IL CIELO È AZZURRO PER BRANSON – A BORDO DELLA NAVICELLA SPAZIALE “SPACESHIP TWO” DELLA "VIRGIN GALACTIC" CI SARANNO 3 ITALIANI – LA MISSIONE “VIRTUE-1”, PREVISTA PER IL 25 SETTEMBRE, È IL RISULTATO DELLA COLLABORAZIONE TRA L'AERONAUTICA MILITARE, IL CNR E LA SOCIETÀ AEROSPAZIALE AMERICANA – MA NON SARANNO “TURISTI SPAZIALI”: SI TRATTA DEL COLONNELLO WALTER VILLADEI, IL TENENTE COLONNELLO ANGELO LANDOLFI E L'INGEGNERE PANTALEONE CARLUCCI...
Tre italiani voleranno nello spazio con Virgin Galactic. La missione, chiamata Virtute-1, è prevista per il 25 settembre ed è il risultato della collaborazione tra l'Arenautica militare, il Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) e la stessa società aerospaziale fondata da Richard Branson.
Dopo il primo volo da «turista spaziale» - lo stesso miliardario si trovava a bordo - ora è il momento di esplorare l'utilità di questi voli suborbitali (ovvero entro i confini dell'atmosfera terrestre, fissati a 100 chilometri sopra il livello del mare) al netto del puro divertimento e del brivido che può portare un'esperienza di questo tipo a chi se la può (ad oggi) permettere economicamente.
Richard Branson annuncia il volo nello spazio
E infatti la missione Virtute-1 ha lo scopo di condurre esperimenti scientifici. Presentata il 2 settembre a Roma, è il risultato della collaborazione siglata a ottobre 2019 tra l'Areonautica militare e Virgin Galactic.
Lo spazioplano utilizzato sarà la SpaceShip Two: «Durante il volo spaziale suborbitale, in seguito allo spegnimento del motore, il personale avvierà le procedure per condurre gli esperimenti in condizioni di microgravità. Queste condizioni permetteranno di effettuare esperimenti multidisciplinari, altrimenti difficilmente realizzabili, relativi alla medicina, ai materiali avanzati, alla fisica dei fluidi, alla fisiologia», si legge nel comunicato.
Più che turisti spaziali, parliamo in questo caso dunque di personale altamente specializzato. I tre italiani che saliranno a bordo della navicella di Virgin sono anche i primi europei a sperimentare questa nuova esperienza «extraterrestre» (al netto del giovanissimo passeggero di Jeff Bezos, il 18enne olandese Oliver Daemen).
Il primo dei tre italiani è il colonnello Walter Villadei, qualificatosi come cosmonauta presso il Y. Gagarin State Research & Test Cosmonaut Training Centre di Star City. Insieme a lui - entrambi fanno parte dell'Areonautica militare - il tenente colonnello Angelo Landolfi, un aeromedico membro del Consiglio direttivo dell'Associazione italiana di medicina aeronautica e spaziale.
Infine l'ingegnere Pantaleone Carlucci del Consiglio Nazionale delle Ricerche e in particolare appartenente all'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima. Gli esperimenti condotti permetteranno non solo di accrescere la conoscenza scientifica di alcuni fenomeni in condizioni di microgravità, ma anche di caratterizzare sempre meglio il contesto dei voli suborbitali, nella prospettiva di renderli in futuro accessibili ad un numero sempre maggiore di persone.