Estratti da adnkronos.com
Talento multiforme capace di imporsi nel mondo della musica e dell'intrattenimento a livello mondiale tra gli anni '50 e '60, la cantante, chitarrista, ballerina e attrice italiana naturalizzata francese Caterina Valente è morta per cause naturali lunedì 9 settembre nella sua casa di Lugano, in Svizzera, dove si era ritirata da circa un ventennio.
Aveva 93 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato oggi dal suo portavoce Günther Huber all'agenzia di stampa tedesca Dpa. "Per quanto riguarda i desideri della defunta, i funerali si sono svolti nella massima privacy e non ci saranno altre cerimonie o memoriali. Vi chiediamo di rispettare la privacy dei familiari e amici in questo momento così delicato", si legge nel comunicato diffuso a nome della famiglia.
CATERINA VALENTE
Giovanna maria Fagnani per corriere.it – Estratti
Nella sua carriera anche film e trasmissioni tv. Nel 1959 Mario Riva lanciò Caterina Valente sugli schermi della Rai con «Il Musichiere» e i suoi dischi entrarono anche nelle classifiche italiane, mentre continuava a interpretare canzoni in tedesco, francese, inglese e altre lingue.
Tra i suoi maggiori successi «Till» e «Personalità», brano ritmico che arrivò primo in classifica e venne poi reinterpretato anche da Mina e da Adriano Celentano. Negli anni Sessanta Caterina Valente condusse il suo spettacolo di varietà intitolato «Bonsoir Caterina» che inaugurò il neonato secondo canale televisivo della Rai. Seguirono altri show musicali: «Nata per la musica», «Bentornata Caterina» e «Un'ora con Caterina Valente» (n quest'ultimo si lanciò in inediti virtuosismi vocali duettando con Mina).
Questi show furono l'occasione per presentare al pubblico italiano altri brani che divennero immediatamente dei successi, quali «Ciao», «Precipitevolissimevolmente», «Stanotte come ogni notte», «Nessuno al mondo», «Twistin' the twist». Nel corso della sua carriera ha inciso oltre 1500 brani in 13 lingue diverse.
«Caterina Valente era una mia carissima amica, sin dagli anni 80, una grande artista internazionale e deve essere ricordata come un orgoglio italiano. Ci teneva molto a dire ovunque nel mondo: sono italiana nata a Parigi per caso. Mi raccontò una volta che negli anni 70 scelse di vivere all'estero solo perchè aveva paura che le rapissero il figlio, avendo ricevuto minacce, come tanti in quel periodo difficile» racconta Leopoldo Mastelloni, ricorda così la cantante ballerina regina del bossanova, ma che anche i più giovani ora conoscono grazie al remix del suo celebre «Bongo Cha Cha Cha». Con Mastelloni, che ne fece una celebre imitazione a Studio 80 di Antonello Falqui indossando un suo abito, il rapporto non si era mai interrotto da quando si conobbero trovandosi a condividere la roulotte di Leopoldo.
«Con Delia Scala e la Mondaini eravamo nello spettacolo benefico "Una rosa per la vita" che si realizzava al teatro Tenda. Lei star non aveva trovato un camerino: Grazie per l'ospitalità, accetto solo se stiamo insieme", mi disse, ed io insieme a lei mi truccai da Pierrot. Da allora ci siamo sentiti costantemente, negli ultimi due anni mi ero preoccupato perché lei così precisa non mi aveva risposto a Natale. Era una donna cordialissima, grande amica di Mina, hanno vissuto vicino in Svizzera per anni. A volte sbagliavo a inviare i fiori e scambiavo i biglietti».
Mastelloni invita i giovani a conoscere il talento della Valente: «Fui io a dire al figlio Eric di cui sono diventato amico di mettere in rete tutti i grandi spettacoli della mamma, con Ella Fitzgerald, Sinatra e tanti altri, perché tutti potessero ricordare la sua grandezza. Cantava in dieci lingue dal giapponese all'olandese, ed anche in napoletano! Ha fatto anche cinema con De Sica e tanto altro».
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