stupro capodanno roma

COSA UNISCE I FIGLI DI PAPÀ DEI PARIOLI E I BORGATARI CHE ERANO AL PARTY DELLO STUPRO DI CAPODANNO A ROMA? DA UNA PARTE L’OSSESSIONE PER DROGA E SESSO, DALL’ALTRO LA STESSA INDIFFERENZA E OMERTÀ VERSO L’ORRORE CAPITATO ALLE 16ENNE. FELTRI: “LE LEVE ODIERNE CHE VENGONO ACCUSATE DI COMMETTERE MISFATTI, DI ORGANIZZARE RISSE IN PIAZZA E DI MOLESTARE FANCIULLE IN FIORE NON MERITANO DI ESSERE ELOGIATE, MA NON CI VUOLE MOLTO PER CAPIRE CHE NON SONO PEGGIORI DEI LORO ANTENATI. ANZI. PURTROPPO L'UMANITÀ NON EVOLVE MAI…”

1 - BORGATARI E GIOVANI BENE QUELLA ROMA SENZ' ANIMA CHE I GENITORI NON VEDONO

Massimo Ammaniti per "la Repubblica"

 

ragazzi alla festa dello stupro di capodanno 1

Il padre di uno dei ragazzi che ha partecipato al feroce festino di Capodanno nella villetta di Primavalle, venuto a conoscenza delle gesta non proprio onorevoli del figlio in quella nottata, ha esclamato come viene riportato dai giornali: «Sono basito!» Anche noi nel leggere le vicende di quella notte siamo rimasti basiti: 28 ragazzi e ragazze maggiorenni e minorenni, questa volta tutti italiani, non si sono privati di nulla, hashish, cocaina, alcol e psicofarmaci come Rivotril e Xanax.

 

Non è stato un pusher a portare questo cocktail micidiale con effetti simili alla droga dello stupro, sono stati i ragazzi dei Parioli, quartiere romano della borghesia benestante, a rifornire i partecipanti della festa, fra cui vi erano anche giovani di Primavalle e di Torrevecchia, quartieri di periferia abitati da un ceto sociale diverso, che fungevano da padroni di casa.

 

ragazzi alla festa dello stupro di capodanno 2

In genere gli adolescenti sono piuttosto selettivi nella scelta degli amici, ma in questo caso la droga e il sesso sono stati il collante che ha fatto incontrare giovani di estrazioni sociali così diverse. Questo festino avveniva nella notte del Capodanno 2021, durante una nuova ondata della pandemia, quando erano state reintrodotte misure restrittive che vietavano gli assembramenti al chiuso. Ci possiamo chiedere se i genitori fossero a conoscenza che i figli anche minorenni si sarebbero recati ad un festa pericolosa per il contagio, ma anche per l'uso di droghe.

 

È vero che il mondo degli adolescenti e dei giovani è spesso sconosciuto agli occhi dei genitori, come ha scritto nel suo libro "Mio figlio" la scrittrice Sue Klebold, madre di Dylan, uno degli autori del massacro della scuola Columbine negli Stati Uniti. Nella festa di Primavalle non ci sono stati morti, quantunque dalle testimonianze raccolte dai carabinieri sarebbe emerso che uno dei ragazzi avesse impugnato la pistola per minacciare uno dei partecipanti alla festa, al momento di distribuire la droga. Ben presto il festino ha mostrato le intenzioni di chi l'aveva organizzato, droghe a volontà e sballo col venir meno di ogni inibizione soprattutto verso le ragazze parioline costrette a subire abusi di gruppo.

STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE

 

Fra queste Bianca, dal suo soprannome, una ragazza spagnola di quasi 16 anni ospite di una delle ragazze dei Parioli, costretta a subire per tre ore le violenze fisiche e sessuali dei ragazzi di Primavalle, uno dei quali si è presentato davanti a tutti mostrando come trofeo il sangue della ragazza sulla sua maglietta. La stessa ragazza portata poi in ospedale per le lesioni che presentava ha avuto una prognosi di trenta giorni. Da quanto si legge nelle cronache dei giornali la madre della ragazza avrebbe spinto la figlia nei giorni successivi a sporgere denuncia per le violenze subite.

 

STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE

Colpisce che già in passato fosse stata vittima di un'altra violenza sessuale ad Anzio, dove era stata caricata in macchina da alcuni giovani che poi avevano abusato di lei. In quel caso non era stata sporta denuncia, probabilmente per evitare di finire sui giornali e subire la derisione e il rifiuto dei coetanei, come poi è successo da parte delle ragazze della festa. Basta vedere il breve video comparso su Tik Tok in cui due ragazze ammettono di «aver perso qualcuna per strada». Ben più brutali i ragazzi, che dopo aver abusato di lei, l'hanno insultata in modo volgare.

 

La povera Bianca è finita in questo gorgo violento senza che nessuno dei ragazzi e delle ragazze della sua comitiva alzasse un dito per difenderla dalle violenze dei borgatari. Quantunque di classi sociali e frequentazioni molto diverse, i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato e assistito all'orrore del festino sono accomunati dalla stessa indifferenza e dall'omertà ed impunità, come risulta nell'intercettazione di uno dei ragazzi di Primavalle che si scaglia contro "l'infame" che aveva fatto denuncia. «A regà... ce semo andati a divertì » è stata la parola d'ordine, moralità zero, nessun pentimento e riconoscimento delle proprie responsabilità e soprattutto nessuna empatia per le ragazze vittime degli abusi, quasi una pratica accettabile.

STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE

 

A volte la disgregazione e la marginalità sociale possono provocare queste amoralità, ma in questo caso è successo anche ai figli della borghesia che frequentano costose scuole private. Questo fallimento educativo ci riporta alla mancanza di una guida educativa di queste famiglie borghesi che regalano ai figli macchinine, cellulari costosi, vacanze a Cortina, scuole private, spesso abbandonandoli a loro stessi. Come hanno confermato molte ricerche psicologiche i genitori, oltre a sostenere l'autonomia dei figli, dovrebbero svolgere un'azione di monitoring seguendo ciò che i figli fanno e chi frequentano, sapendo mettere dei limiti nonostante possano verificarsi dei conflitti. È sicuramente un compito impegnativo, ma è l'unica strada per aiutare i figli ad affrontare i possibili rischi che possono comprometterne la direzione personale.

STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE

 

2 - I GIOVANI D'OGGI? COME QUELLI DI IERI O ANCHE PEGGIO

Vittorio Feltri per "Libero quotidiano"

 

Non c'è giorno che non si dica peste e corna dei giovani di oggi, ai quali si rimprovera di essere violenti, stupratori e chi più ne ha più ne metta. In effetti, le cronache grondano di imprese delinquenziali realizzate addirittura da imberbi, che suscitano allarme e generale riprovazione. Siamo d'accordo con chi grida allo scandalo. Contenere il moltiplicarsi di episodi disdicevoli attribuibili ai ragazzi è una urgenza, ma aggiungo che il problema dei furori giovanili non è una novità dei nostri tempi, bensì qualcosa di antico come il mondo.

 

stupro capodanno roma 5

Gli adolescenti sono sempre stati particolarmente irrequieti e ne hanno combinate di tutti i colori. Senza risalire a epoche lontane, rammento quello che accadeva nel secolo scorso, negli anni Cinquanta, quando io ero un adolescente. Allora spopolavano i teppisti (da "teppa", ossia "periferia") che nelle grandi e piccole città si segnalavano perché solevano aggredire i passanti, li derubavano, li picchiavano. A lungo andare ci fu una sorta di normalizzazione e il termine "teppisti" è uscito dalle abitudini lessicali degli italiani. Tuttavia, gli agguati e i reati proseguirono esattamente come prima. Cambiano le parole, però i fatti non mutano mai.

la villetta dello stupro di capodanno

 

Semmai peggiorano. Sul finire degli anni Sessanta gli studenti furono protagonisti di una stagione di pestaggi impressionanti di matrice politica. Il Paese era preda di estremisti politici che menavano come martelli, spaccavano teste come fossero mele, erano intenti a perseguire una rivoluzione proletaria. Non paghi, i liceali e gli universitari che si erano impegnati ad occupare atenei alzarono la mira prendendo a uccidere con armi da fuoco quelli che consideravano nemici del popolo. Nacquero le cosiddette "Brigate Rosse", "Lotta continua" e vari altri gruppi di assassini.

 

STUPRO CAPODANNO 1

Le loro vittime furono centinaia, il terrorismo ideologico si impadronì della penisola. Per tre lustri l'Italia fu campo di battaglia di comunisti e generi affini, ogni dì un corteo, decine e decine di cittadini sospettati di essere borghesi venivano sprangati con chiavi inglesi. I morti ammazzati furono copiosi. Eppure, adesso, di tutto questo ci siamo dimenticati, acqua passata non macina più. Come ci siamo scordati degli esordi del fascismo che si affermò all'inizio del Novecento malmenando selvaggiamente gli avversari.

STUPRO CAPODANNO 2

 

Ovviamente quelli che ricorrevano alle mani e alle bottiglie di olio di ricino erano giovanotti, non certo persone anziane desiderose di incassare una pensione. Le leve odierne che vengono accusate di commettere misfatti specialmente notturni, di organizzare risse in piazza e di molestare fanciulle in fiore non meritano senza dubbio di essere elogiate, ma non ci vuole molto per capire che non sono peggiori dei loro antenati. Anzi. Purtroppo l'umanità non evolve mai, è sempre pronta a delinquere e a segnalarsi per azioni brutali e spietate.

STUPRO CAPODANNO 5

 

Noi non intendiamo assolvere coloro che attualmente in verde età vanno in giro a turbare la quiete pubblica, semplicemente ci permettiamo di fare presente che non eravamo più saggi di loro. Le ultime generazioni forse fanno un po' meno schifo delle vecchie.

STUPRO CAPODANNO 19 LA VILLA IN VIA PODERE VECCHIO (ROMA) DOVE E' STATA VIOLENTATA LA 16ENNE A CAPODANNOAstupro capodanno roma

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