1. IL VERO “LUPO DI WALL STREET” JORDAN BELFORT VEDE IL FILM DI SCORSESE E CONFESSA: ‘’E’ STATO SCIOCCANTE. SONO RIMASTO SENZA PAROLE. DOVEVO FARE I CONTI CON LA MIA VECCHIA VITA. IL LIBRO CHE HO SCRITTO È STATA UN’ESPERIENZA CATARTICA, MA IL FILM È STATO MOLTO DI PIÙ. HO SUDATO SU ALCUNI PUNTI, QUANDO SI PIPPAVA COCAINA” 2. “LA COSA PIÙ ESAGERATA? AVVENNE A UN ADDIO AL CELIBATO MA NON SI PUÒ RACCONTARE IN TELEVISIONE. SI TRATTÒ DI UN ATTO DI DEPRAVAZIONE SESSUALE CHE LASCIÒ ANCHE ME SENZA PAROLE. AVVENNE DAVANTI A UN CENTINAIO DI PERSONE. C’ERANO 50 PROSTITUTE E ANCHE LORO DISSERO DI NON AVER MAI VISTO UNA ROBA SIMILE” 3. BELFORT DEVE CIRCA 110 MILIONI DI DOLLARI ALLE SUE VITTIME, FINORA NE HA RESTITUITI APPENA 12 E GLI INTROITI DELL’AUTOBRIOGRAFIA E DEL FILM ANDRANNO A RICOMPENSARLI” 4. LA MARCIA TRIONFALE DEL FILM DI SCORSESE: IN UN MESE HA GIÀ INCASSATO 91 MILIONI $
1. PARLA IL VERO "LUPO DI WALL STREET" JORDAN BELFORT
da www.dailymail.co.uk
Parla il vero Jordan Belfort, colui che è stato interpretato da Leonardo DiCaprio nel âWolf of Wall Street', candidato all'Oscar. Intervistato ieri al âPiers Morgan Live' ha ammesso "di aver perso l'anima in quegli anni di intrallazzi e vita debosciata" e ha descritto il momento in cui ha cominciato a truffare gli innocenti risparmiatori: "E' stato allora che l'avidità ha preso il sopravvento".
Belfort, che oggi ha 51 anni ed è un guru motivazionale, si è congratulato con il film e ha raccontato di aver trascorso più di cento 100 ore con DiCaprio, che ritiene straordinario, capace di fare un film che non glorifica i suoi eccessi, come invece sostengono molti critici: "Al principio, quando Leo ha preso visione del progetto, ha chiarito che voleva rappresentare i miei errori. Il mio comportamento di allora rappresenta molto di ciò che poi è diventata Wall Street. Credo che Leo sia rimasto stupito dalla svolta radicale della mia vita. Quello lo ha toccato, e sono orgoglioso di ciò che ha realizzato".
Secondo Belfort, all'epoca lui e i suoi soci non hanno perso l'anima tutto d'un botto. Il declino è avvenuto piano piano: "Era molto facile motivare razionalmente ogni azione, finché non siamo finiti oltre".
E' stato in prigione 22 mesi per frode e riciclaggio di denaro sporco eppure nell'intervista ha continuato a sostenere che il 95% del suo operato era legale sebbene "il 5% fosse incredibilmente rovinoso e avvelenasse tutto il resto".
Quei passaggi, ha confessato, sono stati difficili da rivivere nel film di Scorsese: «E' stato scioccante. Ho visto il film con la mia fidanzata la prima volta, e siamo rimasti senza parole. Dovevo fare i conti con la mia vecchia vita. Il libro che ho scritto è stata un'esperienza catartica, ma il film è stato molto di più. Ho letteralmente sudato su alcuni punti, quando si pippava cocaina ad esempio».
Belfort ha rivisto il film con il figlio diciottenne e con la sua ex moglie, nel film la colpisce alla pancia ma lui sostiene che non sia avvenuto veramente. Altre cose esagerate sono accadute eccome: la donna che si rasa a zero in cambio di 10.000 dollari per rifarsi le tette, il nano tirato a freccette in ufficio, l'amico che ingoia un pesce vivo.
Anche la zona di sesso libero esisteva per davvero: «Qualcuno battezzò l'ascensore e da quel momento c'erano ragazzi e ragazze tra i 18 e i 23 anni che facevano un sacco di soldi. Queste cose accadono».
La cosa più esagerata avvenne a un addio al celibato: «Ma non si può raccontare in televisione. Si trattò di un atto di depravazione sessuale che lasciò anche me senza parole. Avvenne davanti a un centinaio di persone. C'erano 50 prostitute presenti e anche loro dissero di non aver mai visto una roba simile. Fu assolutamente disgustoso».
Belfort ha raccontato a Piers che il momento più basso è stato quando la sua famiglia è andata in pezzi: «Il fondo l'ho raggiunto quando ho rischiato di perdere i miei figli». Per fortuna erano così piccoli che lo hanno conosciuto solo come è oggi, senza dipendenze: «Sono stato un buon padre e ne vado orgoglioso. Sono diventato sobrio quando mia figlia aveva tre anni e mio figlio uno». Ha aggiunto che i suoi genitori non lo hanno mai giudicato e gli hanno accordato un sostegno incondizionato, malgrado il suo comportamento criminale.
Piers ha fatto notare a Belfort che se fosse rimasto nell'ambito della legalità , oggi avrebbe da parte una fortuna e il lupo ha risposto: «Il più grande errore che ho commesso è stato di volere tutto subito e di non aspettare la gratificazione. Oggi sarei miliardario».
Belfort deve circa 110 milioni di dollari alle sue vittime, finora ne ha restituiti 12 e gli introiti del libro e del film andranno a ricompensarli. «Credo che gli incassi saranno alti, ne sono felice». Secondo la CNN in un mese il film avrebbe già incassato 91 milioni di dollari.
Nell'ora di intervista Belfort ha citato alcune vittime del suo operato: Peter Springfield, architetto del Connecticut, che ha perso metà dei risparmi di una vita, Alfred Vitt, dentista in pensione, che ha perso 250.000 dollari, e Bob Shearin, truffato per 130.000 dollari.
Ma Belfort non ha incontrato personalmente nessuna delle sue vittime: «Nessuno di loro mi ha cercato. La cosa più autentica che oggi posso fare è dare a loro il 100% dei miei proventi. Onestamente è una cosa terribile quella che ho fatto. Mi ci sento male. Me ne vergognavo, ora non più. Non vivrò la mia vita nella vergogna, sarebbe deleterio. Vivo con il rimorso, questo sì. Cerco di fare cose positive per rimediare ai miei errori».
Ha aggiunto che è pronto ad incontrare le persone che ha ingannato per chiedere scusa.
Secondo Belfort il film ammonisce e non glorifica i suoi eccessi Il lupo alla premiere con la sua compagna DiCaprio ha trascorso oltre cento ore con Belfort Belfort racconta di aver perso la sua anima lentamente per avidita DiCaprio interpreta Jordan Belfort jordan belfort A un certo punto Belfort assumeva tipi diversi di stimolanti JORDAN BELFORT wolf