Da corriere.it
Hank Azaria, il doppiatore e comico americano che ha dato voce al personaggio di Apu nei Simpson, ha chiesto scusa «a ogni singola persona indiana» per aver interpretato quel ruolo, pronto a riconoscere le sue responsabilità sulle «conseguenze negative» che possono esserne derivate. Azaria è stato doppiatore del negoziante indiano, uno dei personaggi ricorrenti del cartoon, fin dal 1989, ma ha abbandonato la serie animata nel 2020 dopo l’insorgere delle critiche che facevano notare come Apu Nahasapeemapetilon desse un’immagine fortemente stereotipata e potenzialmente offensiva della comunità indiana. A rafforzare l’ondata di dissenso ha contribuito il documentario del 2017 «The Problem with Apu» che analizzava proprio il modo di ritrarre le comunità asiatiche da parte del mondo occidentale.
Il contributo al «razzismo strutturale» negli States
Azaria, 56 anni, è tornato sull’argomento durante il podcast Armchair Expert, dicendosi convinto che i Simpson abbiano alla base delle buone intenzioni, ma che abbiano nondimeno contribuito al «razzismo strutturale» negli Stati Uniti. Gli ci è voluto tempo, ha aggiunto, per giungere a queste conclusioni e per capire che il suo modo di ritrarre Apu - che in italiano è doppiato da Manfredi Aliquò - era offensivo: «Davvero non ne avevo idea. Non ci avevo pensato all’inizio. Non mi rendevo conto di quanti vantaggi avessi avuto, essendo un ragazzo bianco cresciuto nel Queens».
Il caso Hunziker-Scotti a Striscia la Notizia
Le scuse di Azaria arrivano nella stessa settimana in cui un caso simile ha destato polemiche in Italia: Michelle Hunziker e Gerry Scotti, conduttori di Striscia la Notizia, sono stati accusati di razzismo per aver ironizzato sugli occhi a mandorla e scherzato sulla pronuncia cinese. In un’intervista al Corriere hanno ribadito il loro profondo dispiacere e sottolineato: «Eravamo in buona fede»