Manganellate sotto la sede RAI di Napoli contro il comunicato pro Israele ai manifestanti in presidio in solidarietà alla Palestina. Una compagna è stata colpita sull’occhio ed è sanguinante pic.twitter.com/Lw5U3WB0aC
— jewls ?? ?? (@lukeslaughters) February 13, 2024
manifestazione pro palestina davanti alla sede rai di napoli 3
GHALI A SANREMO, MANIFESTAZIONE DAVANTI ALLA SEDE RAI A NAPOLI
(ANSA) - Manifestazione, davanti alla sede Rai di viale Marconi, a Napoli, organizzata da Potere al Popolo, Rete per la Palestina Libera e disoccupati con l'ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, dopo le polemiche per l'esibizione di Ghali a Sanremo. Molti hanno tra le mani la scritta 'IsRAIele'.
Altri indossano maschere dell'alieno che ha accompagnato sul palco dell'Ariston il cantante mentre l'acronimo Rai è diventato 'Rai televisione IsRAIeliana'. Circa duecento le persone davanti all'ingresso piantonato dalle forze di polizia. Su alcuni manifesti compare la scritta 'Rai' con dipinto del sangue che scorre, mente altri invocano lo 'stop al genocidio'.
SANREMO. SCONTRI FUORI A SEDE RAI DI NAPOLI, ATTIVISTI FERITI
(DIRE) - Violenti scontri all'esterno della sede RAI di Napoli, a Fuorigrotta, dove si sta svolgendo un presidio per denunciare la presa di posizione dell'Ad Roberto Sergio sul conflitto Israele-palestinese. Quando gli attivisti che stanno partecipando alla manifestazione si sono avvicinati ai cancelli della RAI, la polizia, in tenuta antisommossa, ha più volte usato manganelli nei confronti di chi partecipa al presidio. Ci sono diversi feriti.
MULÈ, 'SANREMO? LE COSE VANNO DETTE NEL GIUSTO CONTESTO'
(ANSA) - Al festival della canzone "si va per cantare" e "le cose vanno dette nel giusto contesto". Gli artisti "hanno la libertà di cantare le loro canzoni, non di fare comunicazione su argomenti a piacere. Soprattutto se si assume una posizione chiaramente di parte e irrispettosa". Lo dice in un'intervista a La Stampa il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè (Forza Italia) commentando le polemiche degli ultimi giorni su quanto avvenuto al festival e a Domenica in.
Mulè trova "inaccettabile" che Ghali "abbia avuto la possibilità di dire quelle cose senza alcun contraddittorio, senza che venisse ricordato cosa ha subito Israele il 7 ottobre, mancando di rispetto alle vittime degli attacchi terroristici". L'esponente di Forza Italia tuttavia non vuole "buttare la croce addosso ad Amadeus, che è stato preso in contropiede. Certo, mi sarebbe piaciuto che, magari dopo qualche minuto, fosse tornato sul tema per offrire agli italiani un quadro più corretto, evitando che venisse veicolato un messaggio sbagliato davanti a 10 milioni di telespettatori".
MEME SULLO STOP AL GENOCIDIO DI GHALI A SANREMO
Per quanto riguarda invece Mara Venier con Dargen D'Amico "non parlerei di censura, ha semplicemente precisato che Dargen D'Amico non era lì per parlare di immigrazione". Meno male che quest'anno, rispetto alla funesta edizione di quello passato, le cose sono andate meglio, c'è stata più attenzione". Si è cercato "di fare un festival della canzone, dove la protagonista è stata la musica, senza altri diversivi inutili". La storia dell'occupazione della Rai da parte dei partiti "è un gioco delle parti - sottolinea -. Chi protesta sta con due piedi nel Cda Rai e con quattro piedi nelle strutture dell'azienda, dalla fiction ai programmi".
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