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1. AGI, LA REDAZIONE CONTRO ANGELUCCI E IL PD PREPARA UN’INTERROGAZIONE
Estratto dell’articolo di To.Ro. per “il Fatto Quotidiano”
ANTONIO ANGELUCCI A PALAZZO CHIGI
La redazione dell’Agi ha reagito immediatamente all’ipotesi di cessione ad Antonio Angelucci, re delle cliniche private, deputato leghista e già editore di Libero, Il Tempo e il Giornale.
Il cdr dell’agenzia di stampa, di proprietà dell’Eni, ha chiesto all’azienda “un incontro urgente in merito alle indiscrezioni su una trattativa per la vendita rilanciate da due quotidiani. La redazione, pronta a una mobilitazione adeguata, è fortemente preoccupata dalla prospettiva di un eventuale cambio di proprietà, oltretutto alla vigilia di un passaggio importante come la trattativa che si prospetta su eventuali pensionamenti anticipati e nuove assunzioni tra i precari di lungo corso”.
la notizia dei domiciliari di tommaso verdini su libero
A Capodanno la notizia della trattativa tra Eni e Angelucci è rimbalzata anche tra i partiti. “Non è più rinviabile una legge sui conflitti d’interesse – ha dichiarato Guido Ruotolo, responsabile comunicazione del Pd –. Le notizie, apparse sul Fatto Quotidiano, di una trattativa del re delle cliniche del Lazio, Antonio Angelucci, sono un ulteriore campanello d’allarme sul controllo dell’informazione da parte del governo Meloni”. Il Pd ha annunciato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti (il Mef è il principale azionista di Eni; Giorgetti e Angelucci militano entrambi nella Lega). […]
2. ANGELUCCI VUOLE TUTTO: TRATTA CON ENI PER L’AGENZIA AGI E CON ELKANN PER RADIO CAPITAL (E UN DOMANI PER REPUBBLICA)
Estratto dell’articolo di Tommaso Rodano per il “Fatto quotidiano”
antonio angelucci giovanni malago foto di bacco (2)
Era un portantino dell’ospedale San Camillo di Roma, è diventato il re delle cliniche private del Lazio e l’editore più potente della stampa di destra. Antonio Angelucci non si ferma più. Dopo aver messo le mani sul Tempo, su Libero e sul Giornale, dopo aver tentato invano la scalata alla Verità e mentre continua a spingere per l’acquisto di Radio Capital dal gruppo Gedi, il potente […] sarebbe in trattativa per acquistare anche l’Agi, l’agenzia di stampa dell’Eni. Il cane a sei zampe se ne priverebbe senza drammi, visti i conti poco floridi […]
Sullo sfondo, c’è chi garantisce che Angelucci abbia anche avviato un discorso con la famiglia Elkann per comprare Repubblica. I tempi per un’operazione del genere […] sarebbero ovviamente più lunghi, ma se gli attuali proprietari decidessero di cedere, Angelucci non farebbe mancare il suo interesse. Repubblica […] gli permetterebbe di controllare un network enorme e trasversale, da destra a sinistra (d’altra parte il primo giornale posseduto da Angelucci, insieme a Libero, fu il Riformista di Claudio Velardi, un foglio vicino ai Ds di Massimo D’Alema). Per ora sono solo discorsi […]
antonio angelucci foto di bacco
Ma come funziona l’informazione sui giornali del re delle cliniche private […]? […] la notizia dell’arresto di Tommaso Verdini è stata nascosta con sapienza in tutti i suoi quotidiani. Cancellata dalle prime pagine, infilata in fondo alla foliazione […]
D’altra parte Antonio e papà Denis sono amici stretti, confidenti e collaboratori da anni. Angelucci, tra le altre cose, l’aveva piazzato alla presidenza del ramo editoria di Tosinvest, la finanziaria di famiglia, una carica che Denis ha occupato brevemente tra il 2018 e il 2019. Gli era venuto in soccorso già molti anni prima, con un generoso prestito da 10 milioni che a Verdini sarebbe servito per ripianare i debiti con il Credito cooperativo fiorentino (la banca a cui è legata una delle condanne definitive dell’ex tuttofare di Silvio Berlusconi). Angelucci, come dicevamo, è anche deputato della Lega, il partito di Matteo Salvini, fidanzato di Francesca Verdini, l’altra figlia di Denis. […]
[…] ecco la rassegna stampa. Sul Giornale di venerdì, il giorno dopo la notizia dei suoi arresti domiciliari, Tommaso Verdini non è in prima pagina. Su di lui c’è […] un articolo breve in apertura di pagina 9, titolato laconicamente: “Caso Anas, nuovi guai per i Verdini”. […] Sul Tempo la notizia è ancora più laterale: è in un “boxone” nel taglio basso di pagina 8. Il titolo è a suo modo straordinario: “Commesse Anas, cinque ai domiciliari”. Forse cinque di passaggio. Viene in aiuto il catenaccio: “La procura di Roma ipotizza corruzione anche per Verdini junior”. Libero, infine, imbosca tutto in un colonnino ancora più piccolo, di nuovo in pagina 9: “Corruzione, indagato Verdini. Domiciliari al figlio”.
la notizia dei domiciliari di tommaso verdini sul tempo
Per un’ulteriore conferma su Angelucci e l’uso “spregiudicato” della clava editoriale, chiedere ad Alessio D’Amato, ex assessore alla Sanità della Regione Lazio. Tra i numerosi incidenti giudiziari che hanno accompagnato l’ascesa imprenditoriale del re delle cliniche, c’è anche l’accusa di istigazione alla corruzione di D’Amato con la promessa di una presunta tangente da 250 mila euro. L’assessore rifiutò e corse a denunciare, Angelucci è ancora a processo.
La mazzetta, secondo l’accusa, fu offerta durante un tavolo di trattativa tra l’imprenditore e la Regione Lazio nel 2017. Aveva l’obiettivo di sbloccare lo stallo sui crediti di uno dei suoi ospedali, il San Raffaele Velletri, a cui era stato revocato l’accesso presso il servizio sanitario regionale a causa di gravi irregolarità. D’Amato denunciò di essere stato contattato da persone legate ad Angelucci con telefonate, whatsapp e mail insistenti. Messaggi di questo tenore: “Cerchiamo di sistemare la faccenda di Velletri (…) è una cosa che gioverebbe a tutti”. “La guerra – scrivevano a D’Amato – non conviene, né a noi né a te. Tonino c’ha i giornali”.
[…] Angelucci […] originario di Sante Marie, paesello di montagna sul lato abruzzese del confine col Lazio, è arrivato a Roma in giovane età con in tasca solo una licenza media inferiore. Il resto è leggenda: prima commesso in una farmacia, poi portantino […] nel più grande ospedale pubblico di Roma, il San Camillo, quindi l’apertura con altri soci di una casa di cura a Velletri. Il grande salto è agli inizi del 2000, quando acquista da Don Luigi Verzè la filiale capitolina dell’ospedale San Raffaele per 270 miliardi di lire. Pochi mesi dopo riesce a rivenderla al ministero della Salute per 320 miliardi.
Poco altro si sa sulle origini di un impero che oggi, […] registra questi numeri: la holding, Three, domiciliata in Lussemburgo, ha un patrimonio di 343 milioni (di cui 41 in opere d’arte) regolarmente contabilizzati anche grazie a un vecchio scudo fiscale. Produce 200 milioni di ricavi tra sanità, immobili, facility management ed editoria. Dentro Three ci sono la finanziaria Tosinvest e il Gruppo San Raffaele, quello delle cliniche private. Anche si si parla sempre di “famiglia Angelucci” – il più attivo è il figlio Giampaolo – il 100% delle quote di Three appartiene una persona sola: Antonio.
Il suo reddito personale lo colloca ovviamente ai vertici della classifica dei parlamentari più ricchi […] Angelucci – che ha attraversato le temperie di una lunga serie di scandali e inchieste, da cui finora è uscito sostanzialmente indenne, con l’eccezione di una condanna in primo grado a 1 anno e 4 mesi per falso e tentata truffa, legata ai contributi pubblici erogati a Libero – continua a seminare […] I semi sono i giornali italiani. […]
ANTONIO ANGELUCCI la notizia dei domiciliari di tommaso verdini sul giornale
AUGUSTO MINZOLINI ANTONIO ANGELUCCI DENIS VERDINI