alessandro orsini

“PASSI IL FILOPUTINISMO, MA A TUTTO C’È UN LIMITE” - UN LETTORE CI SEGNALA UN POST FACEBOOK DELIRANTE DI ALESSANDRO ORSINI, DATATO 9 GENNAIO 2019, IN CUI IL PROFESSORE DELLA LUISS SI VANTAVA DELLE AVANCES RICEVUTE DALLE SUE STUDENTESSE: “C’È ANCHE CHI MI HA SCRITTO POESIE D’AMORE. UNA RAGAZZA MI HA AVVINTO CON LE SUE PAROLE. LEGGEVO, VOLAVO E SOSPIRAVO”. POI L’IDOLO DEI PUTINIANI SI LANCIAVA IN UNO STRANO SPROLOQUIO SUI GAY: “VIVA GLI OMOSESSUALI E MENO MALE CHE NON SONO OMOSESSUALE. MI È ANDATA PROPRIO BENE. I POVERI E I RICCHI SONO SULLO STESSO PIANO DAVANTI ALLA LEGGE PERÒ NON SONO UGUALI DAVANTI ALLA SOCIETÀ E QUINDI NELLA REALTÀ. ALLO STESSO MODO, OMOSESSUALI E ETEROSESSUALI SONO…”

Riceviamo e pubblichiamo da un lettore:

ALESSANDRO ORSINI A CARTABIANCA

 

Caro Dago,

non so se ti era sfuggita questa perla di Orsini, risalente a 3 anni fa. Forse sarò drastico, ma credo che a chiunque si emozioni/commuova per una poesia da scuola media dovrebbe essere impedito di insegnare all’università. Passi il filoputinismo, ma a tutto c’è un limite!

 

Cordiali saluti,

Silvio

 

 

ALESSANDRO ORSINI

 

Dal profilo Facebook di Alessandro Orsini - 9 gennaio 2019

 

Non riesco a immaginare una fortuna più grande di una persona che entri nella tua vita e ti faccia ridere. E voi mi fate ridere. Come potrei non ringraziarvi? La nuova storia comica è questa. Il 28 dicembre ho mostrato la mia mano per rispondere a chi mi chiedeva se fossi sposato.

 

IL POST DI ALESSANDRO ORSINI NEL 2019 SUGLI OMOSESSUALI

Il post non ha fatto in tempo a cadermi dalle mani che ho ricevuto una valanga di messaggi del tipo: "Ti prego, dimmi che sei omosessuale!". Ho pensato di tenere botta e non rispondere, ma poi una nuova tipologia di domande ha bussato alla mia porta: "Ti prego, non dirmi che sei omosessuale. Non darmi questa grandissima delusione".

 

C'è anche chi mi ha scritto delle poesie d'amore. Una ragazza mi ha avvinto con le sue parole. Leggevo, volavo e a ogni verso sospiravo. Una poesia bellissima costruita su un dotto gioco di "oggi" e di "domani": "Tu sei il mio oggi e io il tuo domani… Porgimi le mani… Io ti amo se rimani… Oggi, non domani". Ma poi ho fatto un salto dalla sedia quando ho letto il finale: "…Se sei omosessuale, voglio morire ora, non domani".

 

Ci sono rimasto troppo male e troppo bene. Troppo male perché la trama tra l'oggi e il domani mi stava coinvolgendo davvero. Troppo bene perché non me l'aspettavo e ho riso di gusto.    

ALESSANDRO ORSINI

 

Siccome il flusso delle domande non diminuisce dal 28 dicembre, mi arrendo e rispondo oggi, non domani. No, non sono omosessuale, mi piacciono le donne. Mi fu già chiesto pubblicamente su questa bacheca tre anni fa e non mi sottrassi.

 

Ma capisco che, da allora, sono entrate più di 5000 persone nuove nelle mie due pagine, quella pubblica e quella privata, le quali non hanno assistito agli spettacoli comici precedenti o magari qualcuno ha assistito e pensa che, in questi ultimi tre anni, potrei avere cambiato qualche piccolo dettaglio della mia vita privata.

 

Non è successo. Sono felice di non essere omosessuale perché, in una società ancora omofobica, mi sono evitato una certa quantità di problemi. Chissà che inferno sarebbe stata la mia adolescenza. So anche che molti ragazzi omosessuali vengono respinti dai genitori, per non parlare del bullismo a scuola o degli omosessuali che vengono insultati o aggrediti per strada.

ALESSANDRO ORSINI

 

E con questo credo di avere risposto anche a coloro che hanno scritto che sarei omofobico. Non ho capito perché l'abbiano scritto, comunque no, non sono omofobico. Sono schierato contro qualunque forma di discriminazione e sono felice di proteggere gli studenti omosessuali dalle discriminazioni. Però meglio proteggere che essere protetti.

 

Viva gli omosessuali e meno male che non sono omosessuale. Mi è andata proprio bene. La difesa contro le persone discriminate, in cui credo profondamente, non autorizza a perdere il contatto con la realtà. I poveri e i ricchi sono sullo stesso piano davanti alla legge però non sono uguali davanti alla società e quindi nella realtà. Allo stesso modo, omosessuali e eterosessuali sono (quasi) uguali davanti alla legge, ma non davanti alla società. È agevole dimostrarlo: i giovani omosessuali vengono aggrediti per strada, ma non i giovani eterosessuali.

ALESSANDRO ORSINI ANDREA SCANZI - CARTABIANCA

 

Mica siamo tutti uguali. Se lo fossimo, perché dovremmo combattere contro le discriminazioni?

Tutto ciò che è lontano dalla realtà è lontano dalla vita.

Rimanete fedeli alla terra.

Viva gli omosessuali, meglio essere eterosessuali.

ALESSANDRO ORSINI alessandro orsinialessandro orsini 9

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