insegno guaccero de girolamo giusti

VIALE MAZZINI, ABBIAMO UN PROBLEMA! ALLA RAI PROSCIUTTO E MELONI I CONTI NON TORNANO - L'AUMENTO DELLE SPESE PER VIALE MAZZINI SI È TRADOTTO IN UN CALO GENERALIZZATO DEGLI ASCOLTI: A GENNAIO VERRANNO RIMESCOLATI I PALINSESTI E ALCUNI PROGRAMMI RISCHIANO DI CHIUDERE - NEL MIRINO FINISCONO IL PROGRAMMA DI BIANCA GUACCERO, QUELLO DI MAX GIUSTI, E POI NUNZIA DE GIROLAMO, IL "MERCANTE IN FIERA" DI PINO INSEGNO. A PROPOSITO, PERCHÉ INVESTIRE NEL PRESERALE DI RAIDUE, QUASI IN CONCORRENZA CON RAIUNO, 2 MILIONI E 700 MILA EURO PER LA PRODUZIONE DI 71 PUNTATE DEL "MERCANTE IN FIERA"? PURTROPPO ALLA RAI MANCA LA FIGURA DEL…

Paolo Festuccia per la Stampa - Estratti

 

GIORGIA MELONI PINO INSEGNO - VIGNETTA BY MACONDO

Nessuna paura, anche quest'anno a viale Mazzini tutti mangeranno il panettone. Anche se, sulle lenticchie e il cotechino del primo dell'anno c'è il massimo riserbo: molti programmi, infatti, rischiano il taglio. Via, sostituiti e consegnati all'archivio degli insuccessi. Rimpiazzati con il "meglio" che gira nel convento, che comunque costa meno rispetto ai nuovi prodotti e che nel passato ha retto il confronto con la concorrenza. Come dire, un evergreen come "Pretty woman" con Julia Roberts al trentesimo passaggio su Raidue va meglio di Max Giusti e il suo "Fake show".

 

Insomma, chi in questi giorni ha sentito o incrociato per i corridoi di viale Mazzini, l'amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio lo ha descritto come risoluto e per niente affranto ma deciso a mettere fine alle critiche che «mirano a mettere in un angolo la Tv pubblica», in un gioco che rischierebbe di «ammaccare il ruolo istituzionale che la Tv pubblica riveste», in quanto – a suo dire – «istituzione del Paese». Però adesso basta con assist a «simili operazioni». È tempo di cambiare e dire basta ai fischi per i fiaschi.

pino insegno il mercante in fiera

 

E nel mirino finiscono il programma di Bianca Guaccero, quello di Max Giusti, e poi Nunzia De Girolamo su Raitre, il "Mercante in fiera" di Pino Insegno nel pre-serale di Raidue. Non solo, sul tavolo dei vertici di viale Mazzini sono appuntati dati e numeri di share degli "inediti" (cioè i programmi nuovi) sia della Rai che dei competitor, a partire da Mediaset.

 

NUNZIA DE GIROLAMO - AVANTI POPOLO

E in realtà, a ben vedere, tra i prodotti sfornati dalla premiata ditta intrattenimento "daytime&primetime" a leccarsi i baffi per panettone e le lenticchie di San Silvestro ci sarebbe solo, "Citofonare a Raidue" (nel weekend) con Paola Perego e Simone Ventura su Raidue che con 88 mila euro di costo a puntata (20 puntare per un totale di 1 milione 760 mila euro) nel trimestre analizzato strappa un +0,27% di share.

 

Briciole di successo ma pur sempre un dato positivo. Né va meglio sulla terza rete dove, "Le parole" di Gramellini ottenevano più di "Che sarà" (-2,93% di share) e stessa storia per la "Volta Buona" di Caterina Balivo che nel periodo dall'11 settembre al 20 ottobre lascia sul campo oltre due punti e mezzo di share rispetto a "Oggi è un altro giorno".

 

liberi tutti bianca guaccero 4

E così, l'anno che verrà potrebbe essere, stavolta sì, la volta buona per rimescolare le carte nei palinsesti. Perché al di là dei punti, in alcuni casi si tratta anche di decimali, che non preoccupano più di tanto un'azienda come Mamma Rai, che nel suo core business persegue sì il criterio degli ascolti ma soprattutto il codice del servizio pubblico, (come dice Roberto Sergio) quello che non convince è la strategia messa in campo per dare il via libera a nuovi programmi, e soprattutto, l'incertezza, la fatica «talvolta – ragiona una fonte Rai – i macroscopici errori del palinsesto». La prova del 9 o se si preferisce il teorema Tafazzi è il caso Raidue.

 

La domanda delle domande è questa: perché investire nel preserale di Raidue, cioè quasi in concorrenza con Raiuno, 2 milioni e 700 mila euro per la produzione di 71 puntate del "Mercante in fiera"? Risposta: purtroppo alla Rai manca la figura del coordinatore dei generi nell'ambito di una riforma, proprio quella dei generi, che in questa fase dimostra tutte le sue falle.

roberto sergio max giusti

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