MACABRE VERITA’ - IL GIOVANE MICHAEL ROCKEFELLER, FIGLIO DEL VICEPRESIDENTE DEGLI STATI UNITI NELSON, NON ANNEGO’ NEL 1961 IN NUOVA GUINEA MA FU SQUARTATO DALLA TRIBU’ ASMAT E MANGIATO SU FOGLIE DI PALMA COME VENDETTA VERSO I COLONIALISTI OLANDESI

da www.dailymail.co.uk

Il 18 novembre 1961 l'unico figlio del senatore repubblicano Nelson Rockefeller, governatore di New York e futuro vicepresidente degli Stati Uniti, viaggiava a bordo di un catamarano con l'antropologo olandese René Wassink, al largo del golfo della Nuova Guinea.

Michael aveva 23 anni, l'imbarcazione si capovolse, si spezzò, e lui, dopo una notte intera trascorsa in acqua, pensò bene di farsi a nuoto i quindici chilometri che lo separavano dalla riva. Si legò due taniche vuote in vita, come salvagente, e disse al compagno di sventura: «Ce la posso fare».

Nelson Rockefeller organizzò presto una missione di recupero e salvò Wassink, ma il corpo di suo figlio Michael non fu mai ritrovato. Si pensò fosse stato ingoiato dal mare o mangiato dagli squali. Qualcuno sospettò fosse stato mangiato dai cannibali ed aveva ragione.

Il ragazzo fu torturato, decapitato e mangiato in un rituale da una tribù della Nuova Guinea. Ci sono voluti anni di ricerche per scoprire la verità. Ora a raccontarla è il giornalista Carl Hoffman nel libro "Savage Harvest", pubblicato questa settimana da William Morrow.

Secondo lui Michael riuscì quasi a raggiungere la riva, verso l'alba. Si sarebbe salvato se non fosse che ad attenderlo c'erano 50 uomini in canoa. Lo avevano scambiato per un coccodrillo, lo presero e lo riconobbero. Per loro era "Mike", lo avevano già visto nel villaggio.


Ajim, uno dei capi del villaggio Asmat di Otsjanep, si rivolse a Pep, che aveva collezionato più teste di chiunque altro nella tribù. Pep gridò, inarcò la schiena e trafisse con la lancia le costole dell'uomo bianco. Michael urlò, emettendo un suono profondo, inumano. Poi lo misero sulla canoa, lo trasportarono fino alla riva, dove gli fracassarono la testa con un'ascia, con il coltello lo aprirono dall'ano alla gola, gli ruppero le costole, gli tagliarono braccia e gambe, gli estrassero le interiora. Tutto mentre cantavano e si cospargevano il corpo con il suo sangue. La testa fu svuotata, il cervello fu estratto, versato su una foglia di palma e cucinato. Il resto fu impacchettato in foglie di banano e portato a casa in canoa.

Lo avevano fatto altre volte. Era un rituale sacro grazie al quale prendevano il potere della vittima.

Il motivo per un simile atto è stato la vendetta. Prima che Michael arrivasse lì, gli olandesi si erano impossessati dell'arcipelago e Max Lapre, il capo della colonia, aveva ordinato l'uccisione di cinque capi Asmat.

Michael Rockefeller si era appena laureato ad Harvard, era stato in Nuova Guinea già precedentemente, in una missione per recuperare materiale per il Museo di Arte Primitiva che suo padre aveva fondato a New York nel 1957.

Il ragazzo conosceva le usanze degli Asmat, sapeva che vivevano lì da sempre, senza contatti con la civiltà. Nel suo primo viaggio visitò 13 villaggi in tre settimane, barattando tabacco e acciaio in cambio di oggetti sacri e di artigianato. Andò tutto bene e pensò di tornare.

Carl Hoffman, per ricostruire la verità sulla sua vicenda, ha viaggiato per anni. E' andato nei Paesi Bassi, ha scartabellato centinaia di lettere e documenti dell'archivio coloniale, le memorie scritte dei missionari e delle chiese cattoliche. Ha scoperto che il governo olandese e le autorità ecclesiastiche locali sapevano bene cosa era successo, ma non ne fecero parola.

Hoffman è andato anche dalla tribù Asmat, ha vissuto per tre mesi con i figli degli uomini che hanno ucciso Michael. A quei tempi la tribù praticava ogni tabù del mondo occidentale: gli uomini facevano sesso con gli uomini, condividevano le mogli, bevevano urina, avevano rapporti orali con il capo, uccidevano i vicini, erano cacciatori di teste e mangiavano carne umana.

Il giornalista pensa che i Rockefeller siano venuti a conoscenza del tragico destino del rampollo quando la Associated Press ha diffuso la testimonianza di un prete secondo cui Michael era stato cannibalizzato dagli Asmat. Il governo olandese negò e la versione ufficiale è che sia semplicemente annegato.

 

 

Rockfeller aveva due taniche vuote legate alla vita come salvagente Nelson Rockefeller in cerca di suo figlio Michael La verita su Rockefeller nel libro di Hoffman Michael Rockefeller in Nuova Guinea Carl Hoffman fra gli Asmat Gli Asmat guardano le foto scattate da Michael Gli Asmat cucinarono il cervello di Rockefeller Gli Asmat erano cacciatori di teste e cannibali Michael Rockefeller cercava oggetti per il Museo di Arte Primitiva

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