Flora Drury per http://www.dailymail.co.uk
È il concorso di bellezza più spettacolare del mondo. Il premio? La possibilità di conquistare una nuova moglie. Sì, perché la competizione non è per donne ma per gli uomini della tribù musulmana poligama dei Wodaabe, un antico gruppo di mandriani che sostengono di essere le persone più belle e vanitose della terra.
Il giorno più importante del calendario Woodabe è alla fine di settembre, quando alla fine della stagione delle piogge le tribù si incontrano alla fine della transumanza per celebrare il “Garewol”. Dopo mesi di spostamenti attraverso il deserto dello Shael, il Garewol è l’occasione per ritrovarsi e fare festa per sette giorni e sette notti con musica e balli tradizionali.
La danza più attesa è lo “Yaake”, una sorta di ballo di accoppiamento in cui gli uomini si sfidano per ottenere la supremazia sessuale al cospetto di tre giudici donne. Lo Yaake è fondamentale per stabilire il valore di un uomo e i giudici hanno il potere di elevare chiunque allo status di dio del sesso o di lasciarlo cadere nella polvere.
Gli uomini passano anche sei ore per prepararsi per il grande evento, truccandosi il viso con argilla rossa, gli occhi con un pesante mascara nero per esaltarne il bianco e un rossetto scuro per evidenziare i denti. Una parte del rito prevede, infatti, che i ragazzi mostrino i denti facendo una smorfia aggressiva.
Per completare il look, gli uomini Wodaabe si mettono delle piume di struzzo nei capelli per sembrare più alti e si disegnano una riga bianca sul naso per fare sembrare i loro volti più affilati. I loro sforzi sono ricompensati nel momento in cui si presentano di fronte agli occhi dei giudici per eseguire il loro ballo e pavoneggiarsi davanti alle donne della tribù.
uomini durante cerimonia gerewol
Durante lo Yaake gli uomini ballano spalla contro spalla e si muovono lentamente in circolo, mentre le tre donne più belle della tribù eleggono il vincitore. Tra il pubblico vi sono anche le altre donne che nel frattempo possono scegliere il loro prossimo marito: se trovano un uomo che le piace, possono decidere di farsi “rapire” e abbandonare il loro vecchio marito.
Il fatto che siano già sposate non è un problema per questa tribù poligama perché le donne Wodaabe godono di una libertà sessuale ineguagliabile e possono sposare tutti gli uomini che vogliono. Quando si parla di sesso, sono le femmine a detenere il potere tra i Wodaabe.
Le ragazze non sposate possono fare sesso quando e con chi vogliono e il loro primo matrimonio è generalmente combinato dalla famiglia quando sono ancora bambine ma capita anche che qualcuna di sposi per amore. La sposa sta con il marito finché non è messa in cinta e poi va a vivere a casa della madre.
Dopo il parto la donna non può avere alcun tipo di contatto con suo marito e lui, a sua volta, non può mostrare alcun interesse né per sua moglie né per il bambino. Solo dopo due o tre anni dal parto la donna è autorizzata a rivedere suo marito, ma vivere con lui o portare con sé il bambino rimane un tabù fino a quando la madre di lei non ha potuto comprare tutti gli accessori necessari per la casa.
A quel punto però la donna potrebbe essere pronta per sposarsi un’altra volta, probabilmente con un uomo che ha visto al Gerewol. I Wodaabe, che parlano la lingua Fula e possiedono mandrie di Zebù dalle corna lunghe, sono uno dei popoli più vanitosi dell’Africa e si considerano senza dubbio il più bello.
“Ogni uomo rispettabile – dice una donna Wodaabe - esce sempre di casa con uno specchio tascabile e chi di noi sposa un brutto uomo cercherà sempre di trovarne un altro. Se non lo fai vuol dire che sei veramente innamorata!”. Gli uomini invece non hanno alcun potere quando si tratta di sesso e mogli.
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