frank zappa claudia cardinale

FRANK ZAPPA FOREVER! – NASCEVA 79 ANNI FA IL MITICO CHITARRISTA CHE VOLEVA DIVENTARE PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI CON LO SLOGAN “POTREI MAI FARE PEGGIO DI REAGAN?” – IL RAPPORTO CON LE SUE ORIGINI ITALIANE NELLE CANZONI CULT "TENGO 'NA MINCHIA TANTA" E "QUESTI CAZZI DI PICCIONE" E LE FOTO FATTE (QUASI) PER CASO CON CLAUDIA CARDINALE: ERA IL 1969, L’ATTRICE ERA IN CALIFORNIA PER LAVORO E SCOPRÌ L'AVANGUARDIA ROCK E LA PSICHEDELIA… – VIDEO

 

Giulia Cavaliere per www.corriere.it

 

Frank Zappa F

Morto per un tumore alla prostata a soli 52 anni nel 1993 (mentre oggi ne avrebbe compiuti 79), Mr. Frank Vincent Zappa, voleva diventare presidente degli Stati Uniti. Eccola, quella sua ultima folle trovata e divertente volontà, candidarsi alla presidenza usando uno slogan di sicuro successo: «Potrei mai far peggio di Ronald Reagan?».

 

frank zappa e claudia cardinale by richard avendon 1

Era solito dire di scrivere canzoni brutte perché l'America era brutta e tuttavia non si era mai vissuto benissimo neppure quelle origini italiane tanto presenti anche nelle sue canzoni. Figlio di Francesco Zappa da Partinico, 30 km da Palermo, che successivamente avrebbe cambiato il nome in un più americano Francis, il nostro Frank non era granché in pace con le proprie radici: non amava il cibo italiano e soprattutto era andato progressivamente detestando l'integralismo cattolico paterno che impedì ai fratelli di andarlo a trovare durante la sua prima convivenza perché non ancora sposato.

 

 

Una discografia trapunta d’italiano

frank zappa e il gatto

Dall'ormai epico "Tengo 'na minchia tanta" (canzone uscita nel doppio Uncle Meat nonché eseguito nell'omonimo film di Massimo Bassoli) a "Questi cazzi di piccione" (pezzo strumentale in The Yellow Shark) fino a "Dio fa" (pezzo al Synclavier sul postumo Civilization Phaze III) d'italiano è trapunta la sua discografia che, pure se mastodontica (più di sessanta titoli da solista oltre agli esordi con i Mothers of Invention), ci raggiunge solo parzialmente.

 

frank zappa e claudia cardinale by richard avendon 6

 

Prolifico a livelli quasi patologici, non solo Zappa produceva musica inglobando nella sua scrittura una quantità di istanze, fascinazioni, ispirazioni e generi davvero generosissima, ma non smetteva mai di registrare. Un numero considerevole di album e brani restano dunque ancora inediti, segreti e perduti nei passaggi di eredità dopo la morte della moglie Gail nel 2015 e chissà, allora, tra quelle perle perdute, quanto italiano ripreso, citato, corroso che forse non conosceremo mai.

frank zappa e claudia cardinale by richard avendon 3

 

Con Claudia

Nel 1967 Zappa diventa quasi per caso co-protagonista di scatti spettacolari di Richard Avedon in compagnia di un'italiana d'eccezione, allora protagonista di pellicole e rotocalchi: la splendida Claudia Cardinale. L'attrice si trova in California per girare "Piano, piano non t'agitare!" (Don't Make Waves), un film diretto da Alexander Mackendrick, tratto dal romanzo Muscle Beach di Ira Wallach, con protagonista Tony Curtis e nel cast anche Sharon Tate.

frank zappa e claudia cardinale by richard avendon 5

 

Durante la permanenza in West Coast la Cardinale viene a contatto con il mondo degli Hell's Angels, si trova di fronte alle proteste studentesche e scopre l'avanguardia del rock americano dell'epoca, la psichedelia, il mondo di Laurel Canyon (dove Zappa, all'epoca, viveva come tanti altri musicisti al centro della scena allora e della storia oggi). Epoca, importante settimanale italiano, pubblica un servizio fotografico con appunto scatti di Richard Avedon nel numero di luglio, con un articolo e un titolo sommari e piuttosto pretenziosi e annacquati, oggi al limite dell'imbarazzante.

 

 

frank zappa e claudia cardinale by richard avendon 4

«Claudia prende in giro l'America» recita la rivista, mentre la Cardinale si veste da motociclista e prende in giro quelle che il giornale definisce «massaie trasandate» dei supermarket e cameriere dei Diner. Quello che nasce come un divertente fumetto fotografico pop di un incrocio di culture, mondi apparentemente distantissimi ma che ben rappresentano volti di spicco e situazioni al centro del ciclone culturale americano ma anche italiano (allora Cardinale era una vera diva), vengono insomma trasformate da Epoca in un servizio impreciso e un poco borioso, in cui appunto l'italiana starebbe prendendo in giro gli americani. 

 

frank zappa

Zappa compare in diverse foto, assieme a Elliot Ingber, chitarrista del suo gruppo (Mothers) - gli stivali con le frange che vediamo ai piedi della Cardinale sono i suoi. Zappa e soci, allora sconosciuti in Italia, ma con già sul mercato Freak Out!, secondo album doppio della storia destinato a rivoluzionare l'approccio musicale di molti (grande ispirazione anche per i Beatles) vengono etichettati dalla rivista come dei semplici hippie. Altre immagini della stessa session usciranno nell'ottobre dello stesso anno sulla rivista statunitense Cavalier, con il titolo più sobrio: «Claudia Cardinale on the California pop circuit». In questo caso Zappa & band vengono ovviamente riconosciuti come tali.

frank zappa ron galella frank zappa frank zappa e claudia cardinale by richard avendonFrank Zappa zappa la frank zappazappa Con la faccia di Frank Zappa FRANK ZAPPA 2frank zappa e claudia cardinale by richard avendon 2frank zappa

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)