patriarca kirill

CHI È, CHI NON E’, CHI SI CREDE DI ESSERE IL PATRIARCA ORTODOSSO RUSSO KIRILL CHE HA PARLATO DI UNA GUERRA “METAFISICA” CONTRO L’OCCIDENTE CHE SOSTIENE I GAY? VICINO A PUTIN, FINORA SI ERA MANTENUTO PRUDENTE RISPETTO ALLA GUERRA IN UCRAINA. SI DICE FOSSE CONTRARIO ALL’ANNESSIONE DELLA CRIMEA E NEL 2014 EVITÒ DI PARTECIPARE ALLE CELEBRAZIONI. NEL SUO SERMONE DI DOMENICA, NESSUNA PAROLA SULLE VITTIME UCRAINE. C’È, AL FONDO, L’EVOCAZIONE DI UNA GUERRA SANTA, DI UN CONFLITTO CHE…

Gian Guido Vecchi per corriere.it

 

patriarca kirill

Dimenticate lo starec Zosima, il monaco de I Fratelli Karamazov che in Dostoevskij è l’immagine più pura del cristianesimo ortodosso, «ricordati soprattutto che non puoi essere giudice di nessuno». Il sermone di Kirill , patriarca ortodosso di Mosca, sembra destinato a rendere a lungo irrimediabile la frattura nel mondo ortodosso e assai arduo il percorso di avvicinamento, già faticoso, con la Chiesa di Roma.

 

Il fatto che sia stato pronunciato durante la «Domenica del Perdono» è il tocco grottesco al compimento della parabola di Vladimir Michajlovic Gundjaev, nato 75 anni fa nell’allora Leningrado, sedicesimo patriarca di Mosca e di tutte le Russie, capo di una Chiesa che assomma 150 milioni di fedeli, circa la metà del mondo ortodosso.

patriarca kirill

 

E non ci sono solo le considerazioni sul «combattimento» contro «i cosiddetti valori del potere mondiale» rappresentati dalla lobby gay, la «parata gay» come «test» della «libertà» com’è intesa in Occidente.

 

Non c’è solo l’assenza di una sola parola di dolore per le vittime civili in Ucraina , le famiglie, i bambini, salvo i riferimenti a russofoni nel Donbass.

 

C’è, al fondo, l’evocazione di una guerra santa , di un conflitto che «non ha solo un significato politico» perché «si tratta della salvezza umana, di dove andrà a finire l’umanità», di «una lotta che non ha un significato fisico, ma metafisico»: un conflitto ontologico tra bene e male, dove il male è l’Occidente corroso dal peccato.

 

Che la chiesa ortodossa russa scontasse il «costantinismo» e un’alleanza secolare tra trono e altare alimentata dal nazionalismo era noto, come nota è la complicità e l’influenza reciproca tra il patriarca di Mosca e Putin.

Il Patriarca di Mosca Kirill

 

Ma finora Vladimir Michajlovic era stato attento a non esporsi troppo in pubblico. Cresciuto in una famiglia molto religiosa, monaco dal 1969, ha fatto una carriera folgorante fin dagli anni sovietici, gli studi all’Accademia teologica di Leningrado-San Pietroburgo della quale divenne poi rettore, la nomina a vescovo di Vyborg (1976), arcivescovo di Smolensk (1984) e Kaliningrad (1988) e metropolita (1991), Alessio II che nel 1989 lo sceglie come presidente del dipartimento affari religiosi esteri e quindi «ministro degli esteri» del Patriarcato, infine il vecchio patriarca che muore e Kirill che gli succede nel 2009. Dal 1996 al 2000 aveva diretto i lavori per l’elaborazione dei Fondamenti della concezione sociale della Chiesa ortodossa russa, nei quali tra l’altro si legge:

 

«Lo Stato riconosce che il benessere terreno è inconcepibile senza l’osservanza di determinate norme morali, di quelle stesse che sono indispensabili anche per la salvezza eterna dell’uomo. Per questo gli obiettivi e l’attività della Chiesa e dello Stato possono coincidere non solo per quanto riguarda la ricerca di una prosperità puramente terrena, ma anche per la realizzazione della missione salvifica della Chiesa».

il patriarca kirill 3

 

Eppure, almeno finora, Kirill si era mantenuto prudente. Si dice fosse contrario all’annessione della Crimea e nel 2014 evitò di partecipare alle celebrazioni. Nei rapporti esterni, ha legato il suo nome all’incontro storico con Francesco a Cuba, il 12 febbraio 2016, il Papa della Chiesa cattolica e il Patriarca ortodosso di Mosca che infine si vedono «per grazia di Dio» ai Caraibi, in una saletta all’aeroporto dell’Avana, per la prima volta dopo il «Grande Scisma» tra Occidente e Oriente del 1054.

 

il patriarca kirill

Letta oggi, quella «dichiarazione congiunta» che ha fatto epoca è carta straccia, «deploriamo lo scontro in Ucraina» , «invitiamo le parti all’azione per costruire la pace», «auspichiamo che tutti i cristiani ortodossi dell’Ucraina vivano nella pace e nell’armonia», la «nostra fratellanza cristiana», parole al vento come quelle rivolte il 3 marzo al nunzio apostolico a Mosca, l’apprezzamento di Kirill per «la posizione moderata e saggia della Santa Sede su molte questioni internazionali».

 

Da tempo si sta preparando un nuovo incontro «in territorio neutro» tra il Papa e il patriarca. Prima dell’invasione, la diplomazia russa diceva «a giugno o luglio», adesso chissà. Negli ultimi giorni i vescovi cattolici europei, gli ortodossi della chiesa autocefala ucraina e lo stessa chiesa di Kiev rimasta legata al patriarcato di Mosca avevano chiesto al Patriarca di Mosca di dire qualcosa. Alla fine lo ha fatto, scegliendo l’isolamento.

il patriarca kirill 1il patriarca kirill 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...

luca zaia marina berlusconi matteo salvini il foglio

FLASH – PARE CHE LUCA ZAIA, DOPO AVER LETTO L’INTERVISTA-MANIFESTO RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO”, ABBIA COMMENTATO SODDISFATTO: “QUESTA C’HA LE PALLE”. IL SEGRETARIO DELLA "LIGA VENETA", ALBERTO STEFANI, AVREBBE SUBITO RIFERITO IL COMMENTO DEL “DOGE” A SALVINI. COME L'HA PRESA L'EX TRUCE DEL PAPEETE? NON HA GRADITO L’ENDORSEMENT PER LA “CAVALIERA”: QUESTA VOLTA LA TISANELLA CHE CONSIGLIA SEMPRE AI "SINISTRELLI ROSICONI" L'HA DOVUTA BERE LUI, PER PLACARSI…

giorgia meloni donald trump - immagine creata con grok

DAGOREPORT – CHE FINE HA FATTO IL FANTOMATICO "PONTE" CHE MELONI SOGNAVA DI CREARE TRA USA E UE? PRIMA DEL VERTICE BY MACRON, LA DUCETTA AVREBBE AVUTO LA TENTAZIONE DI CHIAMARE TRUMP, MA POI CI HA RIPENSATO. PERSINO LEI HA CAPITO CHE DALL'"IMPERATORE DEL CAOS" AVREBBE RICEVUTO SOLO ORDINI, VISTO CHE CONSIDERA I PAESI EUROPEI SOLO DEI VASSALLI - DAVANTI A UN PRESIDENTE AUTORITARIO CHE DIFFONDE MENZOGNE E RIBALTA LA REALTÀ (“ZELENSKY È UN DITTATORE MAI ELETTO. L’UCRAINA NON DOVEVA INIZIARE LA GUERRA. L'EUROPA HA FALLITO”), SIAMO SICURI CHE L’ANTIPATICO GALLETTO FRANCESE MACRON E L’EUROPA MATRIGNA (CHE COMPRA BTP E DA' 209 MILIARDI DI PNRR) SIANO PEGGIO DI UN INAFFIDABILE AFFARISTA TRAVESTITO DA PRESIDENTE?