artem uss

CHI HA “ESFILTRATO” ARTEM USS? – L’IMPRENDITORE RUSSO, CHE SMERCIAVA COMPONENTI ELETTRONICHE PER PUTIN, È RIUSCITO A EVADERE DAI DOMICILIARI A MILANO GRAZIE A UNA “RETE” DI COMPLICI, E C’È IL FORTE SOSPETTO CHE L’AZIONE SIA STATA COORDINATA DAI SERVIZI SEGRETI DI MOSCA – PERCHÉ L’ALLARME DEL BRACCIALETTO ELETTRONICO È SUONATO CON QUALCHE MINUTO DI RITARDO?

Estratto dell’articolo di Cesare Giuzzi per il “Corriere della Sera - Edizione Milano”

 

ARTEM USS

Non un solo complice, quello che le immagini delle telecamere immortalano mentre accompagna Artem Uss nella sua fuga dai domiciliari a Borgo Vione. Ma una «rete», con ruoli e compiti ben precisi, che ha messo in atto un piano organizzato nei minimi dettagli.

 

[…] Un’azione «chirurgica» che fa sospettare agli inquirenti un ruolo decisivo dei servizi segreti di Mosca. […] Del resto già a ottobre il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, aveva affermato che «le missioni diplomatiche russe faranno del loro meglio per proteggere gli interessi di Uss». Una frase sibillina che riletta oggi fa pensare a una missione di «esfiltrazione» dall’Italia, quei blitz degli 007 in territorio straniero per recuperare un agente o un connazionale in pericolo.

 

LA STRUTTURA DOVE ARTEM USS ERA AI DOMICILIARI

[…] Artem Uss viene scarcerato a fine novembre dai giudici della quinta sezione della Corte d’Appello su richiesta dei legali italiani Vinicio Nardo e Fabio De Matteis. I giudici gli concedono i domiciliari con braccialetto elettronico in un appartamento che la moglie Maria Yagodina affitta per lui a Basiglio. […] La donna possiede una casa nell’ex cascina Vione trasformata in un compound di lusso, ma l’appartamento è in ristrutturazione. Così ne affitta uno solo per i domiciliari del marito. Poi il 13 marzo (la sentenza che dà l’ok alla consegna agli Usa è del 21) sparisce e torna in Russia. È da qui che Uss si allontana intorno alle 14 di mercoledì 22.

 

LA VERA FOTO DI ARTEM USS

Un uomo con un’utilitaria si presenta a Basiglio e le telecamere lo inquadrano mentre aiuta Uss a salire nell’auto parcheggiata in un punto isolato. La macchina è «buona», anche se l’intestatario, un uomo dell’Est, non è il reale utilizzatore. Le immagini fissano il momento preciso: le 14.07. Ma l’allarme del braccialetto scatta con qualche minuto di ritardo. […]

 

L’imprenditore, figlio del governatore di una regione siberiana, non parla una parola d’italiano. Ora gli inquirenti sono al lavoro sui tabulati di quel telefono e sul sospetto che fosse in contatto con la rete di complici. Di certo più d’uno visto che è possibile che il 40enne abbia usato diverse auto nella sua fuga. Il «cambio macchina» sarebbe stato effettuato pochi chilometri dopo, magari per raggiungere il confine svizzero o sloveno via terra.

 

Le due società di Uss, la Luxury sardinia e la Hotel don Diego avevano sede fino al 2016 in piazza Cavour 3 a Milano. Gli inquirenti sono risaliti a numerosi conti in tutto il mondo: hanno disponibilità per milioni di euro. Le indagini ora seguono una pista precisa, anche se Uss sarebbe già all’estero. E ben protetto.

 

 

Articoli correlati

ARTEM USS NON ERA UNA SPIA QUALSIASI - L'IMPRENDITORE RUSSO EVASO DAI DOMICILIARI A MILANO...

 

 

 

 

 

 

 

 

ARTEM USS

 

Ultimi Dagoreport

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECVONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”