franco di mare

COS’È IL MESOTELIOMA, IL TUMORE CHE HA UCCISO FRANCO DI MARE? – LO SPIEGA MELANIA RIZZOLI: "ATTACCA LA 'CAMICIA' CHE RIVESTE GLI ORGANI E SI MANIFESTA SOLO DOPO 10-40 ANNI. È INOPERABILE, ED È CORRELATO ALL'ESPOSIZIONE ALLE FIBRE DI AMIANTO. IN ITALIA IL MATERIALE ERA MOLTO IN VOGA NEGLI ANNI SESSANTA, MA ANCHE NELLE ZONE DI GUERRA DOVE DI MARE ERA INVIATO. LÌ ENORMI QUANTITÀ DI PROIETTILI DI URANIO IMPOVERITO LIBERANO NANOPARTICELLE DI FIBRE TOSSICHE CHE CONTAMINANO L'ARIA..."

Estratto dell’articolo di Melania Rizzoli per “Il Giornale”

 

franco di mare a che tempo che fa 2

Franco Di Mare è morto alle ore 17,17 di venerdì 17 maggio. Il tumore che lo ha portato via a 67 anni è uno di quelli considerati rari, ma anche uno dei pochi del quale si conoscono con certezza le cause scatenanti. Il mesotelioma è una delle neoplasie umane più maligne e incurabili, dal momento che non originando in un organo solido come ad esempio il fegato, il pancreas, il cervello o il polmone dai quali può essere rimosso chirurgicamente.

 

Nasce invece dal mesotelio, ovvero da quelle sottili «camicie» che rivestono, come dei sacchi protettivi, organi delicati come i polmoni (pleura), il cuore (pericardio) e l’intestino (peritoneo).

 

È inoperabile, ed oltre il 90% di questi tumori è correlato all'esposizione aerea o alimentare di fibre di amianto, un materiale di produzione industriale usato per la realizzazione di manufatti, che in Italia ha causato centinaia di vittime nella zona di Casal Monferrato, in provincia di Alessandria, dove c'era la ormai tristemente famosa fabbrica di Eternit. Il materiale era in voga negli anni Sessanta ed è stato vietato dal 1992, pericoloso per la salute.

melania rizzoli

 

Ma anche le zone di guerra, come quelle frequentate per anni dall’inviato Rai Franco Di Mare, dove enormi quantità di proiettili di uranio impoverito liberano nanoparticelle di metalli pesanti e fibre tossiche come l’amianto, che possono contaminare l’aria e l’acqua, sono considerate aree altamente a rischio di contagio. L’amianto rivelerà la sua presenza soltanto decenni dopo, quando magari i ricordi di quei conflitti sono stati già archiviati nella memoria.

 

[…] L’amianto è un minerale dalla struttura fibrosa, molto resistente al calore, le cui fibre, oltre mille volte più sottili di un capello, quindi quasi invisibili e certamente impercettibili, una volta inalate o ingerite, non essendo biodegradabili, anzi essendo indistruttibili ed eterne (da qui il nome Eternit), si depositano negli organi specifici.

 

Questi, nel tentativo di eliminare i minuscoli aghi attraverso le proprie cellule di difesa immunitaria, spingono le fibre all’esterno dei polmoni o dell’intestino, fino a farle depositare nelle camicie esterne dei suddetti organi, ovvero nella pleura o nel peritoneo, che sviluppano una sorta di infiammazione da corpo estraneo, cioè una cronica «fibrosi» che negli anni si trasforma nel terribile mesotelioma, pleurico o peritoneale. […]

 

FRANCO DI MARE - FRONTIERE SPECIALE UCRAINA

Il tipo di mesotelioma più diffuso è quello pleurico, cioè polmonare (3 casi su 4), mentre quello peritoneale rappresenta la quasi totalità dei restanti casi, e quest’ultimo è quello che ha portato a morte a soli 33 anni, nel 1977, Giovannino Agnelli, il nipote prediletto ed erede designato dell’Avvocato, nonostante le cure tentate nei migliori centri specializzati degli Stati Uniti.

 

A dimostrazione di come questo tipo di tumore sia ancora considerato a sicura prognosi infausta dal momento che non esistono esami sensibili, specifici o test di screening convalidati da permettere una diagnosi precoce.

 

I sintomi di questa patologia sono sempre inizialmente sfumati, non specifici, per poi diventare preoccupanti quando compaiono dispnea e tosse, dovuti all’accumulo di liquido neoplastico nei polmoni, o dolore addominale con nausea, vomito e ascite per l’interessamento addominale, quando cioè la malattia è già in uno stadio molto avanzato e molto difficile da trattare.

AMIANTO

 

La diagnosi di mesotelioma infatti è sempre tardiva, è una diagnosi di esclusione, ovvero ci si arriva avendo escluso qualunque altro tipo di patologia neoplastica, e quando si ottiene la conferma istologica della biopsia, il mesotelioma è già così invasivo e predominante da scoraggiare qualunque tentativo terapeutico.

 

Ogni anno in Italia sono 2.400 i nuovi casi di mesotelioma diagnosticati, una patologia che colpisce prevalentemente il sesso maschile tra i lavoratori dei cantieri navali, automobilistici, dei materiali isolanti e degli impianti dei tubi di riscaldamento, con un rischio che aumenta con l’età, più concentrato al Nord del Paese e che non vede un calo rilevante dell’incidenza.

 

melania rizzoli in vaticano in vaticano

[…] Scrivo questo articolo per rendere omaggio ad un amico, un giornalista popolare, elegante, galante e corretto, che con la sua testimonianza ha scosso gli animi, soprattutto di coloro, amici, colleghi e persone sulle quali pensava di contare, che in salute sentiva regolarmente, e che durante la sua malattia lo hanno dimenticato o peggio ignorato, nonostante il dolore rivelato, e mi auguro che quel suo gesto serva in futuro da monito per far sentire ad un ammalato la propria vicinanza ed il proprio sostegno nel momento del bisogno, quel momento che statisticamente sfiora o colpisce ognuno di noi, nessuno escluso, nel corso della nostra vita.

melania rizzoli foto di bacco (2)

 

AMIANTO

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…