Riccardo Di Vanna per “il Tempo”
aeroporto militare di Centocelle
Si è introdotto con il favore del buio nell' aeroporto militare di Centocelle e ha tentato di rapinare un militare, aggredendolo. Una insolita incursione notturna per la quale un transessuale brasiliano è stato prima arrestato dai carabinieri e poi portato davanti ai giudici del tribunale penale di Roma. Convalidato il fermo, l' indagato è stato rimesso in libertà con una blanda misura cautelare.
La vicenda risale alla notte tra mercoledì e giovedì scorsi, quando lo straniero, compli ce qualche bicchiere di troppo, infradito ai piedi, decide di entrare nell' area della base. Un accesso tutt' altro che semplice, considerato il particolare limite che l' arrestato ha scelto di violare. Per entrare nell' aeroporto, il quarantenne - tutt' altro che un colosso- avrebbe infatti scavalcato una recinzione piuttosto alta e guarnita di filo spinato, posta a protezione del sito.
Superato l'ostacolo, una volta all' interno del perimetro, il trans avrebbe tentato di portare via un' automobile. Stando a quanto emerso dalla ricostruzione dei fatti, il brasiliano si sarebbe impossessato delle chiavi dell' auto di un militare, avventandosi improvvisamente su di lui.
Quest'ultimo, sorpreso, sarebbe stato picchiato dal sudamericano, alticcio e deciso a impossessarsi del veicolo. Un' aggressione che, interrotta dall' arrivo di due commilitoni, si sarebbe poi risolta con il pronto intervento dei carabinieri. Lo stesso brasiliano, che ha ammesso davanti ai magistrati di essere stato ubriaco sin dal principio della sua scorreria, avrebbe inoltre brandito una spranga di ferro utilizzata per intimidire la vittima.
aeroporto militare di Centocelle
Al momento dell' arresto, il cittadino straniero avrebbe comunque cessato ogni atteggiamento ostile, non opponendo alcuna resistenza ai militari dell' Arma che lo hanno ammanettato. Le accuse, nei suoi confronti, sono quelle di rapina e lesioni personali. Reati per i quali il pubblico ministero aveva sollecitato al collegio gli arresti in carcere, in attesa del processo.
Considerata anche l' assenza di precedenti penali, il transessuale, che vive in Italia da circa 9 anni, è stato invece sottoposto alla sola misura cautelare dell' obbligo di firma. La decisione dei giudici comporta che, a partire da oggi, una volta al giorno, il presunto rapinatore sarà tenuto a presentarsi presso una stazione dei carabinieri o un commissariato.