"L'ESPRESSO" AD ALTAN TENSIONE - IL GRANDE VIGNETTISTA HA DECISO DI MOLLARE IL SETTIMANALE DOPO 31 ANNI DOPO CHE IL NUOVO PROPRIETARIO, DANILO IERVOLINO, HA LICENZIATO, IL 29 DICEMBRE SCORSO, IL DIRETTORE LIRIO ABBATE – AI GIORNALISTI A LUI PIÙ VICINI, ALTAN HA CONFIDATO DI AVER DECISO DI “SCENDERE DALLA BARCA” PERCHÉ LE CIRCOSTANZE "NON SONO PIÙ SOPPORTABILI"
Da “L’identità”
Altan non c’è più. Sul suo Espresso. Dopo 31 anni per la prima volta il settimanale fondato da Eugenio Scalfari esce in edicola senza la storica vignetta del grande satirico padre della Pimpa che apriva il settimanale.
Il silenzio del giornale e del suo editore Danilo Iervolino lasciavano pensare a un
fatto casuale. Ma invece Altan ha proprio detto addio. Il 29 dicembre scorso dopo la sostituzione del direttore Lirio Abbate il più famoso vignettista italiano ha scelto di "scendere dalla barca", come ha fatto sapere ai colleghi cui era più legato.
ALTAN LASCIA L'ESPRESSO - DA L'IDENTITA
Pare proprio che le parole di Altan non lascino dubbi sulla ragione dell'addio. Le circostanze dell'allontanamento di Abbate, ha confidato Altan ad alcuni giornalisti, non sono più sopportabili. E così ha aggiunto a "dopo 31anni lascio la barca anch'io".
E così la direzione di Alessandro Mauro Rossi, uomo di fiducia di Iervolino, socio di Bfe, membro del cda e direttore di Forbes, si apre con un addio di enorme peso. Che lascia intendere che L'Espresso non sarà più quello che conoscevamo.
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