I BODY-SCEMI SONO AVVISATI: ORA SI RISCHIA IL CARCERE PER ISTIGAZIONE AI DISTURBI ALIMENTARI – FDI VUOLE INTRODURRE UN NUOVO ARTICOLO DEL CODICE PENALE IN CUI SI INTRODUCE IL REATO PUNIBILE CON LA RECLUSIONE IN CARCERE FINO A DUE ANNI E SANZIONI DA 20MILA A 60MILA EURO – OGNI ANNO CIRCA 4MILA GIOVANI PERDONO LA VITA PER ANORESSIA E BULIMIA. CERTO, RIMANE DIFFICILE DA CAPIRE COME SI POSSA DETERMINARE L’ISTIGAZIONE…
Estratto dell’articolo di Al. Ar. per il “Corriere della Sera”
Prevede l’introduzione di un nuovo articolo del codice penale: il 580 bis, ovvero il reato di istigazione ai disturbi alimentari, l’anoressia su tutti. È una piccola rivoluzione nel diritto il disegno di legge presentato da Fratelli d’Italia al Senato, prima firma Alberto Balboni.
[…] non a caso viene subito dopo il 580, quello che nel codice penale punisce l’ istigazione al suicidio. E di suicidio muoiono le ragazze anoressiche, una percentuale di circa dieci volte superiore alle loro coetanee. La norma prevede la reclusione in carcere fino a due anni e sanzioni da 20 mila a 60 mila euro per chiunque «determina o rafforza l’altrui proposito di ricorrere a condotte alimentari idonee a provocare o rafforzare i disturbi del comportamento alimentare», primo fra tutti l’anoressia.
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PER ANORESSIA E BULIMIA PERDONO LA VITA 4.000 GIOVANI L'ANNO
(ANSA) - "Ogni anno circa 4.000 giovani, quasi tutte ragazze, perdono la vita per anoressia e disturbi alimentari. E' la prima causa di morte dopo gli incidenti stradali sotto i 25 anni. Io stessa ne ho sofferto per 4 anni e ho deciso di aiutare altre persone a uscirne ma anche mettere in guardia da chi utilizza web e social per favorire questi comportamenti".
A parlare è Camilla Mondini, fondatrice della startup "DiCiAlice", nata per aiutare chi soffre di questi problemi a rendere accessibile il percorso di cura, e ispiratrice del ddl per l'introduzione del reato di istigazione all'anoressia presentato oggi in Senato.
"Il 96% sono donne ma il fenomeno si è diffuso anche agli uomini, l'età di esordio si è abbassata a 12 anni, a volte persino 8 anni". l'obiettivo del ddl è contrastarne la diffusione come malattie sociali. Sono problemi multifattoriali, ha aggiunto Mondini: "vuol dire che c'è una predisposizione genetica, ma anche traumi psicologici e aspetti socio culturali, in particolare l'abuso dei social media. Ci sono siti web e blog che spiegano come fare per non assorbire cibo o farsi passare la fame". […]
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