché sono così bravi da farne lo spettacolo nazionalpopolare? Più modestamente a me pare che il festival non riesca a raccontare l’Italia, che sia una falsa e fastosa patacca della nostra televisione, e quest’anno è peggio che mai, perché non sono bravi. Ma per dirlo, bisogna guardarlo: tutto, a sprazzi, un po’, come capita.