maro'

E ALLORA I MARÒ? SONO STATI ARCHIVIATI - DOPO DIECI ANNI IL GIP DI ROMA HA MESSO LA PAROLA FINE AL CASO DEI FUCILIERI DI MARINA SALVATORE GIRONE E MASSIMILIANO LATORRE - A DICEMBRE LA PROCURA AVEVA CHIESTO DI FAR CADERE LE ACCUSE CONTRO I DUE MILITARI, ACCUSATI DELL’OMICIDIO DI DUE PESCATORI IN INDIA, NEL 2012. NE SCATURÌ UN LUNGO CONFLITTO DIPLOMATICO, CHE SI RISOLSE CON UN RISARCIMENTO DI 1,1 MILIONI PAGATO DALLO STATO ITALIANO…

Riccardo Pelliccetti per “il Giornale”

 

latorre girone

Sono serviti dieci lunghi anni per mettere la parola fine alla scandalosa vicenda dei due fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Una vera e propria odissea che vede finalmente il suo epilogo con l'archiviazione dell'indagine decisa ieri dal Gip di Roma.

 

D'altronde, la stessa Procura il 9 dicembre scorso aveva chiesto al giudice di far cadere le accuse contro i due militari perché gli elementi di prova non erano sufficienti per istituire un processo. Il caso dei due marò è rimbalzato a lungo su tutti i media, aprendo anche un conflitto diplomatico con l'India, dopo che furono accusati dalle autorità di Delhi di aver ucciso due pescatori, il 15 febbraio 2012 al largo del Kerala, scambiando il loro peschereccio per un'imbarcazione pirata. Latorre e Girone erano a bordo della nave Enrica Lexie in servizio antipirateria con altri commilitoni.

 

girone latorre

Il governo indiano costrinse la nave italiana a tornare in porto e fece arrestare i due fucilieri. Le relazioni tra Italia e India furono messe a dura prova, tanto da aprire una controversia internazionale a cui si aggiunsero notevoli tensioni politiche interne, che spinsero l'allora ministro degli Esteri Giulio Terzi a dimettersi perché sconfessò la politica del governo Monti, il quale aveva deciso di «abbandonare» i due marò in attesa di un pronunciamento internazionale.

 

enrica lexie

Dopo il carcere e il lungo confino in India, Latorre rientrò in Italia nel 2015, mentre Girone l'anno successivo, dopo che il loro caso era sbarcato alla Corte permanente di arbitrato. Le udienze si sono protratte fino al 2020, quando i giudici internazionali stabilirono che i due fucilieri di Marina dovevano godere dell'immunità funzionale, poiché erano impegnati in una missione per conto dello Stato italiano. In sintesi, l'India non aveva alcuna giurisdizione: per le accuse mosse contro i nostri due militari era competente esclusivamente la giustizia italiana.

 

peschereccio maro st antony

Le autorità indiane chiusero così tutti i procedimenti dopo che il nostro Paese garantì un risarcimento di 1,1 milioni di euro alle famiglie dei due pescatori. Dopo essere stati ascoltati dai magistrati italiani, che avevano disposto anche alcune perizie, è stata chiesta per loro l'archiviazione al termine di tutti gli accertamenti. «Sono felice per l'archiviazione», ha commentato Latorre senza aggiungere altro.

 

giulio terzi di santagata foto di bacco

 «C'è sollievo da parte della nostra famiglia - ha spiegato la moglie Paola Moschetti -. Attendiamo però di conoscere nel dettaglio le motivazioni del provvedimento, sperando che ci restituiscano la serenità sottratta in questi anni di sofferenze». «Sono soddisfatto, ma anche curioso di leggere il decreto con cui il Gip ha archiviato questa indagine - ha affermato l'avvocato Fabio Anselmo, difensore di Latorre -. Mi auguro che restituisca giustizia e verità per Massimiliano Latorre dopo dieci lunghissimi anni».

 

l arresto dei maro latorre e girone

«È stato un autentico calvario, sopportato con dignità e fierezza da Salvatore Girone, che hanno reso onore all'Italia intera - spiegano i legali Fabio Federico e Michele Cinquepalmi -. Ciò significa che non c'era nulla alla base delle accuse nei loro confronti».

GIRONE LATORREMassimiliano Latorre e Salvatore Girone DANIELE MANCINI TRA SALVATORE GIRONE E MASSIMILIANO LATORRE jpegAUTOPSIA PESCATORI INDIANI NEL CASO DEI MARO GIRONE LATORREpeschereccio maro st antonyMukul Rohatgi avvocato per l italia nel caso dei maro latorre e girone jpegSalvatore Girone peter maurer croce rossaAUTOPSIA PESCATORI INDIANI NEL CASO DEI MARO GIRONE LATORRE

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...