camila marianera

“HO CONOSCIUTO IL CAPO DELLA POLIZIA” – CAMILLA MARIANERA, LA 31ENNE PRATICANTE AVVOCATO ARRESTATA PER CORRUZIONE PER AVER DIFFUSO DOCUMENTI COPERTI DA SEGRETO DAL TRIBUNALE DI ROMA, ERA STATA ASSUNTA DAL CAMPIDOGLIO A DICEMBRE: LAVORAVA PER L’ASSESSORE ALLA SICUREZZA, MONICA LUCARELLI, E PARTECIPAVA AI “COMITATI PER LA SICUREZZA PUBBLICA”. INTERCETTATA, DICEVA DI AVERE “NOTIZIE” SULLE INDAGINI DEI CASAMONICA, SUOI CLIENTI – I MESSAGGI CRIPTATI E I NOMI FINTI: COME COMUNICAVA CON LA TALPA DI PIAZZALE CLODIO

CAMILLA MARIANERA

1. MESSAGGI CRIPTATI E ALIAS PER IL FUNZIONARIO TALPA

Estratto dell’articolo di Michela Allegri per “il Messaggero”

 

Nomi falsi e reati veri: ricerche illegali nel sistema dell'Ufficio intercettazioni della Procura, effettuate utilizzando le password di colleghi, per rivelare sottobanco - e a pagamento - informazioni segrete.

 

Ma anche escamotage per sviare i controlli: segnali in codice, pagamenti in contanti per non lasciare traccia, comunicazioni criptate tramite app difficili da intercettare. E, soprattutto, l'anonimato completo.

 

Dall'inchiesta che ha fatto finire in carcere per corruzione la praticante avvocato Camilla Marianera e il fidanzato Jacopo De Vivo, emergono i trucchi utilizzati dalla talpa di piazzale Clodio per depistare gli accertamenti su quello che gli inquirenti descrivono come un «protocollo criminale» andato avanti per almeno due anni, e che l'aspirante legale definisce una «modalità alternativa» per ottenere informazioni.

jacopo de vivo, fidanzato di camilla marianera, con il padre giuseppe detto peppone

 

[…] I carabinieri […] stanno cercando di identificare il funzionario dell'Ufficio intercettazioni che, in cambio di 200 euro a pratica, avrebbe rivelato alla Marianera dati sensibili su indagini in corso. Lei, poi, li avrebbe riferiti ai suoi clienti, almeno 10 […] procacciati da De Vivo. I fidanzati ora sono in carcere, ma, per il momento, la talpa è senza nome: «È un soggetto capace di comprendere come "vendere" le informazioni segrete - annota il gip Gaspare Sturzo nell'ordinanza - senza farsi tracciare».

 

Nelle intercettazioni, la Marianera e il fidanzato non nominano mai il funzionario. Solo una volta parlano del loro «amico Roberto, l'avvocato». Per gli inquirenti si tratta di un nome in codice per nascondere la vera identità della talpa.

camilla marianera 2

 

[…] Nessuna conversazione diretta e incontri limitati, per impedire «di fare della quotidianità un elemento di rischio», scrive il gip. E ancora: pagamenti solo in contanti, per evitare di attirare sospetti. Nell'ordinanza si legge che il funzionario «avrebbe fatto un controllo - che gli indagati chiamano "check", ndr - almeno su 10 nomi, di cui due sarebbero risultati sotto intercettazione». Ma la talpa all'Ufficio intercettazioni, secondo i pm, non era l'unica. […]

 

2. LA RETE DI TALPE DELL’AVVOCATA CHE DAVA NOTIZIE AI CRIMINALI

Estratto dell’articolo di Andrea Ossino per “la Repubblica”

 

Compravano informazioni segrete negli uffici della procura di Roma per rivenderle a una decina di clienti, tra cui anche persone vicine al clan dei Casamonica. Ed erano riusciti a infiltrarsi «presso un delicatissimo ufficio del Comune di Roma che si occupa di sicurezza e legalità».

 

Due arresti e cinque nomi finiti sul registro degli indagati rivelano una voragine profonda «in uno dei settori più delicati dell’attività investigativa, nel cuore della procura di Roma». […]

camilla marianera 1

 

Lei si chiama Camilla Marianera ed è una ragazza di 31 anni che ha studiato per diventare penalista. Figlia di un pregiudicato, dopo alcuni anni di pratica in un noto studio legale della Capitale è stata assunta nel dicembre scorso in Campidoglio. Lavorava da alcune settimane per l’assessora romana alla Sicurezza, Monica Lucarelli. Un incarico che le permetteva di partecipare ai «comitati per la sicurezza pubblica », dove si parla di «notizie sensibili rispetto agli sviluppi di attività criminali » e grazie al quale carpiva importanti informazioni. «Ho conosciuto il capo della polizia che sono andata a fare la riunione...», diceva infatti al telefono l’indagata riferendosi a un alto dirigente della polizia e aggiungendo «di aver appreso notizie in merito a delle non meglio definite attività d’indagine sul conto della nota famiglia dei Casamonica ».

 

monica lucarelli foto di bacco

Il suo ragazzo invece si chiama Jacopo De Vivo e lavora nel mondo del gioco d’azzardo legale. Suo padre era uno storico ultrà giallorosso e lui, come il genitore, ha avuto rapporti con Fabrizio Piscitelli, quel Diabolik freddato nel 2019 durante una guerra dal sapore di mafia.

 

camila marianera 4

[…] Marianera inoltre avrebbe camuffato la sua identità presentandosi sotto mentite spoglie al «personale di cancelleria di una sezione del Tribunale di Roma e poi presso il Commissariato Ps del Viminale» per avere informazioni sul dissequestro del cellulare di un cliente. Trucchetti e mazzette da poche centinaia di euro sarebbero bastati per rubare informazioni da vendere al miglior offerente.

camila marianera 5camila marianera 3camilla marianera 1

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…